felice.longo3

Nuovo Iscritto
Buona sera, mi sono iscritto a questo forum perchè ho un problema di frazionamento di un immobile.
Trattasi di una singola unità che vorrei frazionare in due distinte unità senza modificare l'ingresso principale, in pratica realizzerei una bussola subito dopo la porta principale.
Ho letto i vostri comemnti e non dovrei avere grossi problemi, ma una clausola contenuta nel regolamento contrattuale, poi ribadita nel regolamento assembleare, vieta all'interno degli immobili di proprietà la modifica dell'andamento delle condutture dell'acqua e del calore.
Dovendo realizzare una cucina in quella che prima era una camera da letto, è ovvio che non solo devo modificare ma addirittura sdoppiare l'impianto di acqua, installando due contatori distinti.
Come mi devo comportare in questo caso?
Ringrazio per le gentili risposte risposte che vorrete fornirmi, buona serata.
 

Marco Giovannelli

Membro Attivo
Professionista
Spiegaci meglio, sei in affitto oppure sei proprietaria?
Allora, quelle diciture si riferiscono agli impianti di riscaldamento, che si deduce, siano condominiali, giusto?

l'unica cosa, in caso che i riscaldamenti siano condominiali e nel caso in cui venga stravolto sostanzialmente l'impianto, dovrai rifar fare da un idraulico la certificazione nonchè far ricalcolare i millesimi del riscaldamento.

le diciture che hai indicato sono modificabili tramite assemblea, chiedi al vostro amministratore.

se ti servono ulteriori info non esitare a chiedere.

saluti
 

felice.longo3

Nuovo Iscritto
Buonasera, gentilissimo Marco.
Cerco di spiegarmi meglio:
per realizzare i due appartamenti frazionando quello attuale, devo dividere in due l'unico bagno attualmente esistente; l'attuale termosifone mi serve per riscaldare uno dei due bagni, quindi dovrei tirare una nuova linea di calore fino all'altro bagno installando un secondo termosifone.
In più, dovrei trasformare la stanza a fianco di questo bagno (attualmente adibita a camera da letto) in un locale a uso cucina soggiorno; in questo caso dovrei allacciarmi all'impianto dell'acqua che serve il bagno, attraversare la parete e realizzare un nuovo impianto idraulico a servizio della cucina.
Il problema è che nel regolamento condominiale redatto dall'impresa costruttrice, depositato alla conservatoria dei registri immobiliari e allegato al rogito, si cita a chiare lettere che "all'interno delle rispettive proprietà è vietato modificare l'andamento delle condutture del calore e dell'acqua".
Se non ho capito male, dovrei chiedere l'autorizzazione all'assemblea condominiale. Vale il voto a maggioranza? E se io eseguo lo stesso le modifiche sopra illustrate senza preventiva autorizzazione, cosa mi può accadere, di fronte a una eventuale contestazione? Grazie per la risposta, Felice.
 

felice.longo3

Nuovo Iscritto
Scusate, ho dimenticato di segnalare che sono proprietario di questo immobile e che il riscaldamento è condominiale con le colonne comuni da cui poi si staccano le derivazioni che vanno a servire il singolo appartamento. Sia per quanto riguarda la modifica alle condutture del calore che quelle dell'impianto idraulico, andrei ad agire non sulle colonne condominiali, ma sulle mie derivazioni.
Quello che mi preoccupa è la dicitura che compare nel regolamento CONTRATTUALE che prevede il divieto di modifiche sia dell'impianto di riscaldamento sia di quello idraulico. Quel che è peggio è che non è prevista la possibilità di chiedere l'autorizzazione all'assemblea o all'amministratore.
Ho letto che le modifiche alle norme contrattuali devono essere votate all'unanimità, quindi se anche un solo condomino non è d'accordo, in teoria non potrei realizzare le modifiche previste.
La vedete anche voi come la vedo io oppure ho interpretato male?
Se eseguo lo stesso queste modifiche, cioè senza autorizzazione, a cosa vado incontro se qualcuno mi contesta? Grazie, buona serata
 

Marco Giovannelli

Membro Attivo
Professionista
Secondo me la clausula che ci hai citato contenuta nel regolamento condominiale si riferisce alla andature primarie del sistema, non sulle diramazioni, altrimenti se così non fosse, una persona nemmeno potrebbe ristrutturare casa andando a modificare le sistemazioni interne, per cui non mi sembra una cosa fattibile.

aspettiamo eventualmente qualche altro commento essendo questo un problema squisitamente condominiale.

saluti
 

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