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COMMENTO AI DATI CONGIUNTURALI 3° TRIMESTRE DELLA CAMERA DI COMMERCIO

"I dati congiunturali della Camera di Commercio sull'economia bergamasca nel terzo trimestre dell'anno delineano una fase di transizione, in un quadro con contorni ancora incerti", dichiara Giuliano Olivati, presidente provinciale Fiaip Bergamo, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali.

"Nelle costruzioni - prosegue Olivati - si conferma la tendenza al peggioramento, con un -2,8% rispetto al -0,2% del precedente trimestre. Negli altri servizi alle imprese, compresi quelli immobiliari, il giro d’affari a Bergamo resta lievemente negativo ma in miglioramento (-0,4% dopo il -3,3%). Le prospettive per il trimestre successivo formulate dalle imprese di servizi di Bergamo vedono prevalere di poco i pessimisti (-1,3% rispetto al precedente saldo di +9%); positive ma in attenuazione le previsioni per l’occupazione (+4,5% contro il precedente +5,7%)".

"Sin da quando qualcuno ha cominciato a dire che si vedeva la luce in fondo al tunnel noi abbiamo predicato prudenza - commenta il presidente Fiaip Bergamo - un conto infatti è rilevare un'inversione di tendenza e l'inizio della lenta risalita, un altro è dare la ripresa come un trend consolidato. Nel settore immobiliare conforta verificare la solida tenuta della domanda, alla quale però spesso non corrisponde un'adeguata politica di pricing che tenga conto del calo medio dei valori immobiliari, un buon -20% rispetto ai picchi del 2007. Purtroppo quei proprietari che vagheggiano una macchina del tempo che li riporti indietro di tre anni sono destinati a rimanere al palo, e rischiano di perdere i benefici di una fase comunque dinamica, con molti potenziali acquirenti a caccia di buone trattative. Il rischio non è la trattativa - conclude Olivati - ma il calo verticale della domanda, che ingripperebbe il mercato immobiliare. Per fortuna a Bergamo la voglia di casa resta fortissima, e come agenti immobiliari professionali la nostra mission è proprio la mediazione tra le esigenze di domanda e offerta, per trovare un punto d'incontro di reciproca soddisfazione, che consenta a famiglie e investitori di coronare il loro sogno di una casa nuova".

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I

immpittaro

Ospite
Francamente ricondurre tutto ai proprietari che non calano è riduttivo assai.......qui nel Veneto inanzitutto tutta questa domanda non la vedo ( rispetto al passato fa da ridere ) poi se pensiamo di tornare a vendere abbassando tutti i prezzi del 50 % vuol dire che sognamo ad occhi aperti....
Molta gente non abbassa perche ci rimette e , tenuto conto che la maggiore domanda viene da chi cambia casa per averne una migliore....il risultato è che molti abbandonano l'idea...
IL PROBLEMA lo cercherei su chi tiene in piedi la catena immobiliare , cioè il primo anello, gli acquirenti di Prima casa........... dove sono ? Beh sono calati vistosamente a causa del calo demografico dei nuovi nati e a causa dell'uscita dal mercato mutui degli extracomunitari..............
RISULTATO : anche a fronte di una certa lieve domanda il mercato non genera movimenti aprezzabili a causa di una saturazione dovuta all'invenduto e alla scarsa presenza di acquirenti prima casa............:fico::fico:
 

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