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Quindi ribadisco, Torino fa schifo
Farà schifo evidentemente secondo i tuoi criteri che non sono il Vangelo secondo Matteo. Potrei dire che Torino non mi piace perché c'è la Fiat oppure perché sono tutti juventini, ma sarebbero tutti aspetti soggettivi oltre che fesserie. In realtà Torino anche se decadente (e decaduta) esteticamente sarebbe molto più bella di Milano o di Genova, quindi certe asserzioni lasciano solo il tempo che trovano.
 

Bastimento

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Quindi ribadisco, Torino fa schifo
Diciamo che usi linguaggio e categorie concettuali a sproposito.
Se vuoi dire che Torino risente di una crisi economica e sociale gravi, e diffuse , non lo contesta nessuno.
Allora si può dire che dispiace, che i giorni aurei di Torino sono lontani.
Lo schifo è altra cosa, oltre che essere una reazione soggettiva.

In particolare se il tuo acquisto lo avessi fatto nel quartiere della vecchia e o nuova sede universitaria, dalle parti della Mole e della sede Rai, alle spalle di via Po, io ti risponderei che non avrei acquistato nemmeno gratis: purtroppo le zone circostanti interne sono tipiche dei quartieri sette-0ttocentesci ormai non più compatibili con gli standard abitativi attuali.
Non so se a Genova certi carruggi attorno a via Pré siano oggi stati risanati: io li ricordo come un Suk o una sorta di casbah mediorientale, come zona Forcella dietro porta Capuana a Napoli; certo di quei quartieri si può provare disgusto, ma non arriverei mai a scrivere che Genova, Napoli, Torino fanno schifo.
Ps per i non Torinesi: via Po, dove si trova la sede della vecchia università seicentesca dove si è laureato Erasmo da Rotterdam, e vi è stato ospite Torquato Tasso, è una delle vie architettonicamente più omogenee e rappresentative della urbanistica 6-7centesca: ma tanto per dare un’idea, il Palazzo degli stemmi è stato demolito (o crollato?) e si è voluto/deciso di salvare solo la facciata per rispettare la architettura esistente. così come via Garibaldi, aperta e sviluppata secondo un piano regolatore stabilito da decreto ducale-regio nel ‘700 per “modernizzare” la capitale del novello Regno. La ricordo come una vivace via Commerciale, piena di antiche librerie/ editori oggi estinte (Lattes, Treves, Paravia, forse UTET, …) e negozi antiquari. Oggi la metà dei negozi sono chiusi, e credo abbandonati molti alloggi. Sic transit gloria mundi

Tanto per rimanere in tema, devo alcune delle note torinesi a due miei professori di liceo: riguardo via Po il pensiero va al prof Corio (disegno e storia dell’arte); quanto a via Garibaldi, che parte da Piazza Castello e sfocia in Piazza Savoia, il ricordo va al prof Bo (di lettere, e poi docente universitario di latino), che residente in un palazzo nobiliare a cavallo di via Garibaldi e P za Savoia, a 96-98 anni ha pubblicato la storia degli edifici di Pza Savoia (Palazzo Barolo, Parsana, Martini ecc) facendo una approfondita ricerca all’archivio di Stato e archivi comunali, e c/o la fondazione Marchesi di Barolo (Silvio Pellico dopo lo Spielberg diventò segretario personale della marchesa Barolo/Colbert) essendo tra l’altro coniugato con una famiglia (Martini) che vantava la più longeva residenza ininterrotta nel quartiere descritto. È morto a 102 anni, due o tre anni fa, e centenario non ha mai rinunciato a recarsi ai seggi elettorali….
Fine della digressione
 

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