Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Negli anni cinquanta, per vendere una casa, bastava una stretta di mano e null’altro. L’accordo verbale era un contratto “d’onore”, stretto tra persone di “parola” e che valeva molto di più di una stipula scritta.
Se la compravendita era avvenuta causa intervento di un mediatore, già da questo momento, egli aveva diritto di intascare la provvigione. In modo naturale, spontaneo e "brevi manu".
Possiamo, adesso, gridare : “Evviva i candidi e semplici anni cinquanta?”
Sgoliamoci pure e diciamo che, forse, si stava meglio quando si stava decisamente peggio….

Nei magnifici, semplici, nivei ed ingenui anni cinquanta, se un mediatore pretendeva dal venditore un “Attestato di Certificazione Energetica” veniva, come minimo, preso, da quest’ultimo, a male parole o, se ne trovava uno più mascalzoncello e che non avesse letto il galateo, perché doveva coltivare i campi, addirittura, preso a calci nel coccige…

Se un sensale, di quell’epoca schietta e alla buona, subordinava una vendita immobliare alla condizione sospensiva dell’ esibizione, da parte del proprietario, del fantascientifico attestato di “Certificazione Acustica”, sicuramente veniva invitato, da tutti, a farsi “vedere” da uno bravo….

Ah, splendidi e semplici anni cinquanta, perché siete destinati a non ritornare più? Perchè lasciate i mediatori nelle loro ambasce?
Ah! irrealizzabile utopia!!! Che non si avvererà mai!!!
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Ah, splendidi e semplici anni cinquanta, perché siete destinati a non ritornare più? Perchè lasciate i mediatori nelle loro ambasce? Ah! irrealizzabile utopia!!! Che non si avvererà mai!!!

E' la vita, caro Graf, che va avanti, con la speranza che sia migliore degli anni cinquanta.
anni cinquanta da me vissuti e mai rimpianti.
Oggi i ragazzi hanno di che vestirsi, a scelta.
Allora bisognava aspettare i 12 o 14 anni per indossare i pantaloni lunghi.
Pantaloni non nuovi, ma riciclati dal fratello maggiore, così come anche le scarpe e via discorrendo.
Per le case, stenderei un velo pietoso.
Le normative c'erano, non dico l'ace o similari da poco entrate nello scenario immobiliare,ma non venivano applicate, in nome ed in onore del dio soldo o lira che si voglia chiamare.
Allora le case ben fatte costavano eccome.
Quelle mal fatte un pochino meno ed oggi ne vediamo e constatiamo le carenze.
Case di otto piani senza ascensore, senza coibentazione, con impiantistica raffazzonata alla meno peggio, con serbatoi in eternit (cemento amianto), con locali caldaia fatiscenti, con diritti negati e sorprusi accettati passivamente a causa dell'ignoranza in materia della clientela.
Meglio, nel settore delle costruzioni, questi tempi attuali.
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Anche io ho messo i pantaloni lunghi a 13 anni ed era il 1973...:p

Gli anni 50-60 sono stati quelli del salto, della crescita, del boom, della certezza( non delle speranza) di una vita migliore per tutti....Anni entusiasmanti. Gli anni decisivi della nostra storia secolare.:)
Ma anche gli anni del sacco delle città, della speculazione immobiliare selvaggia, della cementificazione delle coste...:confuso:
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
La differenza tra gli anni '50 dell'altro secolo e quelli attuali é soprattutto psicologica: allora c'era la speranza di migliorare, di progredire adesso c'è il timore di tornare indietro come i gamberi.
Una differenza non da poco...
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto