Architetto

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Professionista
Grazie a tutti ... di cuore ...
non mi leggevate perchè intervengo sporadicamente (la notte, nei tempi liberi), ma leggo costantemente e vi seguo dall'esterno ... ci sono ragazzi ... sopportatemi ancora per un po' ... :risata::risata::risata: :stretta_di_mano: :amore:
 

kanthima

Membro Attivo
Privato Cittadino
L'esigenza principale di mantenervi la residenza ,ripeto e' data non tanto dalla diffidenza verso il conduttore , ma dal fatto di mantenere la mutua col servizio sanitario nazionale perche' vivo all'estero e non ho intenzione di iscrivermi AIRE.L'obbligo di iscrizione residenti estero scatta quando si sta fuori dal territorio nazionale per almeno 12 mesi e non e' il mio caso in quanto 2 volte l'anno (1 mese +1 mese) torno sempre nel belpaese soprattutto per effettuare visite mediche di cui necessito.Converrebbe iscriversi AIRE ai pensionati che avrebbero delle agevolazioni sulla pensione ,ma non e' il mio caso in quanto ho meno di 40 anni.
Se fosse mio obbligo spostarla ,in quanto ho affittato l'appartamento, allora si' non avrei altra alternativa che iscrivermi ai residenti estero, in quanto non avrei possibilita' di spostare la mia residenza in nessun altra abitazione sul territorio italiano.Quindi o mantengo la residenza nell'immobile che ho locato, oppure mi iscrivo AIRE.Io preferirei di gran lunga la prima soluzione solo se viene rispettata la legge.
I controlli dei vigili vennero gia effettuati a suo tempo circa 6 anni fa quando acquistai l'immobile che ho deciso di locare il mese scorso ed andarono a buon fine.Il conduttore che e' cittadino tedesco ,mi ha garantito che non ha alcuna intenzione di portarvi la residenza nell'immobile.
Anche se le versione sono a tutt'oggi discordanti, ringrazio.
 

Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
Tutti i colleghi che sono intervenuti hanno dato risposta di come fare e nel contempo rientri nelle more delle leggi nazionali e locali, perchè in parte sono dettate anche da cc.
Al posto tuo, per fugare ogni tipo di dubbio, chiederei all'ADE e in comune, così che il cerchio si chiuda.
Penso sia inutile disperarsi se la soluzione sia a portata di mano e rimangono i dubbi, allora è meglio chiedere alle Autorità competenti ... non credi? :ok:
 

cre

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Privato Cittadino
Salve,

Non ho visto aggiornamenti su questo forum e vorrei chiederle un parere sulla mia situazione futura.

Ho acquistato una casa nel 2005 (prima casa).

Successivamente (2012) ho acquistato l'appartamento contiguo dichiarando che l'acquisto aveva l'obiettivo di accorpare i 2 appartamenti, usufruendo dei privilegi prima casa.

Nel prossimo futuro potrei trovarmi a lasciare l'Italia per un periodo all'estero (USA) nel quale non prenderò residenza, benchè prolungato.

No ricordo in questo momento la data di acquisto della seconda "prima casa", ma vorrri ipotizzare il caso peggiore e considerare che lascerò l'Italia qualche mese prima del compimento dei 5anni previsti.

Inoltre, aver intenzione di affittare il mio appartamento (i 2 appartamenti oggi sono accatastati come unico appartamento), includendo una clausola che mi permette di mantenere una camera.

L'affitto sarebbe chiaramente sancito da regolare contratto registrato, a canone concordato, sotto regime di cedolare secca.


A cosa andrei incontro per quanto riguarda IMU, interessi mutuo, TASI, agevolazioni acquisto prima casa, etc..

Vorrei precisare che manterrò comunque il mio lavoro in Italia e percepirò stipendio in Italia (sarà in USA per lavoro).

Grazie mille
 

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