Compravendita tra genitore e figlio

[brina82]

Quello che non capisco è perché il notaio ha detto che va bene se io faccio l'assegno e mia madre non lo ritira. È legale una cosa del genere?
Ha anche aggiunto che l'agenzia delle entrate non fa controlli su queste cose.

Nessuno è obbligato ad incassare un assegno

 

[brina82]

Salve a tutti
Ho una domanda. Mia madre vuole sposarsi ma vuole che l'appartamento in cui vive rimanga a me. Per questo motivo vorrebbe portare avanti una compravendita e sempre dal notaio darsi dare l'usufrutto dell'appartamento. Tutto questo prima del suo matrimonio.
Io ho comprato casa un anno fa e non posso pagare un altro mutuo o farmi un prestito.
Il notaio ha proposto una compravendita ad un valore leggermente sopra il valore catastale dell'immobile e ha dato come soluzione quella per cui mia madre non incasserà mai l'assegno. In questo modo non dovrò darle i soldi.
A me non sembra molto legale. Potrebbe l'agenzia delle entrate fare dei controlli? Io non sono molto convinta di questa soluzione.

Grazie

In teoria potresti acquistare anche al prezzo di 1€, tanto all'AdE interessa il pagamento dell'imposta di registro, che verrebbe pagata in base al valore catastale, quindi prescinde dal prezzo di acquisto; non capisco il motivo per cui il Notaio indica una somma vicina al valore catastale.

 

[francesca63]

Quello che non capisco è perché il notaio ha detto che va bene se io faccio l'assegno e mia madre non lo ritira. È legale una cosa del genere?

Diciamo che non è illegale.
Ma secondo me, se alla morte di tua madre risultasse che non ha ancora incassato il tuo assegno, tu resteresti debitrice nei confronti del marito/erede ( nel senso che lui erediterebbe, pro quota, anche i crediti della defunta).

In teoria potresti acquistare anche al prezzo di 1€, tanto all'AdE interessa il pagamento dell'imposta di registro

Questo dovrebbe essere vero.
Ma , nei confronti del marito/coerede, si tratterebbe di una donazione mascherata da vendita. Quindi soggetta a riduzione, se ha leso la legittima

 

[brina82]

Ma , nei confronti del marito/coerede, si tratterebbe di una donazione mascherata da vendita. Quindi soggetta a riduzione, se ha leso la legittima

È comunque fatta prima del matrimonio... che rischi potrebbero sorgere?

 

[francesca63]

È comunque fatta prima del matrimonio... che rischi potrebbero sorgere?

Nella successione, per ricostruire l’asse ereditario, si “contano” tutte le donazioni, a chiunque e in qualsiasi momento fatte.

 

[brina82]

Nella successione, per ricostruire l’asse ereditario, si “contano” tutte le donazioni, a chiunque e in qualsiasi momento fatte.

Ma solo a livello fiscale...

 

[francesca63]

Ma solo a livello fiscale...

No no, anche per calcolare la quota legittima e quella disponibile

 

[brina82]

No no, anche per calcolare la quota legittima e quella disponibile

Ok quindi il principio è che una donazione è come se fosse un "anticipo" di eredità, o almeno varrebbe come tale.

In più, ogni vendita effettuata dal futuro de cuius, o cessione di un qualsiasi proprio bene o denaro (quindi che riguarda in realtà tutte le persone in vita) che potesse essere riconducibile ad un qualcosa di finto o fittizio, potrebbe essere associata ad una donazione (totale o parziale).

 

[STUDIO DUCHEMINO]

Ma se ci si sposa in regime di separazione dei beni il “problema” non si risolve?

Il marito erediterebbe anche lui.

 

[STUDIO DUCHEMINO]

A me non sembra una cosa tanto legale.

Il notaio ti sta proponendo la vendita simulata. Solo che se viene violata la legittima del marito, il marito può dimostrare la simulazione con ogni mezzo, anche testimoni o semplici indizi (cd. presunzioni). L'atto quindi non è del tutto inattaccabile.