alepallina

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Buonasera,
esattamente un anno fa ho acquistato la mia prima casa nel comune di Milano , dove vivo, e vi ho subito trasferito la residenza per avere le agevolazioni fiscali previste. Ad ora ho ricevuto dei primi contatti per un lavoro in Canton Ticino e credo che molto probabilmente mi chiederanno come requisito fondamentale di trasferire la residenza in un comune frontaliero. Questo comporterebbe la perdita delle agevolazioni che sto avendo per l'acquisto? o peggio ancora una multa? Sarebbe piuttosto preferibile trasferire la residenza in Svizzera? Purtroppo so che loro assumono i cosiddetti frontalieri per avere sgravi fiscali, a me non interessa godere di privilegi particolari dei lavoratori svizzeri (meno tasse sullo stipendio suppongo) invece non voglio perdere le agevolazioni della prima casa o incombere in multe. Inoltre sono proprietaria di un altro immobile al 90% (studio di mia madre, accatastato a4) ma non penso che sia rilevante.
Ringrazio in anticipo chiunque possa minimamente aiutarmi
Alessandra
 

CheCasa!

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La normativa impone di disporre della residenza nel comune in cui si effettua l'acquisto come prima casa o di impegnarsi a trasferirvela entro 18 mesi dalla sottoscrizione del rogito.
Nulla viene precisato in relazione al "quanto" la si dovrebbe mantenere. Ne ho mai trovato delle fonti convincenti che mi abbiano persuaso possa esistere un limite al riguardo.

Quindi, ricapitolando, è mia opinione che tu possa spostare la residenza senza incorrere nella perdita delle agevolazioni godute per l'acquisto della prima casa.
Dovrai invece eventualmente rinunciare alle agevolazioni legate all'abitazione principale tra cui, ti ricordo, l'IMU e la detrazione degli interessi passivi del mutuo (se presente).

Per la verità la detrazione degli interessi passivi verrebbe conservata nel caso di trasferimento per motivi di lavoro. In questo caso però il trasferimento non avverrebbe nella sede della ditta per la quale opereresti ma all'interno di un comune che permetterebbe semplicemente a detta azienda di ottenere una certa agevolazione. Ritengo, a parer mio, che in questo caso la detrazione degli interessi passivi del mutuo sia quindi da escludere in caso di trasferimento.
 

alepallina

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Privato Cittadino
La ringrazio, non mi è chiara la parte riguardo all'IMU dell'abitazione principale, cambierebbe la quota dell'IMU sulla prima casa se non vi sarò più residente? (trasferendo peraltro la residenza in una casa in locazione). Inoltre ho fatto dei lavori di ristrutturazione per cui ho richiesto l'agevolazione dell'IVA al 4% che permette di scaricare metà dell'importo dei lavori in 10 anni, potrebbe questa detrazione interrompersi se cambio la residenza?
Mi scuso per il lessico informale e poco preparato sugli argomenti.
Grazie
Alessandra
 

angy2015

Membro Assiduo
per l'IMU dovresti vedere ogni anno cosa prevede il comune di Milano per i residenti Aire o altra categoria in cui ti troverai, ogni comune fà a sè. Tieni presente che anche per l'IRPEF perdi le agevolazioni se sposti la residenza.
Mentre per le detrazioni per i lavori di ristrutturazione non ci sono problemi.
 

B-astard

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Privato Cittadino
Buongiorno,
sono nella stessa condizione descritta nel primo post...
Spostato la residenza per motivi di lavoro in fascia.

La cosa che però non mi convince, e qualcuno continua a sollevare dubbi, è la seguente:

Posso mantenere le agevolazioni sugli interessi passivi di mutuo e le agevolazioni per la lavori di ristrutturazione pur non producendo reddito in Italia e quindi non pagando l'IRPEF??
E' possibile presentare una dichiarazione di questo genere?
In sostanza si possono mantenere le detrazioni che per definizione sono detrazioni IRPEF pur non pagando l'IRPEF?
Oppure mi manca un pezzo?

Grazie mille
 

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