Alessandro Bica

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Buonasera, sto trattando un immobile con una veranda abusiva, per la quale fu però fatta la domanda di condono, la concessione in sanatoria non è ancora stata ritirata, motivo per il quale la banca probabilmente non concederebbe il mutuo a chi acquista, la mia domanda è per coloro che hanno un po' di esperienza su Roma, con un preliminare e un sollecito del notaio quali sarebbero di solito i tempi di rilascio della concessione? Devo ancora vendere questo immobile e voglio rendere tutto noto ai potenziali acquirenti in modo da essere più chiaro possibile in fatto di procedure e tempistiche.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
con un preliminare e un sollecito del notaio quali sarebbero di solito i tempi di rilascio della concessione?

Probabilmente su Roma i tempi sono Biblici.

Tre milioni di abitanti, con fabbricati e urbanistica, che risalgono alla notte dei tempi.
Mentre le attuali norme sono state introdotte da qualche decennio.

Ti conviene rogitare comunque inserendo nell'atto l'esistenza della procedura e la responsabilità in solido del venditore.

La banca finanzia lo stesso e il notaio rogita comunque.

Diversamente a Roma Banche e notai andrebbero a spasso invece che esercitare il loro mestiere.
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Ti conviene rogitare comunque inserendo nell'atto l'esistenza della procedura e la responsabilità in solido del venditore.

La banca finanzia lo stesso e il notaio rogita comunque.
Sarebbe "una soluzione" per rogitare, certo !
Ma cosa accadrebbe se l'abuso non fosse sanabile ?
In questa circostanza dovrebbe ripristinare, quindi direi anche
- 1 di trattenere delle somme per eventuale demolizione, fin quanto non arriva l'esito finale.
- 2 valutarne se l'immobile sia di suo gradimento qualora fosse necessario il ripristino/demolizione
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
< Ti conviene rogitare .... inserendo nell'atto ........la responsabilità in solido del venditore >

In merito alla responsabilità solidale va fatta ancora una puntualizzazione.
In solido/solidale.....ma usiamo una espressione più immediata da comprendere, ossia: "in comunione"
ossia che entrambi diventano responsabili.
Significa che se l'abuso non fosse sanabili viene ordina la demolizione e contestualmente viene emanata una sanzione pecuniaria.
Quindi il nuovo acquirente oltre a subire la demolizione sarebbe costretto a pagare almeno la metà della sanzione economica.
Almeno per questa si dovrebbero stabilire accordi, tra le parti, con esiti diversi e a vantaggio di chi sta acquistando con le incertezze.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Sarebbe "una soluzione" per rogitare, certo !
Ma cosa accadrebbe se l'abuso non fosse sanabile ?
In questa circostanza dovrebbe ripristinare, quindi direi anche
- 1 di trattenere delle somme per eventuale demolizione, fin quanto non arriva l'esito finale.
- 2 valutarne se l'immobile sia di suo gradimento qualora fosse necessario il ripristino/demolizione
< Ti conviene rogitare .... inserendo nell'atto ........la responsabilità in solido del venditore >

In merito alla responsabilità solidale va fatta ancora una puntualizzazione.
In solido/solidale.....ma usiamo una espressione più immediata da comprendere, ossia: "in comunione"
ossia che entrambi diventano responsabili.
Significa che se l'abuso non fosse sanabili viene ordina la demolizione e contestualmente viene emanata una sanzione pecuniaria.
Quindi il nuovo acquirente oltre a subire la demolizione sarebbe costretto a pagare almeno la metà della sanzione economica.
Almeno per questa si dovrebbero stabilire accordi, tra le parti, con esiti diversi e a vantaggio di chi sta acquistando con le incertezze.

vabbè...

Per tutte queste ipotesi si potrebbe incaricare in via preventiva un tecnico.

Per verificare o meno l'effettiva possibilità di sanare o ripristinare.

..o no...?
 

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