Buongiorno a tutti mi chiamo Maurizio e per prima cosa vorrei complimentarmi con la professionalità dello staff ed dei partecipanti a questo forum.
Mi trovo purtroppo in una situazione alquanto ingarbugliata.
Purtroppo con molta leggerezza ho accettato una proposta d'acquisto per la vendita di una edicola prima di inviare regolare prelazione al mio inquilino.
L' agenzia per concludere subito l'affare e non farsi scappare il terzo proponente lo vincola appunto all'istante con una proposta d'acquisto ed una caparra di diecimila euro facendocela firmare ad entrambi e promettendo(solo verbalmente) che nel caso l'inquilino volesse esercitare il diritto di prelazione tutto si sarebbe annullato di conseguenza. In questo prestampato viene solo citato che l'immobile è locato al Signor tal dei tali per tot euro e viene inserita una clausola dove è specificato che il rogito dovrà avvenire entro e non oltre 40 giorni da questa stipula(penso su espressa volontà del proponente).
Informo dopo qualche giorno verbalmente l'inquilino che si manifesta tiepidamente interessato ed è allora che l'agente mi esorta ad inviargli regolare raccomandata. L'ho faccio circa una settimana dopo la stipula dandogli parità di prezzo ma non è possibile per evidenti motivi parificare le date che vengono inserite canonicamente i 60gg(preliminare) e i 90gg(rogito) in totale disaccordo con la proposta.
Morale della favola passano i giorni senza che si muova foglia l'agente restituisce l'assegno al proponente (senza comunicarmi nulla) perché il rogito non è avvenuto nella data prefissata liberandolo di fatto dall'accordo. Beh poco male c'è sempre l'inquilino interessato...e invece no l'inquilino comunica abbondantemente dopo i 60gg che non è interessato all'acquisto...
Finito il mandato senza che si siano palesati altri proponenti l'agente mi chiede le mediazioni(entrambe) per la mancata vendita su proposta acquisto argomentando che io avrei dovuto già fornirgli l'edicola diciamo già prelazionata e quindi questa mancanza oltre alla 'pasticciata' prelazione inviata ha comportato il tutto....lui l'edicola l'aveva già venduta e aveva già certificate tot commissioni.
Lasciando perdere il comportamento 'piratesco' dell'agente e la sua chiusura completa a qualsiasi accordo, chiedo a chi volesse gentilmente rispondermi:
1) L'agente era tenuto ad informare il mio inquilino contestualmente alla stipula del preliminare con terzi o spettava a me prima di firmarlo?
2)Quale potrebbe essere la strada da intraprendere in caso di giudizio: annullamento degli atti con conseguente perdita di efficacia o responsabilità colpose (ammesso che ne abbia) sull' operato del mediatore?
3)A qualcuno è successo qualcosa del genere oppure conosce sentenze inerenti?
GRAZIE IMMENSAMENTE e buon week end a tutti
Mi trovo purtroppo in una situazione alquanto ingarbugliata.
Purtroppo con molta leggerezza ho accettato una proposta d'acquisto per la vendita di una edicola prima di inviare regolare prelazione al mio inquilino.
L' agenzia per concludere subito l'affare e non farsi scappare il terzo proponente lo vincola appunto all'istante con una proposta d'acquisto ed una caparra di diecimila euro facendocela firmare ad entrambi e promettendo(solo verbalmente) che nel caso l'inquilino volesse esercitare il diritto di prelazione tutto si sarebbe annullato di conseguenza. In questo prestampato viene solo citato che l'immobile è locato al Signor tal dei tali per tot euro e viene inserita una clausola dove è specificato che il rogito dovrà avvenire entro e non oltre 40 giorni da questa stipula(penso su espressa volontà del proponente).
Informo dopo qualche giorno verbalmente l'inquilino che si manifesta tiepidamente interessato ed è allora che l'agente mi esorta ad inviargli regolare raccomandata. L'ho faccio circa una settimana dopo la stipula dandogli parità di prezzo ma non è possibile per evidenti motivi parificare le date che vengono inserite canonicamente i 60gg(preliminare) e i 90gg(rogito) in totale disaccordo con la proposta.
Morale della favola passano i giorni senza che si muova foglia l'agente restituisce l'assegno al proponente (senza comunicarmi nulla) perché il rogito non è avvenuto nella data prefissata liberandolo di fatto dall'accordo. Beh poco male c'è sempre l'inquilino interessato...e invece no l'inquilino comunica abbondantemente dopo i 60gg che non è interessato all'acquisto...
Finito il mandato senza che si siano palesati altri proponenti l'agente mi chiede le mediazioni(entrambe) per la mancata vendita su proposta acquisto argomentando che io avrei dovuto già fornirgli l'edicola diciamo già prelazionata e quindi questa mancanza oltre alla 'pasticciata' prelazione inviata ha comportato il tutto....lui l'edicola l'aveva già venduta e aveva già certificate tot commissioni.
Lasciando perdere il comportamento 'piratesco' dell'agente e la sua chiusura completa a qualsiasi accordo, chiedo a chi volesse gentilmente rispondermi:
1) L'agente era tenuto ad informare il mio inquilino contestualmente alla stipula del preliminare con terzi o spettava a me prima di firmarlo?
2)Quale potrebbe essere la strada da intraprendere in caso di giudizio: annullamento degli atti con conseguente perdita di efficacia o responsabilità colpose (ammesso che ne abbia) sull' operato del mediatore?
3)A qualcuno è successo qualcosa del genere oppure conosce sentenze inerenti?
GRAZIE IMMENSAMENTE e buon week end a tutti