skywalker

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Agente Immobiliare
Caro Silano.
Leggo sempre i tuoi post e sovente ne condivido i contenuti, comprendo che spesso alcune tue considerazioni siano volutamente esagerate e che il tuo modo di "provocare" voglia solo creare discussione sperando possa essere raccolta con il medesimo spirito e divenire costruttiva.
Comprendo però anche le ragioni di alcuni tuoi detrattori che vedono nel tuo ottimismo un discorso "da pancia piena" ma io credo che la realtà non sia quella...
...è solo una questione di atteggiamento verso le cose.
Un poveretto può guardare al mondo con ottimismo ed operarsi perchè la sua situazione migliori e un ricco può essere spaventato e immobile per il terrore di perdere il suo status.
Gli obbiettivi si realizzano prima nella testa e dopo (eventualmente) nella realtà.
Quello che è evidente è che la voglia di partecipare al gioco è condizione indispensabile per poter vincere.
Chi decide di restarsene in disparte per paura può al massimo ambire a non perdere la partita ma quanto alla vittoria, bhè...direi proprio che non si può fare e quando i giocatori sono pochi è anche più semplice da raggiungere.
Scrivo questo già conoscendo il tono delle critiche che riceverò...ed anche i nomi di chi le farà ma...son fatto così...
Detto questo torno rapidamente al tuo post.
Il problema deficit non è risolto, non può esserlo e questa europa ha scelto la strada del rigore e delle riforme a differenza di USA e Giappone che hanno avviato le rotative per la stampa di tanti bei bigliettoni freschi freschi alla faccia dell'inflazione.
Non entrerò nel merito di chi ha torto o ragione, è così e basta.
Noto però che non sempre le fasi economiche sono state in linea con quanto i dati ci avrebbero ragionevolmente portato a credere.
La finanza e le speculazioni hanno condizionato l'economia e i mercati più di quanto siano riuscite a farlo i dati e la politica.
Quello che noto inoltre è che l'informazione (intendo quella che ci viene propinata, non certo quella derivante dalle corrette analisi...quella atta solo a modificare l'opinione della sciura maria che ritiene vere e ripete come un pappagallo opinioni a cui il cronista che le ha lette o scritte, per primo non crede vere...), ecco...questa informazione da qualche giorno o settimana si è nuovamente messa in moto cambiando direzione, cambiando opinione, cambiando obbiettivo.
Siamo stati la causa di tutti i mali, un problema sociale, degli avidi opportunisti, coloro che avevano i mezzi per determinare la direzione del mercato al punto (e questa secondo me è la più bella di tutte) che la crescita dei prezzi è stata colpa degli agenti immobiliari che avidi come sono, non volevano rinunciare ai loro lauti guadagni.
...ma sì, chi se ne frega se nel frattempo le materie prime sono triplicate se non quadruplicate, che gli oneri, i terreni, i materiali sono aumentati, le nuove norme in materia di risparmio energetico hanno reso necessario un modo differente e più costoso di costruire...chi se ne frega di tutte queste trascurabili inezie?
Non erano le banche che erogavano senza criterio per guadagnare...noo!
Non erano loro che dando mutui a cani e porci avevano fatto sì che la domanda fosse nettamente superiore all'offerta con le logiche conseguenze sulla legge di mercato...
Oggi però (e senza aver fatto nulla di differente da ieri) ci siamo incamminati sulla strada dei virtuosi, siamo tornati ad essere dei poverini che hanno subito più duramente di tanti altri la crisi, che devono essere aiutati, che la politica non può guardare inerme, che le banche devono tornare a fere le banche (fonte Mario Draghi), a concedere credito a imprese e famiglie, il presidente di qualsiasi cosa, anche quello che nemmeno sapeva ci fossimo ora parla di noi, da quello della bce a quello di confindustria per finire con quello del consiglio dei ministri.
Non vorrei essere maligno e pensare che l'industria della casa rappresenta il 20% del pil e se muore, senza le tasse che direttamente o indirettamente ha portato nelle casse dello stato, per tutti quei signori potrebbero essere caxxi...ma...
Resta il fatto che la stampa da sempre libera da ogni condizionamento ha liberamente deciso all'unanimità di farsi condizionare e mantenendo la solità libertà intellettuale che sa essere seconda solo al volere del proprio padrone...stà riaccendendo il motore di una macchina.
Speriamo solo che troppi anni di incuria non mostrino la realtà per come non mi auguro ma potrebbe essere e che il motore non sia irrecuperabilmente grippato.
 

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