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Le quotazioni di Milano sono in calo
Secondo l'analisi di Tecnocasa, nel 2008 le quotazioni immobiliari di Milano sono diminuite del 4.6%, con un calo nella seconda parte dell’anno pari al 2.4%.

Sul mercato immobiliare del Centro di Milano, nella seconda parte dell’anno, si registra un lieve aumento delle quotazioni (+0.3%), per quanto si stia assistendo ad un ridimensionamento dei top prices dell’area.

Le dinamiche che hanno interessato le zone del Duomo e quelle di Brera sono state diverse. Nella prima si sono acquistati soprattutto piccoli tagli, fino a 70 mq, sia per uso diretto che per essere messi a reddito.

Tra le aree più apprezzate ci sono via Torino e le sue traverse perché mediamente i prezzi sono più contenuti rispetto a quelli delle zone situate subito a ridosso del Duomo, dove l’offerta è anche molto limitata.

In Brera si sono compravendute tipologie più grandi da destinare soprattutto ad utilizzo personale. Particolarmente apprezzate via Fiori Chiari e il tratto pedonale di corso Garibaldi perché più tranquille. In queste zone spesso si realizzano compravendite su tipologie prestigiose. In questo caso il potenziale acquirente si rivolge ad immobili storici dei primi anni del ‘900, con una particolare attenzione all’aspetto esterno dello stesso, alla presenza del servizio di portineria o di una scalinata importante. I tagli più richiesti partono da 180 mq perché si cercano almeno tre camere da letto e altrettanti servizi. Su entrambe le zone si registra un mercato delle locazioni dinamico che vede protagonisti sia studenti che professionisti a Milano per lavoro.

Uno dei quartieri del centro che ha segnalato un lieve aumento delle quotazioni è quello di Porta Ticinese-Parco delle Basiliche. La motivazione è da ricercarsi nel fatto che la zona non presenta molti immobili in offerta, soprattutto soluzioni nuove o ristrutturate e di conseguenza

i potenziali acquirenti si sono riversati sulle soluzioni usate ma in buone condizioni interne, con caratteristiche come i piani alti e l’inserimento in contesti condominiali gradevoli.

Nella seconda parte dell’anno si sono venduti sia i piccoli tagli che quelli più grandi (da 110 a 190 mq) acquistati indifferentemente sia per uso diretto che per investimento. I potenziali acquirenti non hanno espresso preferenze rispetto alle zone ma piuttosto rispetto alla qualità dell’immobile dal momento che la maggiore offerta sul mercato consente una scelta più ampia. Il quartiere sarà interessato da una serie di lavori che riguarderanno la zona compresa tra via Magolfa, Alzaia Naviglio Pavese, via Gola e via Argelati dove sono state recuperate delle aree dismesse e sono sorte delle nuove abitazioni. Tra gli acquirenti della zona si contano single, lavoratori in trasferta a Milano, ma anche investitori (sia genitori che acquistano per i figli oppure investitori che hanno indirizzato sul mattone i loro risparmi).

La macroarea che ha segnalato la riduzione di prezzi più sensibile è stata quella di Bovisa-Sempione con -4.9%, in particolare nei quartieri di Certosa-Gallarate e Prealpi-MacMahon.

A Certosa-Gallarate, quartiere alla periferia della città la causa della contrazione dei prezzi è da ricercarsi nella minore disponibilità di spesa degli acquirenti, sebbene nella seconda parte dell’anno abbiano acquistato prevalentemente persone che avevano il capitale a disposizione oppure che hanno finanziato solo una parte del valore dell’immobile. La domanda si è orientata verso il bilocale ed il trilocale. Si sono preferite comunque le tipologie in discreto stato di conservazione ed inserite in contesti condominiali decorosi. Non ci sono al momento interventi di nuova costruzione sul territorio e si stanno ultimando delle abitazioni

via IMMOBILMENTE: Mercato immobiliare: le quotazioni di Milano sono in calo.
 

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