RMOCCIA046

Nuovo Iscritto
salve sono una moglie che non sa cosa fare.
fino a pochi anni fà ero in comunione dei beni con mio marito e da quando ci siamo sposati abbiamo acquistato dei magazzini dove mio marito ha un attività commerciale avviata da 20 anni, poi abbiamo acquistato un terreno dove abbiamo costruito una villa dove attualmente abitiamo poiche la prima casa è stato un lascito dei genitori che hanno donato al figlio, pochi anni fà mio marito mi ha chiesto di fare la separazione dei beni dal notaio, adesso in prospettiva di voler fare dei nuovi acquisti tra cui un'altra attivita commerciale da dare in gestione e/o altri appartamenti, mio marito mi ha chiesto di fare un società immobiliare dove inserire tutte le nostre proprietà precedenti e future. Adesso io mi chiedo mi conviene andare a firmare, o laddove lui diventa amministratore di questa società può gestire anche la mia quota di proprietà a suo favore, ed io in un futuro mi potrei trovare a perdere la mia stessa quota, io sono tutelata o questa è una manovra a suo favore per neutralizzarmi. spero mi possiate rispondere entro breve poichè l'appuntamento dal notaio è imminente.. Grazie......
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Difficile da dire così..
Come mai si passa da comunione a separazione, poi a società?
L'amministratore sarà solo uno? che tipo di società? Perchè questa manovra?
Parlane prima col notaio facendoti spiegare pro e contro dell'operazione: con ttti i dati in mano credo sia molto + semplice
 

RMOCCIA046

Nuovo Iscritto
io non ho la possibilità di poter parlare con un notaio in privato, ma molto probabilmente nella peggiore dei casi sarà un srl .
Siamo passati da comunione a separazione poiche mio marito ha gia un'attività commerciale (supermercato sas).
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Oppure che tuo marito sia amministratore con poteri limitati.
Ad esempio non potrà effettuare operazioni di importo superiore a 10 mila euro.
 

giuliano olivati

Membro Ordinario
ecco il profilo a maggior tutela dell'angosciatissima amica: la casa di famiglia fuori dalla società, meglio ancora non intestata all'amministratore della newco. newco da costituire come società di capitali (srl) e non di persone. amministratore lasciamo il marito, ma con poteri di straordinaria limitati. quote paritetiche fifty-fifty (siete moglie e marirto? avete condiviso tutto? anche la società a metà). la signora non firmi fidejussioni personali x la società, aperture di linee di credito, fidi bancari ecc. (se no tanto vale mettere la casa nel calderone), motivando la cosa come "tutela del tetto familiare x il bene dei figli ecc.". tenere la casa fuori dalle eventuali garanzie ipotecarie della newco (sennò tanto varrebbe ecc.).

il problema di fondo resta: chiaro che se va a rotoli la famiglia non vedo un grande futuro nemmeno x la società "di famiglia". e una moglie angosciata dalle proposte del marito che chiede aiuto a sconosciuti su un forum non mi sembra il massimo come incipit...
 

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