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Utente Cancellato 44565

Ospite
Dai quiz d'esame per agenti immobiliari:

Quando nel contratto di mutuo la banca ricorre all'azione legale per mancato pagamento?
1 solo dopo che è rimasta insoluta la terza rata
2 solo dopo che è rimasta insoluta la seconda rata
3 solo dopo due anni dalla sospensione del pagamento
Risposta esatta: 1


Ma altre fonti recitano:
"Il mancato pagamento anche di una sola rata di mutuo determina la decadenza del mutuatario dal beneficio
del termine e legittima il mutuante all'azione di adempimento per ottenere l'immediata restituzione
dell'intero"

Secondo voi è un'incongruenza?
grazie
 
U

Utente Cancellato 48007

Ospite
Non esiste una regola ferrea.
Ogni banca stabilisce proprie disposizioni in ordine alla revoca dei finanziamenti riservandosi però la facoltà di far decadere dal beneficio del termine il mutuatario al verificarsi del mancato pagamento anche di una sola rata, per poi avviare l'esecuzione del cespite oggetto di garanzia.
Non capisco quale possa essere l'incongruenza se nella domanda o nella risposta...
 
U

Utente Cancellato 48007

Ospite
...comunque il mancato pagamento di alcune rate di mutuo non comporta alcun automatismo che deve essere, invece, formalizzato dalla banca al mutuatario con apposito atto (comunicazione di revoca e decadenza del beneficio del termine)...
 
U

Utente Cancellato 44565

Ospite
Grazie per la risposta.

Se ho ben capito:
1 - risoluzione del contratto e richiesta danni solo dopo 3 rate non pagate
2 - azione di adempimento anche dopo 1 rata non pagata

Confondo le due cose e non capivo se era giusto 1 o 3 rate.
 
U

Utente Cancellato 48007

Ospite
Un po' di chiarezza...
il provvedimento di revoca viene sempre pesato con cura dalla banca.
Non si revoca per il ritardo di poche rate in mora. Prima si invita il mutuatario a regolarizzare e ove questi non ottemperi diligentemente si minaccia la revoca.
Solo dopo il mancato pagamento di 5/6/7 rate allora si interviene con la revoca, ove non sussistano altri elementi.
Bisogna conoscere dettagliatamente la situazione economica globale del mutuatario....potrebbe avere un giustificato motivo (vendita dell'immobile in corso...affari all'estero e cos' via...), quindi, la banca solo dopo aver esaminato globalmente la posizione decide una strategia.
Oggi, differentente da anni fa, non si consente al mutuatario di dilatare troppo la morosità per impedire che diventi un gravame tropo oneroso.
Comunque esiste per il mutuatario diligente la possibilità di essere riammesso nei temini, dopo la regolarizzazione della morosità.
Attenzione ai termini: risarcimento dei danni e tutt'altra cosa...deriva da un ulteriore giudizio civile da incardinare collateralmente...solo se esistano però le fattispecie.
Quale sarebbe il danno ? Non certo la morosità...
Bye
 

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