Negli anni cinquanta, per vendere una casa, bastava una stretta di mano e null’altro. L’accordo verbale era un contratto “d’onore”, stretto tra persone di “parola” e che valeva molto di più di una stipula scritta.
Se la compravendita era avvenuta causa intervento di un mediatore, già da questo momento, egli aveva diritto di intascare la provvigione. In modo naturale, spontaneo e "brevi manu".
Possiamo, adesso, gridare : “Evviva i candidi e semplici anni cinquanta?”
Sgoliamoci pure e diciamo che, forse, si stava meglio quando si stava decisamente peggio….
Nei magnifici, semplici, nivei ed ingenui anni cinquanta, se un mediatore pretendeva dal venditore un “Attestato di Certificazione Energetica” veniva, come minimo, preso, da quest’ultimo, a male parole o, se ne trovava uno più mascalzoncello e che non avesse letto il galateo, perché doveva coltivare i campi, addirittura, preso a calci nel coccige…
Se un sensale, di quell’epoca schietta e alla buona, subordinava una vendita immobliare alla condizione sospensiva dell’ esibizione, da parte del proprietario, del fantascientifico attestato di “Certificazione Acustica”, sicuramente veniva invitato, da tutti, a farsi “vedere” da uno bravo….
Ah, splendidi e semplici anni cinquanta, perché siete destinati a non ritornare più? Perchè lasciate i mediatori nelle loro ambasce?
Ah! irrealizzabile utopia!!! Che non si avvererà mai!!!
Se la compravendita era avvenuta causa intervento di un mediatore, già da questo momento, egli aveva diritto di intascare la provvigione. In modo naturale, spontaneo e "brevi manu".
Possiamo, adesso, gridare : “Evviva i candidi e semplici anni cinquanta?”
Sgoliamoci pure e diciamo che, forse, si stava meglio quando si stava decisamente peggio….
Nei magnifici, semplici, nivei ed ingenui anni cinquanta, se un mediatore pretendeva dal venditore un “Attestato di Certificazione Energetica” veniva, come minimo, preso, da quest’ultimo, a male parole o, se ne trovava uno più mascalzoncello e che non avesse letto il galateo, perché doveva coltivare i campi, addirittura, preso a calci nel coccige…
Se un sensale, di quell’epoca schietta e alla buona, subordinava una vendita immobliare alla condizione sospensiva dell’ esibizione, da parte del proprietario, del fantascientifico attestato di “Certificazione Acustica”, sicuramente veniva invitato, da tutti, a farsi “vedere” da uno bravo….
Ah, splendidi e semplici anni cinquanta, perché siete destinati a non ritornare più? Perchè lasciate i mediatori nelle loro ambasce?
Ah! irrealizzabile utopia!!! Che non si avvererà mai!!!