Sono sorpreso dalla risposta di architettimilano, piuttosto riduttiva.
Non ho dubbi che il frazionamento si concluda con una pratica DOCFA: (procedura telematica per la variazione a Catasto Fabbricati)
Se però non erro, il frazionamento è un intervento soggetto a titolo edilizio, per cui deve essere fatta una DIA (o SCIA) cioè in sostanza una domanda in Comune, con descrizione del tipo di intervento necessario per realizzare il frazionamento e relativo computo metrico.
Sulla base dei costi previsti il comune comunica l'importo degli oneri di urbanizzazione.
Nel caso descritto mi chiedo poi se i 16 mq abitativi, non dotati di servizi igienici, siano considerati sufficienti per ottenere una nuova u.i.: nel caso si ipotizzasse di trasformare la sovrastante lavanderia, si configurerebbe un aumento di cubatura abitabile, soggetta ad autorizzazione urbanistica, oneri e adeguamento alle caratteristiche edilizie attuali (clima acustico, isolamento termico ecc)
Almeno questo è quanto a me è stato richiesto per un frazionamento.