Grazie
@possessore e grazie Fabio
@cafelab.
Allora... io non ho intenzione di interessare né la ASL né i VVF. Se loro si comportano bene, per me là sotto possono farci quello che vogliono.
Ed è certo che, nella remotissima ipotesi in cui chiedessi il spralluogo di qualcuno, lo farei con PEC e firmandomi.
Però come cittadina che si interroga su che cosa è possibile fare nel rispetto delle regole, semplicemente chiedo e cerco di capire.
Mi sembra... strano che il precedente proprietario non vi possa avere ricavato il suo studio-abitazione e loro possano invece organizarvi incontri con presenza contemporanea di parecchie persone.
Mi sembra strano dal punto di vista della salubrità del locale: se il ricambio e la qualità dell'aria, l'illuminazione, l'umidità, la presenza/assenza di eventuali effluvi... consentono la presenza di tanti, perché non consentivano la presenza di uno solo?
E mi sembra strano dal punto di vista della sicurezza: io collaudo attrezzature a pressione (grosse: depositi di GPL, reattori per industri chimiche/farmaceutiche; membrature per generatori di vapore...) e non credo che il fatto che non si sia più nel 1800 metta in assoluto al riparo da accadimenti. Le attrezzature possono guastarsi, si può avee un innesco di incendio per una multipresa sovraccarica... Se bastasse non essere più nel 1800 e avere impianti sicuri per non avere più incidenti, non avremmo i morti che invece di frequente abbiamo.
Allora ripeto, da cittadina mi chiedo: e se lì dentro ci fosse una sera un qualche portatore di handicap, in carrozzina, e per un qualche maledetto motivo rimanesse confinato nel lato del salone da cui si può uscire solo salendo la scala?
Tutto qui, e tutto molto strano.
Mi piacerebbe avere dei riferimenti di legge, per tentare di capire perché alle APS (Associazioni di Promozione Sociale) sono concesse cose - e quali cose - che ad altri non sono concesse.
In ogni caso ancora un volta molte grazie a tutti.