alexbrasil

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Buongiorno
sto per intermediare una compravendita di un rustico (vecchia stalla e/o fienile) identificato al catasto categoria C/6. Sul rustico sono già stati eseguiti dei lavori di ristrutturazione (tetto, collaudo statico, vuoto sanitario) dall'attuale proprietario che non ha usufruito di detrazioni fiscali. Al comune sono stati presentati e approvati progetti per tramutare l'immobile in abitazione.
Il problema nasce dal fatto che il commercialista del potenziale acquirente sostiene che quest'ultimo non potrà usufruire delle detrazioni fiscali 50% e/o 65% sui lavori che andrà a fare poichè la categoria catastale è "non abitativa" o "residenziale" (in sostanza dovrebbe appartenere alla categoria A). E' evidente che per l'acquirente sarebbe importante poter detrarre le proprie spese di ristrutturazione e riqualificazione energetica.
Volevo sapere se qualche collega ha avuto questa problematica e che soluzione ha adottato.
Ringrazio anticipatamente e buona giornata
 

Sereno

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ti riporto le indicazioni della guida dell'AdE ."In particolare, la detrazione riguarda le spese sostenute per interventi di manutenzione straordinaria, per le opere di restauro e risanamento conservativo,per i lavori di ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze."
E' naturale che, a lavori eseguiti, verrà chiesto il riaccatastamento dell'immobile, che risulterà ad uso residenziale e, pertanto, perfettamente in regola per fruire delle agevolazioni fiscali.
Cordialità.
 

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