Bagudi

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Il Parlamento cerca di porre rimedio al pasticcio degli affitti in nero dopo che la Consulta aveva dichiarato l'illeggittimità del canone minimo applicato ai contratti in nero denunciati dagli inquilini. E' infatti stato approvato in legge di Stabilità un emendamento che prevede che il canone dovuto sia pari a tre volte la rendita catastale aggiornata dall'Istat, che corrisponde a quanto già versato dagli affittuari. In questo modo, si chiude la porta a qualsiasi richiesta astronomica da parte dei proprietari.




Affitti in nero, i proprietari non potranno chiedere il rimborso dei canoni non corrisposti dagli inquilini — idealista/news
 

Sim

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Agente Immobiliare
Io continuo a vederla come un pasticcio all'italiana: un contratto è sempre un contratto. L'inquilino paga quanto pattuito e il proprietario paga delle giuste e salate multe. Insomma, sembra che questo stato (con la "s" minuscola) qualche giorno sappia come svuotare le tasche dei cittadini e altri giorni invece fa il fesso: sanzioni pari all'80% del canone magari avrebbero evitato acconti degli acconti degli acconti IRPEF, che ne so.
 

Studio Roversi

Membro Attivo
Professionista
In questo modo, si chiude la porta a qualsiasi richiesta astronomica da parte dei proprietari.

La porta potrà di nuovo essere spalancata se la Corte Costituzionale interverrà, come probabile, per bocciare nuovamente la svista del Governo. Solo un legislatore distratto o cocciuto può riproporre l'identica sanzione bocciata due volte dalla Consulta! :disappunto:
 

Mikeko

Membro Junior
Professionista
Ciao a tutti, visto l'emendamento introdotto con la legge di stabilità volevo chiedervi che azione giudiziale devo intraprendere nel mio caso: avevo un contratto di locazione scritto e non registrato, l'inquilino a provveduto alla denuncia all'agenzia delle entrate e da ormai
tre anni paga il canone ridittissimo...ora visto l'emendamento non è possibile richiedere all'inquilino la corresponsione delle differenze di canoni dall'entrata in vigore del d.lgs 23/2011 ad 16.07.2015, pertanto (per ora) per tale lasso temporale nulla in più si può richiedere oltre al canone ridotto già pagato. mi chiedo: ma dall'agosto 2015 e per il futuro, l'inquilino deve pagare il canone pieno come da ns contratto scritto che non era registrato??? per il momento sta pagando ancora ridotto....visto ciò quale azione posso intraprendere? posso sfrattarlo x mancato pagamento delle differenze tra canoni da agosto 2015 ad oggi? tenete conto che non ha mai pagato neppure le spese condominiali...devo procedere così? grazie
 
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Bagudi

Fondatore
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Agente Immobiliare
l’importo del canone di locazione dovuto ovvero dell’indennità di occupazione maturata, su base annua, è pari al triplo della rendita catastale dell’immobile, nel periodo considerato”.

Questo dovrebbe essere il canone che l'inquilino deve pagare.

Quanto alle spese condominiali è obbligato a pagarle e forse puoi chiedere lo sfratto per questo...
 

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