Milvia22

Membro Junior
Privato Cittadino
Ho comprato una casa molto più piccola di quella dove abitavo; mi sono reso conto che adiacente alla mia nuova abitazione c'è un enorme locale condominiale, registrato come intercapedine, che è in stato di abbandono e in condizioni igieniche pessime (topi, infiltrazioni d'acqua, eternit abbandonato). In definitiva con una piccola ed innocua modifica potrei accedervi dal mio appartamento e occupare una parte di questo locale per potermi allargare un po'. Parlando però con l'amministratore ho capito che non avrei nessuna collaborazione da parte dei restanti condomini, anche se mi accollerei le spese di un risanamento dell'intero locale di cui beneficerebbero tutti e malgrado questo locale, essendo così grande, potrebbe assolvere la sua funzione di intercapedine per la parte che resterebbe non utilizzata da me.
Parlando con un amico di esperienza, mi è stato prospettato, in caso volessi azzardare a farlo e basta senza permessi, un rischio che potrebbe portarmi perfino a finire in carcere.
Ma è possibile? Eppure non solo non farei nulla di male ma addirittura migliorerei la situazione igienica per tutti e sarei disposto a pagare il dovuto, in forma di imposte o quant'altro per i metri quadrati in più di cui beneficerei. Esiste qualche modo di aggirare l'ostacolo? E davvero il rischio è così alto?
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Il tuo quesito è apparentemente facile da bocciare. Secondo me, invece è da studiare bene. Immagino già la vivacità di reazioni.
Io sono fuor ufficio per alcuni giorni e non viaggio con la biblioteca . Se non ti "arrestano" subito, abbiamo tempo per parlarne. Intanto l'amministratore non mi sembra molto attento : non può tollerare l'eternit e forse lo "arrestano" prima di te :risata:.
Io sono molto "partigiano" nei miei pensieri : tu mi sei riuscita subito simpatica, l'amministratore il contrario. Poteva almeno studiare la cosa, prima di stoppare il discorso.

Potresti dare qualche elemento : piano, intercapedine di che tipo e perchè ?
potrebbe essere anche una intercapedine irregolare: Una intercapedine così grande ?
 

lucacerniglia

Membro Attivo
Privato Cittadino
Gentile Milvia,
io mi trovo in una situazione simile alla sua. Il mio appartamento confina con un locale condominiale inutilizzato e in pessime condizioni. Come lei, sarebbe mia intenzione utilizzare questo locale per avere un po' di spazio in più rispetto al mio appartamento che è molto piccolo.
Non sono un tecnico ma mi pare di ricordare che il condominio non può vietare lavori di miglioria alla cosa comune (ad esempio il risanamento del locale tecnico) apportati dal singolo condomino quando questo se ne assuma le spese, però a patto che non venga variata la funzione che svolge la cosa comune all'interno del condominio. Cioè nel nostro caso, sarebbe possibile risanare il locale, ma non adibirlo ad uso privato senza l'esplicito accordo degli altri condomini e attraverso un atto di cessione di cosa comune che, se non mi sbaglio, prevede tuttora l'unanimità dell'assemblea (mentre la famigerata nuova legge per il condominio, non ancora in vigore, dovrebbe prevedere una maggioranza di due terzi).
Nel mio caso, ho proposto al condominio l'acquisto del locale adiacente al mio appartamento approfittando del fatto che sono stati deliberati dei lavori per il rifacimento delle scale nel condominio. In questo modo, gli altri proprietari hanno volentieri accettato la mia proposta (che avevano nettamente rifiutato in altri momenti) perchè avrebbero subito recuperato le spese per i lavori (cioè io pago il condominio per il locale e questo recupera così le spese per i lavori deliberati). Certo, si tratta di affrontare una spesa per acquistare il locale adiacente (e fa rabbia perchè non lo usa nessuno ed è in pessime condizioni). Però, una volta acquistato ovviamente ne dispongo come voglio senza dovermi preoccuapre di nulla e il mio appartamento acquista valore.
Ci tenga aggiornati sulla sua situazione.
Cordialmente
Luca
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Gentile Milvia,
io mi trovo in una situazione simile alla sua. Il mio appartamento confina con un locale condominiale inutilizzato e in pessime condizioni. Come lei, sarebbe mia intenzione utilizzare questo locale per avere un po' di spazio in più rispetto al mio appartamento che è molto piccolo.
Non sono un tecnico ma mi pare di ricordare che il condominio non può vietare lavori di miglioria alla cosa comune (ad esempio il risanamento del locale tecnico) apportati dal singolo condomino quando questo se ne assuma le spese, però a patto che non venga variata la funzione che svolge la cosa comune all'interno del condominio. Cioè nel nostro caso, sarebbe possibile risanare il locale, ma non adibirlo ad uso privato senza l'esplicito accordo degli altri condomini e attraverso un atto di cessione di cosa comune che, se non mi sbaglio, prevede tuttora l'unanimità dell'assemblea (mentre la famigerata nuova legge per il condominio, non ancora in vigore, dovrebbe prevedere una maggioranza di due terzi).
Nel mio caso, ho proposto al condominio l'acquisto del locale adiacente al mio appartamento approfittando del fatto che sono stati deliberati dei lavori per il rifacimento delle scale nel condominio. In questo modo, gli altri proprietari hanno volentieri accettato la mia proposta (che avevano nettamente rifiutato in altri momenti) perchè avrebbero subito recuperato le spese per i lavori (cioè io pago il condominio per il locale e questo recupera così le spese per i lavori deliberati). Certo, si tratta di affrontare una spesa per acquistare il locale adiacente (e fa rabbia perchè non lo usa nessuno ed è in pessime condizioni). Però, una volta acquistato ovviamente ne dispongo come voglio senza dovermi preoccuapre di nulla e il mio appartamento acquista valore.
Ci tenga aggiornati sulla sua situazione.
Cordialmente
Luca
Perfetto ! Condiviso 100%
E' da approfondire l'aspetto urbanistico della trasformazione, ma ci sono ottime posssibilità di riuscire.
 

lucacerniglia

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie H&F !
Sempre precisando che non sono un tecnico ma solo un "curioso" di aspetti normativi, mi sembra di ricordare che secondo il piano casa (almeno per la regione Lazio) è possibile il cambio di destinazione d'uso per i locali adiacenti all'abitazione. Cioè sarebbe possibile uniformare a destinazione d'uso abitativo quei locali che hanno pareti o solai comuni con l'appartamento di porprietà. Naturalmente con varie spese da affrontare e sottostando ad eventuali vincoli di piano regolatore o altre possibili eccezioni, non ultima la necessità di accertare la cubatura residua dell'intero fabbricato (anche per il paino casa mi pare occorra considerare un massimo di ampliamento di cubatura per l'intero condominio, da suddividere poi per tutti gli appartamenti).
Pel Milvia: ripeto: tutto questo "mi sembra". E' sempre opportuno consultare un professionista.
Saluti
Luca
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
A Roma i professioni
Grazie H&F !
Sempre precisando che non sono un tecnico ma solo un "curioso" di aspetti normativi, mi sembra di ricordare che secondo il piano casa (almeno per la regione Lazio) è possibile il cambio di destinazione d'uso per i locali adiacenti all'abitazione. Cioè sarebbe possibile uniformare a destinazione d'uso abitativo quei locali che hanno pareti o solai comuni con l'appartamento di porprietà. Naturalmente con varie spese da affrontare e sottostando ad eventuali vincoli di piano regolatore o altre possibili eccezioni, non ultima la necessità di accertare la cubatura residua dell'intero fabbricato (anche per il paino casa mi pare occorra considerare un massimo di ampliamento di cubatura per l'intero condominio, da suddividere poi per tutti gli appartamenti).
Pel Milvia: ripeto: tutto questo "mi sembra". E' sempre opportuno consultare un professionista.
Saluti
Luca
A Roma i professionisti bravi ci sono ed anch'io dico a Milvia di non desistere.
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
La soluzione di lucacerniglia è ottima ma ocorre ricordare che all'interno delle norme urbanistiche da osservare ci sono quelle sanitarie.

Quindi se la parte è nata come intercapedine sempre una parte a tale destinazione deve essere rispettata nel nuovo progetto di ampliamento con o senza piano casa.

Ciao salves
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
La soluzione di lucacerniglia è ottima ma ocorre ricordare che all'interno delle norme urbanistiche da osservare ci sono quelle sanitarie.

Quindi se la parte è nata come intercapedine sempre una parte a tale destinazione deve essere rispettata nel nuovo progetto di ampliamento con o senza piano casa.

Ciao salves
Ci penseranno i bravi tecnici di Roma che verranno interpellati.
 

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