Ciao, visti i tempi difficile per la cessione del credito sto rivalutando la sconto-fattura cedendo il sismabonus acquisti al costruttore.
Al di là del valore offerto d'acquisto del credito, non mi è chiara la loro impostazione e chiedo a qualcuno più esperto cosa ne pensa, e se avete suggerimenti.
Il riepilogo su numeri d'esempio è il seguente:
In sostanza loro affermano che l'importo dello sconto dev'essere sempre pari al valore nominale del bonus, per cui incrementano della differrenza tra il bonus (81.600) e il valore d'acquisto del credito (50.000).
L'effetto ovviamente è che aumenta il valore dichiarato d'acquisto, ergo l'imponibile, e di conseguenza tutti i costi collegati: IVA, notaio, etc...
Che ne pensate?
Al di là del valore offerto d'acquisto del credito, non mi è chiara la loro impostazione e chiedo a qualcuno più esperto cosa ne pensa, e se avete suggerimenti.
Il riepilogo su numeri d'esempio è il seguente:
A | prezzo di vendita dell'immobile | 300.000 € |
B | valore bonus (sismabonus 85) | 81.600 € |
C | valore acquisto del credito da parte del costruttore | 50.000 € |
D | differenza (B-C) | 31.600 € |
E | prezzo di vendita lordo sconto (A+D) | 331.600 € |
F | prezzo finale (E-B) | 250.000 € |
In sostanza loro affermano che l'importo dello sconto dev'essere sempre pari al valore nominale del bonus, per cui incrementano della differrenza tra il bonus (81.600) e il valore d'acquisto del credito (50.000).
L'effetto ovviamente è che aumenta il valore dichiarato d'acquisto, ergo l'imponibile, e di conseguenza tutti i costi collegati: IVA, notaio, etc...
Che ne pensate?