Entrambi sono soggetti alle condizioni pattuite con accordi territoriali tra associazioni sindacali di proprietari, inquilini e comuni. Vincolanti quindi anche le condizioni economiche e regolamentari.
I contratti transitori per lavoratori possono avere una durata massima di 18 mesi, non rinnovabili.
I contratti per studenti possono durare fin che permane l'iscrizione all'università.
Rientrano nei cosiddetti contratti concordati, di cui seguino la fiscalità (IRPEF o cedolare secca)