francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
La differenza pratica tra le due condizioni (risolutiva o sospensiva) , si ha quando c'è un mediatore, poiché in caso di condizione risolutiva la provvigione va pagata comunque, anche se la condizione non si avvera.
Tra privati ( in caso di compravendita) l’effetto tra una e l’altra non è molto diverso, e non cambia la sostanza.
 

Lunaesole

Membro Attivo
Privato Cittadino
Che sia vista di buon occhio o meno è cosa su cui non posso metter bocca: è una possibilità.


Non si qualifica come risolutiva se nel contratto precisate che si tratta di condizione sospensiva.

Ti riporto le definizioni relative alle condizioni. A mio avviso queste son molto chiare:
"In diritto si ha una condizione sospensiva quando gli effetti del negozio giuridico ad essa sottoposto non si producono immediatamente, ma solo qualora la condizione espressa si avveri."

"Dalla condizione sospensiva si distingue la condizione risolutiva che invece si ha quando la produzione degli effetti che il negozio ha già prodotto cessa con il verificarsi dell'evento dedotto nella condizione."
La differenza pratica tra le due condizioni (risolutiva o sospensiva) , si ha quando c'è un mediatore, poiché in caso di condizione risolutiva la provvigione va pagata comunque, anche se la condizione non si avvera.
Tra privati ( in caso di compravendita) l’effetto tra una e l’altra non è molto diverso, e non cambia la sostanza.
Scusate se insito, non mi chiaro un passaggio. Se l'assegno rimane in deposito dal notaio o dall'agenzia il contratto non è concluso perché è subordinato al verificarsi di quel determinato evento. Quando e se si verificherà quel determinato evento il deposito diventerà caparra ed il contratto produrrà i suoi effetti. Ma se io consegno materialmente la caparra non mi sembra di rientrare nella clausola sospensiva bensì in una condizione risolutiva.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Se l'assegno rimane in deposito dal notaio o dall'agenzia il contratto non è concluso perché è subordinato al verificarsi di quel determinato evento.
Il contratto è concluso anche in presenza di condizione di qualsiasi tipo.
Nel caso di condizione sospensiva è concluso, ma gli effetti sono sospesi in attesa di vedere se la condizione si avvera: se si avvera, il contratto sospeso già concluso diventa efficace.

Ma è evidente che non puoi limitarti al fai da te, perché per scrivere bene un contratto, e a maggior ragione una condizione, ci vogliono competenze che (scusa se mi permetto) non hai, e non puoi farti sul forum.
Rivolgiti al notaio.
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Comunque, per assurdo, l'assegno potresti darlo in mano a chiunque (il portinaio del palazzo, il barista a fianco, un conoscente comune, ecc ecc

Sarebbe poi uno di loro a dover adempiere all'obbligo di consegna dell'assegno al venditore o la restituzione al compratore, una volta informato in via ufficiale sul da farsi

In questo caso sarebbe difficile che il "custode" dell'assegno non adempire al suo dovere rischiando una causa
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Se lo mettete per scritto - come si dovrebbe fare per ogni accordo - diverrebbe inadempiente.

In ogni casp, per tagliare la testa a toro, perchè non richiedete la consulenza di un agente immobiliare (che ovviamente non pagherete quanto una provvigione) e vi lasciate guidare da lui/lei ?
 

Lunaesole

Membro Attivo
Privato Cittadino
Se lo mettete per scritto - come si dovrebbe fare per ogni accordo - diverrebbe inadempiente.

In ogni casp, per tagliare la testa a toro, perchè non richiedete la consulenza di un agente immobiliare (che ovviamente non pagherete quanto una provvigione) e vi lasciate guidare da lui/lei ?
Grazie Bagudi.
Penso che farò redigere il tutto dal mio notaio, che a questo punto si tiene anche l'assegno a deposito.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto