brina82

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Buongiorno, ho un po' di confusione riguardo alla tassazione IVA/Imposta di registro.

La confusione nasce dal fatto che ho sempre dato per scontato che se il soggetto venditore fosse una Società, vi è da pagare l'IVA, altrimenti no.

Concetto errato, mi pare di capire.

Ho 2 esempi di cui parlare:

1) Esecuzione Immobiliare di un villino di proprietà di una Società di Costruzione (no fallimento): immobile realizzato 10 anni fa circa ma ancora non terminato; mancano le finiture, benché sia stato depositato il fine lavori al Comune.
2) Esecuzione Immobiliare inerente un Opificio Industriale (categoria catastale D/1): nella perizia non vi è indicato se la tassazione sarà con IVA o con imposta di registro: immobile intestato ad una società che utilizzava tale edificio come stoccaggio merci.

IVA o imposta di registro nei 2 casi?

Nel caso 2), se qualcuno riuscisse ad aiutarmi, come si calcolerebbe?
Consideriamo una rendita catastale di 5k, quindi valore catastale = 5*60*1,05 = 315k ma un prezzo di aggiudicazione pari a 120k, a seguito dell'asta...???
 
Alla domanda si risponde con: dpr 131/86 art. 8, comma 1:

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di seguito il link di riferimento.

 
Dal sito dell'AdE leggo:

In generale l’acquisto di un immobile da un’impresa è un atto esente IVA. In questo caso, pertanto, l’acquirente dovrà pagare, oltre alle imposte ipotecarie e catastali fisse, l’imposta di registro in misura proporzionale del 9%.

Invece, quando si applica l’IVA, l’acquirente dovrà pagare l’imposta sul valore aggiunto e l’imposta di registro fissa di 200 euro.

L’IVA si applica nel caso di

  • cessioni effettuate dalle imprese costruttrici o di ripristino dei fabbricati entro 5 anni dall’ultimazione della costruzione o dell’intervento oppure anche dopo i 5 anni, se il venditore sceglie di assoggettare l’operazione a IVA (la scelta va espressa nell’atto di vendita o nel contratto preliminare);
  • cessioni di fabbricati abitativi destinati ad alloggi sociali, per le quali il venditore sceglie di sottoporre l’operazione a IVA (anche in questo caso, la scelta va espressa nell’atto di vendita o nel contratto preliminare).
Quindi in generale si vende con imposta di registro, da società, tranne i 2 casi indicati (nel caso di Es. Immobiliare, lo decide in pratica il CTU).
 

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