donatella1980

Membro Junior
Privato Cittadino
ho comprato nel giugno 2012 un appartamento in condominio. ora vengo a sapere che l'edificio (costruito anteriormente al 2001) non possiede il vecchio certificato di abitabilità e tanto meno il nuovo certificato di agibilità, benchè sia regolarmente abitato dai primi anni 90 e numerosi appartamenti nel frattempo siano stati comprati, venduti, ereditati ecc. ora un notaio particolarmente attento si è accorto della mancanza. non esiste in comune traccia della dichiarazione di fine lavori, di collaudi ecc. anche se l'edificio è stato regolarmente accatastato e in molti appartamenti siano state fatte modifiche con normale richiesta e concessione da parte del comune. a me sembra una vicenda kafkiana, perchè l'edificio sorge in zona centralissima ed è alto 7 piani. cosa si può fare ora per ovviare? E' chiaro che è stato costruito con criteri forse non più attuali, ma ognuno di noi possiede documentazione di impianti a norma e certificazione energetica. Grazie a chi mi darà lumi
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Nel rogito o nei rogito del tuo venditore ci sara citata la vecchia concessione edilizia con il quale fu costruito l'edificio con questi dati recati in comune e visiona il progetto per poter risalire al tecnico per poi andare a chiedere informazioni in merito.
 

donatella1980

Membro Junior
Privato Cittadino
con quei dati come condominio, perchè siamo tutti nella stessa barca, abbiamo già incaricato un tecnico che è andato in comune, lì risulta che nessuno ha mai presentato una fine lavori e i documenti richiesti, quindi non esiste il certificato di abitabilità (se lo sono persi?, non se ne è mai accorto nessuno?). L'impresa costruttrice è fallita prima della fine lavori che erano poi stati continuati da una cooperativa poi scioltasi. Io sono la terza acquirente dell'appartamento e riesco a risalire fino al 2005, ma i primi rogiti sono del 1991/92. secondo me a quello che ho capito noi dovremmo ancora essere con la vecchia normativa del TU di sanità del 1934, per cui spettava al comune il controllo dell'edificio dal punto di vista sanitario/igienico e al sindaco il rilascio dell'abitabilità. Però vorrei un conforto da esperti. Grazie tante salves, sei stato gentilissimo.
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Solitamente gli edifici con licenza del 1974 venivano realizzati con i criteri igienico sanitari delle norme contenute nel decreto del 1975 al quale deve farsi riferimento per la successiva variante del 1983 perche a seconda di che variante si tratta l'edificio o gli edifici interessati di variante debbono assolvere alle norme del 1975, invece la sanatoria del 1989 se si tratta di condono va in deroga alle norme anzidette, se invece si tratta di semplice sanatoria ex art. 10 e 13 della 47/85 aloora occorre rispettare nuovamente il decreto 1975.
 

donatella1980

Membro Junior
Privato Cittadino
saresti cosi' gentile da dirmi di che decreto si tratta (del 75) perchè io dal 1934 al 1990 non ho trovato riferimenti legislativi. ancora grazie
 

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