I

Isabella Tafuro

Ospite
Ogni convenzione ha degli obblighi specifici, conviene leggere bene e verificare anche i rimandi alle leggi.
La prassi per alcune convenzioni è anche quella di comunicare il nominativo e i dati del potenziale acquirente al Comune di dove è ubicato l'immobile,nominativo che dovrà essere autorizzato. ;)
 

noelferra

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
......ne altri immobili acquistati su tutto il territorio nazionale quale prima casa.
Comunque concordo sempre con I)sabella, bisogna vedere di quale convenzione parli.
Cordialmente
Noel
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Mi occupo di edilizia convenzionata da 20 e passa anni e non ho mai visto un Comune esercitare il diritto di prelazione.

Verissimo che ogni convenzione è diversa dall'altra, quasi tutte richiedono di inviare comunque una lettera al Comune comunicando l'intenzione di vendere e chiedendone l'autorizzazione.
I grossi Comuni non rispondono, i piccoli spesso si, dando l'autorizzazione richiesta: in ogni caso, dopo i 30 giorni scatta il silenzio-assenso.

Riscattare il terreno può essere la manovra giusta da fare, anche se nella mia provincia (Bologna) qualche Comune spiritoso,nella seconda convenzione in cui dovrebbe liberare dai vincoli, mantiene il solo vincolo del prezzo imposto, da aggiornare secondo parametri spesso diversi da quelli della prima convenzione....

Non so se sono stata chiara... :^^: Se necessario, tenterò di spiegare meglio :applauso:
Silvana
 

Broggimmobiliare

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Per comprendere se ci sono delle regole, (prelazione da parte del Comune), bisogna leggere con attenzione l'atto di provenienza e la convenzione stipulata da IACP con il comune, poi eventualmente attraverso riferimenti di legge citati effettuare la verifica per comprendere qual'è la situazione oggi. L'avvocato del cliente probabilmente l'ha fatto questo studio.
Cordiali saluti
emilio broggi
 

teleqo

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Mi occupo di edilizia convenzionata da 20 e passa anni e non ho mai visto un Comune esercitare il diritto di prelazione.

Verissimo che ogni convenzione è diversa dall'altra, quasi tutte richiedono di inviare comunque una lettera al Comune comunicando l'intenzione di vendere e chiedendone l'autorizzazione.
I grossi Comuni non rispondono, i piccoli spesso si, dando l'autorizzazione richiesta: in ogni caso, dopo i 30 giorni scatta il silenzio-assenso.

Riscattare il terreno può essere la manovra giusta da fare, anche se nella mia provincia (Bologna) qualche Comune spiritoso,nella seconda convenzione in cui dovrebbe liberare dai vincoli, mantiene il solo vincolo del prezzo imposto, da aggiornare secondo parametri spesso diversi da quelli della prima convenzione....

Non so se sono stata chiara... :^^: Se necessario, tenterò di spiegare meglio :applauso:
Silvana

Aggiunto dopo 11 minuti...

Nel mio Comune- Creazzo-Vicenza, proprio in questi giorni si è giunti ad un accordo tra proprietari in convenzione peep e il Comune, per Azzerare TUTTI i vincoli sia di Diritto di proprietà che quelli in diritto di superficie a 99 anni.
Il Comune non ha inteso accettare che la legge Botta avesse annullato i vincoli della convenzione trentennale e visto che mancavano TRE anni alla scadenza del termine sosteneva che quei vincoli dovevano essere riconvenzionati con un' altra trattativa.
Alla fine di vari incontri il Comune ha accettato un accordo che ci costa mediamente 1000 Euro per casa a schiera per SVINCOLARE definitivamente l' alloggio.
Per i proprietari in diritto di superficie il costo di affrancamento totale degli alloggi si aggira attorno ai 3000 Euri per alloggio.
L' affrancamento, naturalmente non è obbligatorio ma circa un 70% sono intenzionati ad aderire.
 

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