Spiurigilda90

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Ciao a tutti! Il condominio dove io e mio marito abbiamo appena comprato la ns prima casa (appartamento in cui fra l'altro non ci siamo ancora trasferiti perché lo stiamo arredando) è nel pieno -concedetemi il termine- "delirio" bonus 110, bonus facciate e vattelapesca. Questa iniziativa pare sia già stata approvata questa estate, quando noi ancora stavamo aspettando la conferma della banca per l'ottenimento del mutuo. Vale quindi a dire che pur essendo noi ora i nuovi proprietari... non riusciamo a capire un fico secco di cosa diamine stiano deliberando. Hanno fatto anche una riunione di condominio il giorno dopo il nostro rogito, ma a cui non abbiamo potuto presenziare, di cui abbiamo solamente il verbale, chiaramente incomprensibile. Abbiamo provato così a chiedere chiarimenti direttamente all'amministratore, che però avendo avuto di recente il mandato, ha scaricato il barile all'architetto stesso, quindi è con lui che alla fine dei conti siamo riusciti a parlare telefonicamente. A quanto capito quindi, il condominio ha votato sì per lavori quali: rifacimento tetto, facciate, balconi, ascensori, canne fumarie, eliminazione barriere architettoniche, aumento di pannelli fotovoltaici, e chi più ne ha ne metta! Vogliono in pratica far passare un palazzo del 1987 (quindi pure abbastanza recente e tutt'altro che fatiscente!) di classe F a classe B!!!!! Ad oggi però, il via ai lavori è vincolato ancora da svariate condizioni, non ancora adempiute, e cioè: se le imprese scelte accettano i lavori, e se si riesce ad ottenere da esse (spero di aver capito bene) una assicurazione per tutti i condòmini che ci tuteli nel caso in cui i lavori non finiscano entro una tal data. Tralasciando ora il nostro dissenso in merito a questo cantiere che andrà ad aprirsi (l'ultima cosa che ci sognavamo era quella di trasferirci nel bel mezzo di un cantiere che durerà anni), la questione però è pure peggio di quanto da me descritto. In poche parole, in seguito a questi lavori, pare che vogliano fare anche lavori interni agli appartamenti, quali: finestre, infissi, serramenti, tapparelle, caloriferi, caldaia e persino la porta blindata! Detto però spassionatamente io e mio marito , di questi lavori non vogliamo saperne nulla. Abbiamo appena comprato una casa proprio perché ci piaceva quello che c'era al suo interno (la caldaia è pure abbastanza recente del 2018!), la stiamo arredando, sistemando, abbiamo appena cambiato serratura alla porta, mettendo quella a cilindro europeo, e ci scoccia quindi dover adesso far cambiare tutto pure all'interno con la scusa che "e gratis!!!", come dice l'architetto, che ha definito addirittura i nostri serramenti "degli straccetti" quando gli abbiamo detto che a noi vanno bene così (sono a doppio vetro, in alluminio). Così gli abbiamo chiesto, se è possibile tirarci indietro dai lavori privati, anche se ai fini statistici era già stata fatta una votazione mesi e mesi addietro, quando c'erano ancora i vecchi proprietari, che non sappiamo cosa abbiano votato. Ebbene l'architetto ci ha detto di sì, che quando e se inizieranno i lavori, le imprese chiederanno precisamente al singolo condomino che cosa vuole fare e cosa no all'interno del proprio appartamento. Tuttavia ci ha detto che fare il cappotto (condominiale), senza cambiare finestre, porte, caldaia, impianto aerazione (che non ho capito cosa sia) e vattelapesca, comporta il rischio di formazione di muffa e condensa in casa, quindi chi non vorrà fare i lavori pure su parti private dovrà firmare una liberatoria che sollevi le imprese o il condominio dalla responsabilità di tali ipotetici danni!!! O_O inutile dire che questa cosa io e mio marito nemmeno l'avevamo ipotizzata e ovviamente ora non sappiamo che decisione prendere in tal proposito, visto e considerato che non abbiamo esperienza in questo settore, e fra l'altro ancora non ci siamo neanche trasferiti, quindi non conosciamo ancora minimamente "difetti e virtu" del nostro appartamento. Quindi chiedo a voi, se ve ne intendete, se è vero quanto detto dall architetto, o se sia tutto un... tirare l'acqua al suo mulino. Cosa comporta insomma fare il cappotto (perché la maggioranza ha deciso così , non perché noi vogliamo farlo), senza cambiare finestre, caldaia e porta d'ingresso? Si rischia davvero la muffa come ha detto lui, o la sta "montando" per convincerci a fare tutto quanto da lui proposto?? Grazie a chi saprà dirmi qualcosa ed eventualmente darci dei consigli in merito.
 

francesca63

Moderatore
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Il "delirio da bonus" è una brutta malattia...
Pare che fare le cose gratis ( anche quelle inutili o inspiegabilmente costose) sia una cosa a cui nessuno vuole rinunciare, e secondo me è demenziale.
A parte queste considerazioni, ti suggerirei per prima cosa di leggere con attenzione tutti i verbali assembleari che trattano l'argomento, per capire esattamente a che punto è la procedura, lunga e complessa, necessaria per arrivare a fare i lavori.
Potrai così scoprire se hanno votato per uno studio di fattibilità, o sono gia più avanti, e capire cosa hanno votato i tuoi venditori ( anche se non penso possa essere vincolante per te).
Per quanto riguarda i lavori nel tuo nuovo appartamento, direi che non sei assolutamente tenuta a "buttar via" serramenti e caldaia che ti sono piaciuti, e, cappotto o meno, resta la buona regola di arieggiare con costanza gli ambienti, per evitare formazione di muffa.
Naturalmente, se vorrai approfondire ulteriormente, ti suggerirei di consultare un tecnico di tua fiducia, che sia in grado di renderti intelligibile il frutto del delirio condominiale.
 
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Utente Cancellato 83267

Ospite
Se la caldaia è del 2018, probabilmente è a condensazione, quindi non avresti bisogno di cambiarla. Per capire se lo è basta leggere il libretto. Sugli infissi dipende: per ottenere il superbonus è necessario avanzare per forza due classi. Per riuscire ,sostituire gli infissi, in alcuni casi è necessario. Se i vostri sono già in alluminio non dovreste avere problemi, quelli che è necessario sostituire sono solitamente in legno ed hanno gli anni di Garibaldi. Il condominio dove vive la mia famiglia ha usufruito del bonus, loro hanno rifatto Tutto. Ma per loro era necessario, visto che non avevano mai rifatto la facciata e tetto. Chi aveva provveduto a sostituire caldaia e infissi ( mettendone già una a risparmio energetico) non le ha dovute sostituire di nuovo. Ti consiglio di rivolgerti ad un architetto di tua fiducia per far valutare la situazione. Sulla muffa…in immobili in cui è presente, di solito consigliano il cappotto proprio per ovviare al problema. Ma anche in questo caso dipende molto dal tipo di costruzione, da come viene trattato da chi ci vive ed anche dall’esposizione. Senza un sopralluogo, difficilmente troverai le risposte che cerchi.
 
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cafelab

Moderatore
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Professionista
La muffa nasce dove ci sono le condizioni favorevoli, in primis l’umidità.
L’umidità condensa di punti più freddi -i cosiddetti ponti termici- e non riesce ad evaporare a causa di una scarsa circolazione dell’aria, finestre sempre chiuse, infissi che chiudono troppo bene, scarsi ricambi d’aria.

Il cappotto elimina i ponti termici, quindi crea un ambiente sfavorevole per la crescita delle muffe
L’areazione forzata è un sistema di ricambio costante dell’aria con l’esterno senza dispersione di calore (VMC)
 

Spiurigilda90

Membro Junior
Privato Cittadino
Il "delirio da bonus" è una bruta malattia...
Pare che fare le cose gratis ( anche quelle inutili o inspiegabilmente costose) sia una cosa a cui nessuno vuole rinunciare, e secondo me è demenziale.
A parte queste considerazioni, ti suggerirei per prima cosa di leggere con attenzione tutti i verbali assembleari che trattano l'argomento, per capire esattamente a che punto è la procedura, lunga e complessa, necessaria per arrivare a fare i lavori.
Potrai così scoprire se hanno votato per uno studio di fattibilità, o sono gia più avanti, e capire cosa hanno votato i tuoi venditori ( anche se non penso possa essere vincolante per te).
Per quanto riguarda i lavori nel tuo nuovo appartamento, direi che non sei assolutamente tenuta a "buttar via" serramenti e caldaia che ti sono piaciuti, e, cappotto o meno, resta la buona regola di arieggiare con costanza gli ambienti, per evitare formazione di muffa.
Naturalmente, se vorrai approfondire ulteriormente, ti suggerirei di consultate un tecnico di tua fiducia, che sia in grado di renderti intelligibile il frutto del delirio condominiale.
A quanto abbiamo capito, hanno già verificato la fattibilità, perché nel verbale dell'ultima assemblea, vi è anche un plico di fogli a parte con scritto già quanto verrà a costare il tutto, per singolo appartamento + fogli dove vi è scritta, in base al lavoro da fare, la dicitura "esito positivo" o qualcosa di simile. A quanto pare sono quindi (ahime) a buon punto. Stanno solo aspettando le risposte dalle imprese scelte, mentre un avvocato è stato ingaggiato per informarsi tramite agenzia delle entrate, mi pare, se esistono delle assicurazioni che ci tutelino, nel caso in cui i lavori non finiscano entro il dicembre 2023. 🙊🙊🙊

Se la caldaia è del 2018, probabilmente è a condensazione, quindi non avresti bisogno di cambiarla. Per capire se lo è basta leggere il libretto. Sugli infissi dipende: per ottenere il superbonus è necessario avanzare per forza due classi. Per riuscire ,sostituire gli infissi, in alcuni casi è necessario. Se i vostri sono già in alluminio non dovreste avere problemi, quelli che è necessario sostituire sono solitamente in legno ed hanno gli anni di Garibaldi. Il condominio dove vive la mia famiglia ha usufruito del bonus, loro hanno rifatto Tutto. Ma per loro era necessario, visto che non avevano mai rifatto la facciata e tetto. Chi aveva provveduto a sostituire caldaia e infissi ( mettendone già una a risparmio energetico) non le ha dovute sostituire di nuovo. Ti consiglio di rivolgerti ad un architetto di tua fiducia per far valutare la situazione. Sulla muffa…in immobili in cui è presente, di solito consigliano il cappotto proprio per ovviare al problema. Ma anche in questo caso dipende molto dal tipo di costruzione, da come viene trattato da chi ci vive ed anche dall’esposizione. Senza un sopralluogo, difficilmente troverai le risposte che cerchi.
Eh infatti, anche io ho sempre sentito dire che il cappotto viene proprio fatto soprattutto in immobili tendenzialmente umidi, per evitare muffe. Per questo anche mi pare strana questa affermazione dell'architetto, che dice che se si fa cappotto, ma non lavori facoltativi interni, poi viene la muffa. Mi sembra strano che fare una cosa "buona" come il cappotto comporti poi più problemi che pregi, se poi non si adegua tutto il resto. Per questo sto cercando di capire, ma purtroppo con un architetto del genere, che alla nostra dichiarazione di non voler fare lavori interni, ci ha risposto dicendoci: "i vostri serramenti e le vs finestre le avete visti? Sono straccetti!!", mi viene difficile credere alle sue parole. Non vorrei che tirasse solo acqua al suo mulino... per quanto riguarda la caldaia, è nuova, ma purtroppo non a condensazione. Anche questa cosa fra l'altro non sono ancora riuscita a comprenderla. Perché per il bonus occorre per forza mettere quella a condensazione? Voglio dire, se uno, come noi, ha una caldaia nuova ma non a condensazione, che problemi potrebbe comportare ai fini dell'isolamento termico? Ho il sospetto che l'architetto pur di farci rifare tutto, stia mischiando un sacco di argomenti, che però col cappotto in realtà non c'entrano un bel niente.

La muffa nasce dove ci sono le condizioni favorevoli, in primis l’umidità.
L’umidità condensa di punti più freddi -i cosiddetti ponti termici- e non riesce ad evaporare a causa di una scarsa circolazione dell’aria, finestre sempre chiuse, infissi che chiudono troppo bene, scarsi ricambi d’aria.

Il cappotto elimina i ponti termici, quindi crea un ambiente sfavorevole per la crescita delle muffe
L’areazione forzata è un sistema di ricambio costante dell’aria con l’esterno senza dispersione di calore (VMC)
Grazie della spiegazione innanzitutto. Ma perché quindi l'architetto ha detto che afare cappotto, senza cambiare finestre, caldaia, impianto di aerazione, porta d'ingresso, la muffa potrebbe venire, e che quindi, se rifiuteremo di fare questi lavori su parti private, dovremo firmare una liberatoria? Se uno volesse fare solo il cappotto, tenendosi la sua vecchia caldaia, i suoi vecchi doppi vetri con infissi di acciaio, la sua vecchia porta blindata, senza mettere impianto di areazione (che non ho neanche ben capito cosa sia), rischia che gli venga la muffa in casa, anche se non c'è mai stata neanche prima del cappotto, oppure se non c'era prima, non ci sarà nemmeno dopo, a cappotto finito?
 
U

Utente Cancellato 83267

Ospite
Perché quella a condensazione è la migliore circa il risparmio energetico. Il superbonus non è un bonus per il rifacimento delle facciate tout court, ma per migliorare l’efficienza energetica. A questo vengono legati tutti i lavori che consentono questo miglioramento. Ribadisco: se hai bisogno di chiarimenti sulla muffa, l’unica cosa che puoi fare è affidarti ad un professionista. Questo, dopo un sopralluogo, saprà risponderti al meglio.
 

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