Ale.

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nel calcio sarebbe già un mezzo successo ( ma la ns coltura sportiva nn ci aiuta ) riconoscere il più forte.....per quanto riguarda la nazionale anche li, senza juve non si vince nulla come la storia insegna.

non si chiama piu inter ma inda.....hihihi
 
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Graf

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Svezia - Italia 1-0.
Partita di spareggio valida per la qualificazione ai Mondiali di Calcio per Nazioni - Russia 2018.

La solita brutta Italia di quest’ultimo periodo.
Niente partitona, niente impresa; i calciatori della nostra Nazionale hanno faticosamente racimolato un gioco balbettante, confuso e soprattutto lento, senza sbocchi in attacco, creando una sola occasione da gol in tutta la partita al 6° minuto del primo tempo con un colpo di testa di Belotti e colpendo un palo nella ripresa con un tiro da fuori area di Darmian. Fine delle minacce italiane alla squadra svedese. Decisamente pochino in 90 minuti di gioco!
La Svezia, da parte sua, pur vincendo fortunosamente a causa di un autogol di De Rossi, non ha combinato granché, rivelando pochezza di tecnica e povertà di idee ed è questa l’unica buona notizia per la partita di ritorno che si giocherà fra tre giorni a Milano nel glorioso stadio di San Siro. Se la Svezia è questa di stasera, possiamo ancora farcela a qualificarci, sperando che la nostra Nazionale abbia un sussulto di orgoglio e di dignità e che ritrovi un minimo di gioco e di velocità d'esecuzione.
Altrimenti rivolgeremo un malinconico ciaone alla Russia, congedandoci in modo imprevisto dai Mondali del 2018. Sarebbero i secondi mondiali di calcio senza la partecipazione dell’ Italia a causa dell’eliminazione sul campo, dopo quelli di Svezia (ancora la Svezia!) del 1958, tenendo conto che nel primo mondiale del 1930, quello disputato in Uruguay, non partecipammo in quanto non iscritti.
Adesso stringiamoci a coorte e cerchiamola di vincerla questa partita decisiva!
Spero ancora, a dispetto di quello che ho visto stasera, nell'ennesima impresa della nostra Nazionale.
 
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Marco88

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Confido nella bolgia di San Siro!
Ieri bruttissima partita, senza gioco e idee.
Però non posso pensare ad un mondiale senza Italia!
 

Graf

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La Nazionale italiana allenata di Gian Piero Ventura oggi è entrata nella storia.
Infatti, dopo ben 60 anni, è riuscita nell'impresa di farsi eliminare dalla fase finale dei Mondiali di Calcio 2018. Vedere il grande Gigi Buffon psicologicamente distrutto e piangere come un bambino dopo la partita è stato veramente commovente. Il portierone della Nazionale ha salutato tutti con parole nobili e toccanti, facendo gli auguri a chi lo sostituirà nella difesa della porta azzurra. E come dimenticare l'immagine di un Belotti singhiozzante e seduto per terra, consolato addirittura dall'arbitro?
Il calcio è, a volte, realmente spietato (come spietata certe volte è la vita): l’Italia è stata eliminata dalla modesta ma ben organizzata Svezia per causa di un tiretto senza pretese che De Rossi ha inopinatamente deviato nella sua porta nella partita di andata.
La squadra italiana questa sera, nel gremitissimo stadio di San Siro ribollente di tifo, ha almeno dimostrato energia e orgoglio, i giocatori hanno dato tutto in campo, ma, purtroppo, ancora una volta la Nazionale ha dato prova di non essere una squadra, un organismo funzionante, e ha continuato a rimasticare gioco per 90 minuti senza essere capace di segnare neanche un gol. E per la qualificazione serviva farne almeno due in più degli svedesi.
Se nelle ultime tre partite sei riuscito a segnare un solo golletto, e contro l’Albania, non è che puoi pretendere di andare lontano. Tanto meno in Russia.
Assistere alla fase finale di un mondiale di calcio senza la partecipazione dell' Italia sarà per me una esperienza nuova che sinceramente non volevo assolutamente provare. Era bello ritrovarsi ogni quattro anni, in estate, davanti alla TV, tra familiari, parenti e amici e tifare, con un misto di partecipazione, entusiasmo e sofferenza, la nostra Nazionale, risaldando un onesto e giusto amor patrio. Anche di questa piccola soddisfazione morale saremo costretti a privarci.
Un giorno triste, questo 13 novembre del 2017 per il nostro calcio, che fa il paio con l'altra data nera, quella del 19 luglio del 1966, quando fummo buttati fuori dalla fase finale del mondiale d'Inghilterra dai modestissimi "ridolini" (così furono valutati dal nostro staff tecnico dell'epoca) della Corea del Nord.
A questo punto, tutto il sistema del calcio italiano, dal Coni, passando per la Federazione, fino ad arrivare alle squadre di calcio di serie A, ha bisogno urgentemente di uno scossone violento e salutare esattamente come avvenne dopo la cocente sconfitta contro la Corea. Allora il pronto risveglio ci portò alla conquista dell' Europeo del 1968 e a mettere le basi per la glorosa avventura di Mexico '70.
Sapremo ripeterci così prontamente e a quel livello? Difficile, direi. Questa cocente delusione mi auguro che serva almeno a fare qualche grande passo verso una pulizia generale dell'ambiente e per porre delle serie premesse per avviare la rinascita di tutto il nostro movimento calcistico. I problemi da affrontare e risolvere sono tanti ed urgenti ma in questa sera un po’ mesta non è il caso di dilungarsi su di essi.
Il calcio italiano è attualmente in condizioni drammatiche ma, se esso è una diretta metafora della vita, dimostra una sola cosa: è l’Italia intera che è in grave crisi spirituale, morale, sociale, culturale, politica ed economica e forse sta perdendo il senso della sua identità più intima.
C’è qualcosa che si è inceppato nel profondo del nostro ethos, e da un po’ di anni, ma sembra che tali difficoltà non interessi a nessuno di quelli che hanno la grave responsabilità del governo della cosa pubblica, i quali sono in tutt’altre futili faccende affaccendati. Anzi, si ha la netta impressione che "loro" congiurino per aggravare sempre di più tale situazione....

E tutto questo è sottilmente inquietante.
 
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Graf

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Siamo fuori dai mondiali, non accadeva dal 1958.
Non posso crederci..
Marco 88, sto pizzicandomi le guancie ma non riesco a svegliarmi...:disappunto:

E pensare che fino al 1978 erano solo 16 le squadre che accedevano alla fase finale del mondiale e noi italiani c'eravamo sempre (escludendo il 1958), quando adesso sono ben 32....e in Russia non ci saremo.
 
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leolaz

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Eh già, bella batosta.
Secondo me sarà ancora più dura a giugno, quando non potremo fare altro che guardare in tv le altre squadre, più o meno blasonate, giocarsi questa competizione che, ricordiamolo, accade ogni 4 anni :disperato:.
Da sabato ci si ributterà sul campionato, juve vs napoli, nord vs sud, VAR, torti arbitrali, bilanci in rosso, ecc....e piano piano la nazionale la nasconderemo in un cassetto remoto del nostro cervello.
Ma a giugno, quando le giornate saranno calde e soleggiate, e magari tutti ci si stava già organizzando con birra fresca e soliti amici per godersi il mondiale, dovremo affrontare la triste realtà.
 

Graf

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Sì, credo cha a giugno e a luglio sentiremo la mancanza della squadra azzurra ai mondiali.
Si proverà a posteriori un grande vuoto...Una specie di funerale a scoppio ritardato e un'elaborazione del lutto a futura memoria.
Un'esperienza inedita.
 

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