Willybene

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Chiedo cortesemente un suggerimento riguardo la mia posizione. Ho il seguente problema
Sto vendendo casa mia attuale per comprarne un'altra più grande. Casa mia
attuale la vendo a miei vicini dirimpettai. Trovato l'accordo sul prezzo facciamo un preliminare fra le parti (registrato all'agenzia entrate), dove versiamo una caparra di 5.000€ ciascuno. Fissiamo le date per gli atti di compravendita dal notaio (primo atto vendo, secondo atto compro). Una settimana prima dell'atto i miei vicini mi chiedono il certificato di agibilità da mettere agli atti dal notaio. Mi precipito in comune e mi dicono che l'agibilità non è mai stato rilasciata, non solo per il mio appartamento, ma per tutto lo stabile di 45 appartamenti circa, lo stabile è del 1994, quindi non vecchissimo, ironia della sorte lo stabile confina con il municipio. La situazione attuale è che la mia vicina acquirente che di professione fa l'architetto da una settimana circa sta cercando i documenti per verificare se è possibile chiedere nuovamente l'agibilità, essendo la sua professione, lei la sta mettendo giù un pò difficile, pur rimanendo sempre disponibile. Sta prendendo tempo per fare le verifiche. Per fortuna ha già trovato il collaudo dello stabile, per cui almeno non siamo in uno stabile a rischio. Lunedì ha appuntamento in comune per verificare quali documenti sono disponibili, in base a quello mi dice testualmente:
"l’agibilità va richiesta nuovamente quello che ci interessa capire è se ci sono delle possibilità concrete di ottenerla:
Se le difficoltà risultano superabili anche con del tempo, noi la casa l’acquistiamo!".

Questo vuol dire che faremmo una scrittura privata in cui io affermo che parteciperò alle spese di rilascio del nuovo certificato insieme a tutti i condomini. Chiaramente mi sta bene. Questo se tutto và per il verso giusto, ma se andasse male? Chiaramente la parte che vende a me (la nuova casa in cui andrò ad abitare) mi sta mettendo urgenza perchè a sua volta acquista anch'esso una nuova abitazione. Mi sento fra l'incudine e il martello.
Vi voglio chiedere, qual'è la mia posizione fra le parti,sono in qualche modo tutelato, quanto tempo posso fare aspettare chi mi vende casa, prima che lui decida di rivalersi su di me?
Uno stabile del 1994 è possibile renderlo di nuovo agibile senza grossi problemi?
Aggiungo che in tutta questa faccenda il notaio che a suo tempo rogitò l'intero complesso e negli anni ha gestito diverse compravendite (ovviamente senza agibilità) dice di non aver mai saputo che non ci fosse l'agibilità (voi ci credete?). Allo stato attuale dice di trovare un'accordo fra le parti?

Grazie

Vittorio
 

Willybene

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Definirei l'atteggiamento del mio notaio ...prudente. Ha fatto capire che serve l'accordo fra le parti, non si è intromesso. Non ha preso posizioni, non sta "tirando le fila" della faccenda.
 

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