ary11

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Agente Immobiliare
Ciao a tutti, sto trattando la vendita di un appartamento con convenzione popolare dove la convenzione stessa impone prima di tutto la prelazione del comune rispetto ad altri potenziali acquirenti e secondariamente il prezzo imposto.
Questa certificazione mi è già stata rilasciata dal comune di appartenenza dell'immobile in questione con prezzo imposto effettivamente un po' bassino, comunque a parte questo ieri sono incappata in questa legge bucalossi che mi ha insospettito ho chiesto al notaio e mi ha detto che con questa legge le convenzioni vengono abolite quindi niente prezzo imposto quindi venduto liberamente senza limitazioni di prezzo, questo come da sentenza cassazzione avvenuta qualche tempo fà.
E' possibile che un comune non sappia queste cose? e rilasci comunque dei documenti che non hanno piu' nessun valore di imposizione??

Grazie Arianna
 

tempozero

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Agente Immobiliare
in merito alla questione, ti posso semplicemente riportare la mia esperienza, relativamente ad una situazione simile.
Nella fattispecie, la convenzione originaria, prevedeva l'intervento di un ente oggi non più esistente, che avrebbe dovuto regolamentare i termini di vendita dell'immobile.
Il comune di competenza, disponibile alla libera vendita svincolata dalle condizioni della convenzione, ha chiesto la consulenza di uno studio legale specializzato, nonchè di N° 2 Notai per conferma della fattibilità dell'operazione prevista.
A distanza di 2 anni, siamo in attesa di una definizione considerando che i 2 notai sono in nettissimo contrasto tra di loro, facendo riferimento, ognuno per la propria tesi, a sentenze della cassazione contrastanti tra di loro.
E' vero che l'ultima sentenza ( possibilista ) dovrebbe annullare la precedente, ma è vero anche che il parere di un Notaio non è di totale garanzia rispetto all'informazione richiesta.
"IL NOTAIO" non è depositario insindacabile della verità.
 

ary11

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
tempozero ha scritto:
in merito alla questione, ti posso semplicemente riportare la mia esperienza, relativamente ad una situazione simile.
Nella fattispecie, la convenzione originaria, prevedeva l'intervento di un ente oggi non più esistente, che avrebbe dovuto regolamentare i termini di vendita dell'immobile.
Il comune di competenza, disponibile alla libera vendita svincolata dalle condizioni della convenzione, ha chiesto la consulenza di uno studio legale specializzato, nonchè di N° 2 Notai per conferma della fattibilità dell'operazione prevista.
A distanza di 2 anni, siamo in attesa di una definizione considerando che i 2 notai sono in nettissimo contrasto tra di loro, facendo riferimento, ognuno per la propria tesi, a sentenze della cassazione contrastanti tra di loro.
E' vero che l'ultima sentenza ( possibilista ) dovrebbe annullare la precedente, ma è vero anche che il parere di un Notaio non è di totale garanzia rispetto all'informazione richiesta.
"IL NOTAIO" non è depositario insindacabile della verità.

Mamma mia vendere questi appartamenti è sempre un problema anche perchè come sicuramente sarà capitato anche a te i venditori non si accontentano del prezzo formulato dal comune ma vogliono molto di piu' visto che già all'acquisto l'avevano pagato di piu' della cifra scritta in atto.
Comunque la cosa che mi sconcerta è che la quasi totalità dei proprietari di questi appartamenti dicono di non conoscere assolutamente i vincoli della convenzione perchè mai informati.
Comunque quando firmano lo fanno senza ascoltare!!!!!!!!!!!!!!! :nerd: :nerd:
Dalle nostre parti ci sono diversi condomini con queste convenzioni popolari........
Già sapevo in partenza che sarebbe stata una vendita molto difficile ( a mio parere impossibile) ora ne sono piu' che certa.
Comunque io ho sentito ancora in ufficio tecnico e mi hanno confermato di non conoscere questa sentenza di cassazione e comunque ad oggi se si deve vendere un appartamento con quelle caratteristiche la legge prevede il rispetto totale dei vincoli imposti al venditore.
Ognuno da una sua versione .......
Grazie per il chiarimento

Ciao Arianna
 

mchl

Nuovo Iscritto
sentenza cassazione civile sezII del 2 ottobre 2000 n.13006 e studio del consiglio nazionale notariato
n187-2007/C del13 aprile 2007
 

Vinsmorrison

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Salve,
avrei un quesito in merito al pagamento della Bucalossi.
Casa condonata 1986, l'amministrazione nel 2014 manda una richiesta di documentazione (relativa alla costruzione) per espletare il conteggio della "Bucalossi".
Domanda: decorsi i 10 anni dal condono (effettuato nel 1986, quindi 28 anni trascorsi senza che l'amministrazione abbia fatto valere il suo diritto), decorrono i termini di prescrizione ordinaria, come da codice civile e sentenze del TAR??
Grazie.
V. Macrì
 

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