Claudia92

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Salve a tutti,
La madre del mio ragazzo ( attualmente 26enne, studente universitario) ha venduto di punto in bianco la casa dove lui e la madre abitavano, senza avvisare il mio ragazzo che ha saputo dell'accaduto solo a cose fatte. Lo scopo è acquistare una nuova casa in un altra regione d'italia, dove vivere lei e il suo compagno (senza il mio ragazzo dunque). La domanda è: può il mio ragazzo opporsi in qualche modo alla vendita o ,qualora non fosse possibile, avanzare almeno qualche diritto sulla vendita ( almeno una parte del denaro dato che sta venendo sfrattato)? Lui attualmente sta finendo gli studi dunque non lavora, è totalmente a carico. Anche volendo non potrebbe trasferirsi nella casa della madre perchè in un altra regione, lontana da dove lui studia, e inoltre la madre non lo vuole.
Inoltre la madre per cercare di vendere il prima possibile ha praticamente regalato la casa, vendendola a pochissimo. La casa ha un valore affettivo enorme essendo la casa dove lui ha vissuto per 26 anni. Può avanzare qualche diritto anche per questi motivi?
La madre inoltre ha dato, a insaputa del mio ragazzo, le chiavi di casa al suo compagno, il quale è entrato in casa senza il consenso del mio ragazzo, prelevando tutti i mobili e i vari oggetti della casa, compresi oggetti del mio ragazzo, foto di famiglia, insomma beni di valore affettivo. Può il mio ragazzo denunciare il compagno della madre per violazione di domicilio o avanzare qualcosa?
Per ultimo, il mio ragazzo non lavora, ancora studia, quindi è un figlio a carico. La madre però in nessun modo gli ha mai mandato soldi con la scusa di essere disoccupata mentre in realtà lavora in nero nella regione dove ha comprato la nuova casa. Ora che però ha un entrata dimostrabile, data dalla vendita della casa, può il mio ragazzo denunciarla e pretendere una parte dei soldi, almeno per riuscire a pagare le spese universitarie ecc?
Vi prego, siamo disperati!
 

ita.user

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Logica vorrebbe che al tuo ragazzo non spetti nulla, ma è strano che una madre lasci in mezzo a una strada il proprio figlio. Quindi non la stai raccontando tutta sul loro reale rapporto.
Fossi in lui cercherei un accordo con lei, un prestito di denaro, nel frattempo che trovi un lavoro qualsiasi, per poi restituirglieli e vivere per conto suo, come dovrebbe essere a 26 anni. In questo caso la strada più onorevole è la più dura, ma la dignità vale più dei ricordi e del mantenimento della mamma.
C'è anche da aggiungere che siamo in un paese folle dove non molte settimane fa un papà è stato condannato a versare la paghetta alla figlia ventiseienne.
 

Claudia92

Nuovo Iscritto
Professionista
Logica vorrebbe che al tuo ragazzo non spetti nulla, ma è strano che una madre lasci in mezzo a una strada il proprio figlio. Quindi non la stai raccontando tutta sul loro reale rapporto.
Fossi in lui cercherei un accordo con lei, un prestito di denaro, nel frattempo che trovi un lavoro qualsiasi, per poi restituirglieli e vivere per conto suo, come dovrebbe essere a 26 anni. In questo caso la strada più onorevole è la più dura, ma la dignità vale più dei ricordi e del mantenimento della mamma.
C'è anche da aggiungere che siamo in un paese folle dove non molte settimane fa un papà è stato condannato a versare la paghetta alla figlia ventiseienne.

Nessuno ha negato che fossero in cattivi rapporti infatti! Litigavano di continuo perchè lei è una scansafatiche che restava tutto il giorno in casa a giocare col cellulare e si stava facendo mantenere dal compagno, senza preoccuparsi minimamente di trovare un lavoro, lui cercava di spronarla a fare qualcosa di utile nella vita! Vorrei aggiungere che il lavoro che ha trovato ce l ha da qualhe settimana ma ha intenzione di mollarlo per andare a fare la "bella vita" col compagno in un'altra regione.
Ovviamente il mio ragazzo non finisce in mezzo a una strada, sia io sia i suoi nonni possiamo ospitarlo, però il punto è che ora lui non ha più la sua casa!
Inoltre vorrei aggiungere che la "signora" in questione ( chiamarla madre sarebbe un insulto alla categoria) non si è mai guadagnata nulla nella sua vita in quanto ogni lavoro che ha fatto l' ha tenuto si e no massimo un mese, aveva un lavoro fisso come biologa e l'ha lasciato, la stessa sua casa non l aveva comprata lei, ma è stata acquistata dai suoi genitori e data a lei in donazione!
Quindi sinceramente non capisco tuttto quest astio nei suoi confronti e le sue risposte "acide".
Chi e sempre stato mantenuto alla fine è la madre. Il mio ragazzo si sta impegnando a finire gli studi e chi l' ha sempre aiutato economicamente e in tutto sono i nonni materni!
È facile dire : ti cerchi un lavoro, sappiamo benissimo come vanno le cose in italia, se non hai una laurea decente puoi solo sperare di pulire i bagni a vita ( con tutto il rispetto per chi lo fa).
Inoltre non sempre è facile studiare e lavorare, dipende dalla facoltà, un conto è studiare scienze politiche, un conto è studiare in facoltà come medicina dove le assicuro che qualsiasi lavoro sarebbe inconciliabile ( io stessa sono al sesto anno e sto quasi uscendo di testa per finire, tutti i miei colleghi che avevano un lavoro l'hanno lasciato).
Ripeto, non capisco la sua risposta "acida".
Ho scritto nel forum per cercare una risposta ai miei problemi, mi poteva rispondere con un semplice " non c'è nulla da fare" e basta e avrebbe fatto più bella figura.
Tanti saluti.
 

n3m3six78

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Ciao a parte tutta questa storia , per non dilungarsi troppo . La madre per legge non deve niente al figlio , detto ciò lui può citarla in giudizio e farsi pagare una paghetta come le recenti cronache hanno dimostrato .
 

Claudia92

Nuovo Iscritto
Professionista
Ciao a parte tutta questa storia , per non dilungarsi troppo . La madre per legge non deve niente al figlio , detto ciò lui può citarla in giudizio e farsi pagare una paghetta come le recenti cronache hanno dimostrato .
Grazie mille per la risposta.
Quindi anche se lei dimostra che è disoccupata ( ha un lavoro in nero che non ha però intenzione di tenere) è comunque tenuta a versare una quota al figlio che attualmente non lavora, dato che ha le entrate della casa? Mi interessava questo aspetto, non riavrà la casa, ma è comunque meglio di nulla.
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
La domanda è: può il mio ragazzo opporsi in qualche modo alla vendita o ,qualora non fosse possibile, avanzare almeno qualche diritto sulla vendita ( almeno una parte del denaro dato che sta venendo sfrattato)? Lui attualmente sta finendo gli studi dunque non lavora, è totalmente a carico.

No

La casa ha un valore affettivo enorme essendo la casa dove lui ha vissuto per 26 anni. Può avanzare qualche diritto anche per questi motivi?

No

La madre inoltre ha dato, a insaputa del mio ragazzo, le chiavi di casa al suo compagno, il quale è entrato in casa senza il consenso del mio ragazzo, prelevando tutti i mobili e i vari oggetti della casa, compresi oggetti del mio ragazzo, foto di famiglia, insomma beni di valore affettivo.

Se può dimostrare che oggetti di sua proprietà gli sono stati sottratti certamente può fare qualcosa.
Temo che per oggetti di valore venale modesto le azioni perseguibili non siano economicamente premianti.

È facile dire : ti cerchi un lavoro, sappiamo benissimo come vanno le cose in italia, se non hai una laurea decente puoi solo sperare di pulire i bagni a vita ( con tutto il rispetto per chi lo fa).

Discorso troppo generalizzato.

detto ciò lui può citarla in giudizio e farsi pagare una paghetta come le recenti cronache hanno dimostrato .

Se non ricordo male nella notizia che citi (citate) era riportato un precedente accordo legale che il genitore cercava di evitare adducendo delle motivazioni che il tribunale ha rigettato.

Quindi anche se lei dimostra che è disoccupata ( ha un lavoro in nero che non ha però intenzione di tenere) è comunque tenuta a versare una quota al figlio che attualmente non lavora, dato che ha le entrate della casa?

Personalmente non credo che sia nella situazione di pretendere alcunché.
 

Claudia92

Nuovo Iscritto
Professionista
No






Se può dimostrare che oggetti di sua proprietà gli sono stati sottratti certamente può fare qualcosa.
Temo che per oggetti di valore venale modesto le azioni perseguibili non siano economicamente premianti.



Discorso troppo generalizzato.



Se non ricordo male nella notizia che citi (citate) era riportato un precedente accordo legale che il genitore cercava di evitare adducendo delle motivazioni che il tribunale ha rigettato.



Personalmente non credo che sia nella situazione di pretendere alcunché.
Scusi perchè non è nella situazione di pretendere alcun che? Sinceramente non capisco le sue posizioni. Ho scritto in altri forum e tutti mi hanno detto che non c'è molto da fare ma perlomeno hanno dato ragione al mio ragazzo! Ripeto, la casa non è stata comprata dalla madre con i suoi soldi ma dai nonni del mio ragazzo, i quali le hanno donato la casa senza che lei spendesse un centesimo. Poi comunque io so che il mantenimento viene dato anche al figlio maggiorenne nel caso non abbia un lavoro e stia studiando, tanto più che parliamo di un ragazzo comunque giovane che ha già una laurea e si sta impegnando per la specialistica, non di un quarantenne nullafacente. Comunque sta cercando bene il contratto della casa e deve vedere bene cosa c'è scritto, essendo la casa donata dai suoi nonni è probabile che sul contratto ci sia pure il suo nome.
 

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