djordjevic

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Privato Cittadino
Si tratta di un appartamento di 120 mq in comune di Milano di cui fa parte un locale denominato "Studio" di 16.20 mq con ingresso indipendente e con annesso un locale nel sottotetto, già collegato con la scala, con denominazione "Lavanderia S.P.P." di 20.00mq. Sommando queste due superfici è possibile ottenere, presentando una regolare pratica di frazionamento, una nuova U.I.? E se possibile, con quale destinazione d'uso: studio o abitazione? Sarei molto grata a chi volesse dirmi qualcosa in merito.
 

architettimilano

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Buongiorno,
il frazionamento si ottiene con una pratica piuttosto semplice (DOCFA) che cancella il vecchio subalterno e ne crea due nuovi con la nuova conformazione. Per quanto riguarda la destinazione d'uso normalmente rimane quella attuale. Il cambio è possibile e dipende anche da altri fattori (p.es. pratiche per ristrutturazione presentate al Comune.) e sarebbe da valutare vedendo i documenti di cui è in possesso. Tutta la procedura deve essere svolta da un tecnico abilitato (Architetto, Ingegnere, Geometra).
Buona giornata e spero di esserle stato utile,
Davide
 
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Bastimento

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Sono sorpreso dalla risposta di architettimilano, piuttosto riduttiva.

Non ho dubbi che il frazionamento si concluda con una pratica DOCFA: (procedura telematica per la variazione a Catasto Fabbricati)

Se però non erro, il frazionamento è un intervento soggetto a titolo edilizio, per cui deve essere fatta una DIA (o SCIA) cioè in sostanza una domanda in Comune, con descrizione del tipo di intervento necessario per realizzare il frazionamento e relativo computo metrico.
Sulla base dei costi previsti il comune comunica l'importo degli oneri di urbanizzazione.
Nel caso descritto mi chiedo poi se i 16 mq abitativi, non dotati di servizi igienici, siano considerati sufficienti per ottenere una nuova u.i.: nel caso si ipotizzasse di trasformare la sovrastante lavanderia, si configurerebbe un aumento di cubatura abitabile, soggetta ad autorizzazione urbanistica, oneri e adeguamento alle caratteristiche edilizie attuali (clima acustico, isolamento termico ecc)

Almeno questo è quanto a me è stato richiesto per un frazionamento.
 

djordjevic

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Sono molto grata all'arch. Davide e al Bastimento, dell'interessamento e della risposta. Il sig. Bastimento ha colto bene la mia perplessità al riguardo, in quanto si hanno 16mq "abitabili" e 20mq "non abitabili" per via dell'altezza non sufficiente del sottotetto (230cm circa ), anche se vi è ubicato un servizio igienico per la lavanderia (effettivamente è questo l'uso attuale). Pensavo magari che cambiando la destinazione d'uso attuale "abitativa" dei 16mq in "ufficio", ad esempio, e accorpando il sottotetto, si potesse procedere con il frazionamento. ....Ma c'è una regola che stabilisce le superfici minime delle U.I. di qualsiasi natura (abitazioni, uffici ecc)?
Buona giornata a tutti
 

architettimilano

Membro Junior
Professionista
Buongiorno la superficie minima degli alloggi nel comune di Milano è di 30mq ed è stabilita dal Regolamento Edilizio, pubblicamente consultabile a questo link.
Per annettere il sottotetto un tecnico abilitato può preparare una pratica che si chiama SCIA e che autorizza, anche senza opere, l'annessione all'unità sottostante. Successivamente si aggiorna la situazione in Catasto.
Di nulla, buona giornata,
Davide

Architetti Milano
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Per annettere il sottotetto un tecnico abilitato può preparare una pratica che si chiama SCIA e che autorizza, anche senza opere, l'annessione all'unità sottostante.
Per definizione la SCIA è una comunicazione "asseverata" dal professionista che garantisce la conformità ai vincoli urbanistici ed alle norme edilizie.
Quindi niente da eccepire dalla risposta formale.

Ma nel nostro caso ci sono le condizioni per raggiungere l'obiettivo del ns interlocutore?
 

architettimilano

Membro Junior
Professionista
Ma nel nostro caso ci sono le condizioni per raggiungere l'obiettivo del ns interlocutore?

Questo è da verificare più nel dettaglio vedendo i documenti. Gli elementi da valutare sono diversi. Nelle condizioni "standard" che si incontrano spesso a Milano dovrebbe essere possibile, probabilmente pagando qualcosa come oneri al Comune.
 

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