doradora

Membro Junior
Privato Cittadino
Il proprietario mette in vendita un negozio e manda all'inquilino una raccomandata con la richiesta di esercitare entro un mese la prelazione.L'inquilino non dà nessuna risposta.
Un compratore si fa avanti e sottoscrive proposta,la proprietà accetta la proposta .
L'inquilino ora vorrebbe ripensarci e acquistare il negozio,ma la proprietà dice che l'ha già promesso e ha controfirmato la proposta.
Può l'inquilino annullare quell'accordo appellandosi al fatto che il diritto di prelazione non gli è stato notificato a mezzo ufficiale giudiziario,ma per raccomandata e gli sono stati dati 30 giorni per decidere e non 60?
Nel caso fosse possibile,la proprietà andrebbe incontro a qualche penale ne confronti dell'aspirante acquirente ,avendo firmato una proposta non pensando alla presenza di un diritto di prelazione ancora pendente?
grazie molte.
 
S

SGTorino

Ospite
Per rispondere alla prima parte della tua domanda ti riporto qui un estratto della sentenza di Cassazione che aveva cassato con rinvio la precedente decisione dei giudici di secondo grado del Tribunale di Torino.
In tema di prelazione urbana, la comunicazione al conduttore dell' intenzione del locatore di alienare l'immobile locato, prescritta dall'art. 38 della legge 27 luglio 1978, n. 392, può anche essere portata a conoscenza del conduttore con mezzi equipollenti a quello della notifica per mezzo di ufficiale giudiziario specificamente indicato dalla legge, quale è la lettera raccomandata recapitata al destinatario da parte del messo postale, secondo la normativa postale. (Cassa con rinvio, App. Torino, 22/02/2008)
Cass. civ., Sez. III, 07/10/2010, n. 20807
Con riferimento al terzo quesito, in caso di mancata vendita, se non specificato contrattualmente (es: promette di vendere fatti salvi i diritti di prelazione spettanti al conduttore....), ovviamente il proprietario risponderà per i suoi inadempimenti. Va però detto che se ha incassato una caparra, dovrà restituirla doppia ex art 1385 cod civ; nel caso in cui non fossero ancora passati denari tra le parti, risponderà per danni che, però, dovranno essere liquidi ed esigibili (cioè dimostrati dal richiedente).
In merito ai 60 giorni, ovviamente sono di legge e quindi inderogabili.
 

doradora

Membro Junior
Privato Cittadino
ho capito,vale anche la raccomandata,però nella raccomandata c'era un prezzo superiore a quello cui ora è venduto l'immobile,per cui anche se il tempo è trascorso bisogna rinotificare perchè questo prezzo è più abordabile per l'inquilino di quello che gli era stato comunicato all'inizio.Sbaglio?
 

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