topcasa

Membro Storico
Anche la Sicilia, ha grosse differenze, vedi le differenze tra piccole e grandi città, e mancanza di lavoro a parte i dipendenti pubblici che in genere hanno comprato, il mancato cambiamento generazionale, ed il blocco delle assunzioni ha precluso gli acquisti anche a quest'ultimi.
 

Silano

Membro Attivo
Privato Cittadino
Sono differenze che ci sono sempre state,le zone interne sono svantaggiate rispetto alle citta':comunque il grosso delle vendite lo fanno Palermo e Catania con le risp provincie
 

Silano

Membro Attivo
Privato Cittadino
Il vero calo deg li acquisti e' del 2012 ,nel 2011 e 2010 siamo stati su numeri nn malvagi ,e' vero che e' aumentata l'offerta che ha coinciso col calo della domanda.Per voi Ai l'impatto e' stato forte sia xi nmero di operatori che era esagerato sia x l'aumento di transazioni tra privati
 

topcasa

Membro Storico
Su che base affermi quantoi su indicato, anch'io seguo il trend delle vendite in Sicilia (sono Siciliano) ed ho anche immobili in vendita in Sicilia.
 

ivanmi

Membro Attivo
Professionista
Buona notizia x gli italiani che amano il Belpaese:ok:


Facile dare notizie parziali è? posta l'articolo completo:

http://www.ilmondo.it/economia/2013...ezzi-eurozona-ma-italia-peggiora_251059.shtml

Casa/ Bce: Si ferma calo prezzi eurozona, ma in Italia peggiora


In IV trim 2012 prezzi immobili residenziali Penisola -4,6% annuo

Roma, 9 mag. Dopo due anni sembra arrestarsi nell'area
euro il peggioramento dei cali dei prezzi delle case, ma non in
Italia che è tra i paesi dove a fine 2012 questa tendenza si è
ulteriormente accentuata. Questo il quadro che emerge da una
analisi della Banca centrale europea, pubblicata nell'ultimo
bollettino mensile. Nell'ultimo trimestre del 2012 in Italia i
prezzi nominali degli immobili residenziali hanno segnato un calo
su base annua del 4,6 per cento, in peggioramento dal meno 3,8
per cento del terzo trimestre e dal meno 2,1 per cento del
secondo.

Per la media dell'area euro, invece, nel quarto trimestre i
prezzi delle case hanno segnato un meno 2,4 per cento, a fronte
del meno 2,9 per cento del terzo trimestre che tuttavia aveva
rappresentato un aggravamento dal meno 1,9 per cento del secondo
trimestre. Secondo la Bce questo "suggerisce che l'andamento
negativo della crescita di questi prezzi, osservato dalla fine
del 2010, si sia arrestato. Nel complesso del 2012 il tasso di
crescita è sceso a meno 2,1 per cento, dal più 1 per cento del
2011".

La stessa istituzione riconosce le dinamiche molto differenziate
che si registrano a seconda dei paesi. In alcuni, come Germania,
Austria e Finlandia, si assiste addirittura a rafforzamenti della
crescita dei prezzi delle case, in altri, come Irlanda, Spagna e
Olanda, i cali in atto si sono attenuati, infine in vari paesi -
Grecia, Francia, Italia, Portogallo e Slovenia - i cali dei
prezzi si sono accentuati. (segue)
 

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