Gea1978

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Privato Cittadino
Buongiorno,
la mi attuale abitazione è in comproprietà con mio marito ed è stata acquistata come prima casa nel 2018.
Adesso noi avremo la possibilità di acquistare una seconda abitazione nello stesso comune. Io e mio marito andremo a vivere nella nuova abitazione mentre i miei genitori, attualmente in affitto, si trasferirebbero nella nostra attuale casa.
Aggiungo che io e mio marito siamo in comunione dei beni.
Il punto è che non sappiamo come muoverci per minimizzare la spesa fiscale. Conviene acquistare la nuova casa come seconda casa al 50% oppure conviene che io acquisti il 50% di mio marito della casa attuale e mio marito acquisti da solo la nuova casa?

Dal punto di vista delle sole imposte d'acquisto probabilmente non andremmo a risparmiare molto con la seconda opzione (considerato la doppia vendita e il cambio di regime di comunione dei beni) però poi mi chiedo: se l'abitazione attuale rimane al 50% posso darla in comodato d'uso gratuito ai miei genitori oppure no?
E per quanto riguarda le detrazioni per ristrutturazioni e acquisto mobilio vale ancora il discorso prima casa o conta il fatto che noi trasferiremo la residenza nella nuova casa?

Grazie a chi vorrà aiutarmi a capire come muoverci.
 

CheCasa!

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Partiamo dall'ultimo quesito.
La detrazione ristrutturazione ed acquisto mobili è indirizzata a: proprietario, nudo proprietario, detentore di diritto reale sull'immobile (diritto di abitazione, uso, usufrutto), comodatario e locatario.
Quindi non c'è alcun collegamento tra benefici sulla ristrutturazione e prima casa/abitazione principale.

Il comodato gratuito ai genitori poco c'entra con quella che è l'intestazione della casa. Immagino quindi che tu ti riferisca al comodato in grado di determinare il risparmio IMU del 50%.

Questo comodato ha delle caratteristiche bene definite.
Deve essere a favore di parente in linea retta di primo grado (figli o genitori)
Deve essere registrato
Deve essere destinato ad abitazione principale
Il comodante non deve disporre al più di un altro immobile di proprietà
Il comodante deve risiedere nel medesimo comune in cui si colloca l'immobile concesso in comodato.

Se manca anche solo uno di questi elementi il comodato si potrà sempre fare ma non darà luogo ad agevolazioni.

Ora se l'immobile concesso in comodato risulta cointestato con tuo marito, nella migliore delle ipotesi il comodato gratuito ai tuoi genitori determinerebbe un agevolazione ridotta solo alla tua quota di proprietà (diciamo quindi ad uno sconto del 25%) mentre se fosse intestato interamente a te ci sarebbe uno sconto pieno... sempre naturalmente che le altre condizioni siano verificate...

Conscia di questa possibilità e come già da te rilevato, dovrai mettere sul piatto, i costi per i passaggi intermedi, gli obblighi da questi derivanti (se vendi prima dei cinque anni la tua quota devi comprare entro un anno un immobile da destinare ad abitazione principale tua a prescindere dal fatto che si tratti di un acquisto prima casa), i costi per l'eventuale atto di separazione dei beni e sull'altro i risparmi fiscali derivanti da crediti d'imposta maturati, risparmi fiscali sulle intestazioni e sulla componente IMU...
 
Ultima modifica:

Gea1978

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Grazie per la risposta molto completa.
Le condizioni da lei elencate per lo sconto sulla IMU ci sono tutte.
Ho un'ultima domanda in merito alla questione.
Dal momento che l'analisi delle due alternative richiederà un po' di tempo e che stiamo per formulare una proposta d'acquisto, lei ritiene rischioso presentare una proposta a nome di entrambi e poi eventualmente decidere più avanti chi effettuerà realmente l'acquisto?

Mi scusi poi non mi è chiaro cosa intenda per "risparmi fiscali derivanti da crediti d'imposta maturati, risparmi fiscali sulle intestazioni ".
I miei genitori avranno la residenza nella casa vecchia, io e mio marito nella nuova. E' corretto quindi pensare che entrambi avremo le intestazioni come abitazione principale?
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
lei ritiene rischioso presentare una proposta a nome di entrambi e poi eventualmente decidere più avanti chi effettuerà realmente l'acquisto?
Va bene; di solito è già previsto che chi fa la proposta si impegni "per se, o per persona da nominare", quindi è la modalità corretta.
 

milli

Membro Attivo
Privato Cittadino
se acquisto un secondo appartamento dopo 5 anni posso avere agevolazioni fiscali prima casa?
cosa cambia sulla tassazione prima casa o seconda casa'?
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
se acquisto un secondo appartamento dopo 5 anni posso avere agevolazioni fiscali prima casa?
cosa cambia sulla tassazione prima casa o seconda casa'?

Solo se non sei intestataria di un immobile acquistato con le agevolazioni, magari per averlo venduto in precedenza, o se ti impegni a venderlo entro 12 mesi.
Nelle vendite tra privati è il 2% vs il 9% sul valore catastale
Negli acquisti da costruttore potrebbe essere il 4% vs il 10% sul valore dichiarato
 

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