titti84

Nuovo Iscritto
Buonasera,
vi scrivo da totale ignorante in materia...
spero che qualcuno di voi mi possa dare una mano.
Lo studio per il quale lavoro come libera professionista, e presso il quale ho la mia sede legale, mi vorrebbe "affittare" una stanza.
Dovrei essere io a redigere almeno una bozza del contratto.
Avendo dato una lettura veloce credo il contratto di locazione forse non sia il contratto più adatto.
Mi sapreste dare qualche indicazione in merito?
grazie mille
 

desmo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
la domanda é troppo generica, spiegati meglio...Quali sono gli interessi tuoi, e/o della societá, nell'operazione voluta? Perché cioé credi che una locazione non sia l'operazione piú adatta, a favore di un comodato? Con un contratto di locazione avresti maggiori diritti che con un comodato...ma ripeto, c'é da capire cosa volete realizzare, se l'immobile in questione é di proprietá della societá o se a sua volta é in locazione (in tal caso si legga innanzitutto il contratto per vedere se é stato escluso il subaffitto, che vieterebbe quindi sia una sublocazione che una cessione in comodato..). Partiamo da qui e poi vediamo quale possa essere la miglior soluzione.
 

titti84

Nuovo Iscritto
Grazie per la risposta!
vediamo di essere più precisi.
Il contratto per l'uso degli spazi verrebbe fatto per la durata del contratto che loro hanno con me, e cioè fino a fine anno.
L'immobile non è di proprietà della società, ma è in affitto.
ho avuto modo di leggere il contratto in essere.
Sul contratto riporto il testo "è vietato tassativamente il subaffitto, anche parziale dell'immobile concesso in locazione"

quindi questo vuole dire che non è possibile fare nulla?
grazie ancoraù
 

karuba

Membro Attivo
Agente Immobiliare
e allora se cè espressamente indicato il divieto di subaffitto non puoi certo aggirare la ratio del contratto configurando un comodato mascherato
 

desmo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
si ma, se l'immobile é locato all'azienda, l'azienda lavora, con dipendenti e collaboratori, e se ha bisogno di una collaboratrice per un certo periodo perché sta facendo un certo lavoro, con il loro permesso e sotto la loro responsabilità lei fará quello che vuole, e non elude nessuna legge. Certo, sotto la loro responsabilitá civile e penale (in merito ai dipendenti o alla gente in generale immessa nell'immobile dalla parte conduttrice) che si sarebbe potuta scaricare completamente su di lei in caso fosse stato possibile configurare un contratto di sublocazione, mentre in questo caso queste responsabilitá restano comunque alla societá conduttrice. Ci mancherebbe che il proprietario del locale dove lavoro mi dica qualcosa se lo faccio usare ad un collaboratore o decida lui quali clienti entrano e quali no...io ne sono responsabile ma come azienda avró dei dipendenti e dei collaboratori, che non sono mica citati sul contratto né ogni volta che li cambio devo avvisare il proprietario.. e non stipulando contratti né di comodato né di subaffitto non vedo problemi: é una mia collaboratrice e lavora con me, nel mio ufficio, sotto la mia responsabilitá per ció che combina qui dentro..e il problema é risolto perché le si da un diritto di uso, non la detenzione o il possesso...
 

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