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il mese di agosto si è chiuso con l'indice euribor ai minimi storici (trimestrale 0,28%). per chi negli anni scorsi ha acceso un mutuo a tasso variabile si tratta di una vera manna, poiché la rata del mutuo non potrebbe essere più bassa di adesso. eppure, per chi un mutuo non ce l'ha, non cambia nulla
la media mensile del mese di agosto per l'euribor 3 mesi, il più usato in italia per indicizzare la rata, è scesa unfatti allo 0,33%, con prospettive di ulteriori cali. significa che, a seconda del differenziale (spread) che ciascun mutuatario è riuscito a strappare alla propria banca, l'aggiornamento della quota mensile può essere incredibilmente vantaggiosa
quanto risparmio?
quanto maggiore è l'importo del mutuo, tanto più si sentirà la discesa dell'euribor. tuttavia, ricordiamo, incide in modo determinante la durata e il momento in cui ci si trova, in quanto all'inizio si pagano più interessi e meno capitale. nei primi anni di restituzione del prestito, quindi, si la diminuzione sarà più accentuata, fino ad essere quasi nulla per chi è alla fine
quindi, i mutui a cui restano meno di dieci anni per essere estinti, sentiranno appena la differenza (tra il 4 e il 5%) mentre il livello massimo di risparmio sarà percepito da chi deve ancora pagare oltre 30 anni di mutuo. chi ha acceso un prestito per la casa nel 2010, per fare un esempio, ha avuto diverse fortune: spread bassi ed euribor sempre al di sotto dell'inflazione
prendiamo come esempio un mutuo a 25 anni dell'importo di 140.000 euro e due diversi tipi di aggiornamento, trimestrale o semestrale. un anno fa l'euribor 3 mesi si trovava all'1,55% (media mensile agosto); l'euribor 6 mesi si trovava all'1,75% , contro la media mensile dello 0,61% di quest'anno

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