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Ha proposto 1.000€ senza esclusiva e l'agente ha accettato in mala fede: lui è stato onesto e l'agente disonesto.
A parte che non è affatto detto che l'agente abbia agito in malafede, non sappiamo neppure quanto vale l'appartamento. Se per esempio fosse una ciofeca da 60mila euro, la distanza tra 1000 euro e il 2% non giustificherebbe di far tanto casino per due spicci.
 

Francesco Arcudi

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Se fai un accordo verbale per 1.000€ e poi chiedi il 2% è ovvio che c'è malafede, io non riesco a trovare altre giustificazioni: magari un agente potrebbe essermi d'aiuto per capire meglio. Riguardo all'importo, è ovvio che non stiamo parlando di una ciofeca da 60.000€: non credo che tore.mileto voglia far perdere tempo a tutti noi per pochi spiccioli. Mi sembra comunque che l'atteggiamento comune verso questo signore che pone una questione legittima sia piuttosto ingeneroso
 

Zagonara Emanuele

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Agente Immobiliare
Se fai un accordo verbale per 1.000€ e poi chiedi il 2% è ovvio che c'è malafede, io non riesco a trovare altre giustificazioni: magari un agente potrebbe essermi d'aiuto per capire meglio. Riguardo all'importo, è ovvio che non stiamo parlando di una ciofeca da 60.000€: non credo che tore.mileto voglia far perdere tempo a tutti noi per pochi spiccioli. Mi sembra comunque che l'atteggiamento comune verso questo signore che pone una questione legittima sia piuttosto ingeneroso


Forse ti sfugge che questo signore, ha fatto un accordo:
1) che lascia il tempo che trova in quanto verbale (chiunque capirebbe che i patti vanno messi per iscritto);
2) ha preso accordi su questioni che neppure gli competevano, poichè l'immobile è di una terza persona, anche se parente stretto.

Inoltre, potrebbero essere subentrati costi o situazioni impreviste che possono giustificare il "mutamento" da parte dell'agenzia (ammesso che le cose stiano come raccontate, e per esperienza direi che di solito non si raccontano quasi mai le cose come sono).
Avrebbe inoltre potuto e dovuto consultarsi con la figlia prima che questa sottoscrivesse l'accettazione della proposta in agenzia o accompagnarla (quindi si è occupato di una cosa non sua e in maniera blanda e superficiale).
La figlia, che è proprietaria dell'immobile, ha preso accordi diversi con l'agenzia rendendo superati gli accordi presi da questo signore.
Non credo l'agenzia abbia imposto con la forza l'accettazione di un importo diverso. Se pattuito ed accettato vuol dire che alla proprietaria stava bene così, non vedo quindi perchè lamentarsi ora !

Non c'è molto altro da capire.
E non c'è ragione di assecondare il parere (anche se legittimo) del signore in questione.
 

Francesco Arcudi

Nuovo Iscritto
Professionista
E' ovvio che l'accordo verbale non vale niente: questo però l'agente - se in buona fede - doveva saperlo e spiegarlo al nostro amico sprovveduto. Che poi lui abbia agito per conto della figlia non mi sembra una cosa tanto insolita, ci può stare. Che la figlia abbia preso accordi diversi non è vero, altrimenti non avrebbe senso la frase "l'anzidetta agenzia pretenderebbe la provvigione del 2% senza essere in possesso di alcun documento che giustifichi questa pretesa". L'agente poi dovrebbe lavorare a success fee, per cui le situazioni impreviste dovrebbero ricadere su di lui e non sul cliente. Pensate allora a tutti gli altri agenti contattati da questo signore che hanno lavorato gratis... il lavoro dell'agente ha forma imprenditoriale, non impiegatizia. Infine non possiamo dubitare sulla sincerità di questo signore, se partiamo dall'idea che sta raccontando balle meglio che non rispondiamo nemmeno e che non ci confrontiamo tra noi sulla base di un falso.
 

specialist

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Privato Cittadino
Se fai un accordo verbale per 1.000€ e poi chiedi il 2% è ovvio che c'è malafede, io non riesco a trovare altre giustificazioni: magari un agente potrebbe essermi d'aiuto per capire meglio. Riguardo all'importo, è ovvio che non stiamo parlando di una ciofeca da 60.000€: non credo che tore.mileto voglia far perdere tempo a tutti noi per pochi spiccioli. Mi sembra comunque che l'atteggiamento comune verso questo signore che pone una questione legittima sia piuttosto ingeneroso
Secondo me hai troppe certezze. Inoltre la malafede qui non c'entra. Si può anche cambiare idea per giustificati motivi. Ecco perché gli unici accordi che valgono sono solo scritti.
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
E' ovvio che l'accordo verbale non vale niente: questo però l'agente - se in buona fede - doveva saperlo e spiegarlo al nostro amico sprovveduto. Che poi lui abbia agito per conto della figlia non mi sembra una cosa tanto insolita, ci può stare. Che la figlia abbia preso accordi diversi non è vero, altrimenti non avrebbe senso la frase "l'anzidetta agenzia pretenderebbe la provvigione del 2% senza essere in possesso di alcun documento che giustifichi questa pretesa". L'agente poi dovrebbe lavorare a success fee, per cui le situazioni impreviste dovrebbero ricadere su di lui e non sul cliente. Pensate allora a tutti gli altri agenti contattati da questo signore che hanno lavorato gratis... il lavoro dell'agente ha forma imprenditoriale, non impiegatizia. Infine non possiamo dubitare sulla sincerità di questo signore, se partiamo dall'idea che sta raccontando balle meglio che non rispondiamo nemmeno e che non ci confrontiamo tra noi sulla base di un falso.


Quindi se gli accordi verbali non valgono nulla di cosa stiamo parlando? Di aria fritta?

In quanto alla buona fede, alla correttezza e alla professionalità, vedo con piacere che c'è sempre il libero professionista pronto a fare il professore quando si parli degli altri !

Ciò che conta sono i fatti.
E i fatti attestano al di là di ogni dubbio, che la figlia ha accettato diverse condizioni, senza essere costretta a farlo, ed ha ottenuto ciò che voleva; vendere il proprio immobile alle condizioni desiderate, che al giorno d'oggi non è una cosa scontata specie se parliamo di una ciofeca.

Per quanto riguarda poi la libera contrattazione a cui fai riferimento, ne terrò conto la prossima volta che mi dovrò rivolgere ad un "professionista", che si tratti di un avvocato, di un ingegnere, un architetto o altro, indipendentemente dalla parcella praticata, gli dirò: "senti bello, fai il tuo lavoro, fallo bene e presto e io ti darò € 1.000,00 e fattelo bastare!"

Immagino già la risposta !
Quelli se non gli dai un lauto acconto manco ti fanno parlare, figurati se lavorano per quattro soldi !

:risata::risata::risata:
 
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Francesco Arcudi

Nuovo Iscritto
Professionista
Così lui ti risponde: "certamente cliente, vedrai che farò un ottimo lavoro, sarai soddisfatto!" e una volta concluso il lavoro ti dirà "non ricordo del nostro accordo verbale, comunque applichiamo le tariffe professionali stabilite dall'ordine". E' anche per questo che il Governo Monti aveva imposto a tutti i professionisti l'obbligo di un preventivo; quante sorprese da avvocati e medici! Nei Tribunali però le cose vanno spesso a favore del cliente, dato che tra un privato cittadino e un professionista il Giudice sa perfettamente che il professionista è più preparato e attrezzato e che dovrebbe essere il professionista il primo a rispettare e a far rispettare la Legge.
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Così lui ti risponde: "certamente cliente, vedrai che farò un ottimo lavoro, sarai soddisfatto!" e una volta concluso il lavoro ti dirà "non ricordo del nostro accordo verbale, comunque applichiamo le tariffe professionali stabilite dall'ordine". E' anche per questo che il Governo Monti aveva imposto a tutti i professionisti l'obbligo di un preventivo; quante sorprese da avvocati e medici! Nei Tribunali però le cose vanno spesso a favore del cliente, dato che tra un privato cittadino e un professionista il Giudice sa perfettamente che il professionista è più preparato e attrezzato e che dovrebbe essere il professionista il primo a rispettare e a far rispettare la Legge.


E continuiamo a parlare di aria fritta !!!!!

Secondo questo tuo ultimo ragionamento quindi ammetti che poichè gli accordi verbali non valgono una beata cippa, ciò che conta e tiene banco sono le tariffe professionali.

Nel caso in questione, il nostro rispettabile signore, dovrebbe rivolgersi ad un avvocato e intentare una causa sulla base di parole e accordi verbali non confermabili da terzi.
Il tutto gli costerebbe tempo, il mal di fegato, soldi (tanti soldi perchè gli avvocati costano sia quando il cliente vince, sia quando perde -gli unici vincitori sono sempre e comunque loro, gli avvocati-) per poi dover digerire una sentenza che tiene conto degli usi e consuetudini, ovvero dover pagare il 2% famigerato e contestato (e non un 3, 4 o più %), chiesto dall'agenzia fronte del proprio lavoro (cioè quanto solitamente richiesto e accettato come "normale").

La scoperta della patata lessa !!!!!!
Causa antieconomica e inutile !
La sentenza è già praticamente emessa: pagare il 2%, ed è normale sia così !

Ciò che non è normale, è elemosinare sul lavoro degli altri offrendo quattro soldi a fronte di un lavoro completo e a regola d'arte (sminuendolo e non tenendo conto della sua importanza), fare accordi verbali e incompleti, superare e modificare di fatto tali accordi esprimendo il consenso e la disponibilità a pagare una cifra più alta di quanto verbalmente concordato, salvo poi andarsi a lamentare, come ha fatto il nostro illustrissimo signore.

Quindi chiedo nuovamente: di cosa stiamo parlando se non di aria fritta?
 
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