Una piccola ma accorata riflessione.
Tutta una vita di lavoro per risparmiare, uno stile di vita sobrio e senza nessun eccesso, la parola d’ordine di tutta la famiglia era, infatti, economizzare, mettere da parte, accantonare….
Felicissimi erano Antonio, metalmeccanico specializzato, sua moglie Ada, infermiera, e i loro due figli, Susanna e Paolo, studenti liceali, quando erano riusciti a coronare il sogno inseguito da una vita: avere una casa propria!
Una decorosa e linda villetta unifamiliare ad un piano, di cinque camere, cucina, due bagni, con cantina e rimessaggio auto, sita all’estrema periferia della città, zona tranquilla e ben collegata con i mezzi pubblici, ingentilita di un piccolo ma coloratissimo giardino, con il prato appena tagliato che odorava ancora di erba bagnata….
"Devo sicuramente ringraziare “Ninetto Grossetano”, il titolare dell’agenzia immobiliare “Case Verdi”, mi devo complimentare con lui, appena avrò occasione di incontrarlo. Mi ha veramente trattato con i guanti bianchi.
Parlerò bene di lui in fabbrica..."
Antonio è soddisfattissimo del servizio resogli dalla soprannominata agenzia immobiliare. Una bella casa, un prezzo "umano", addirittura quasi da affare. E senza intoppi brocratici di nessun tipo.
Un investimemto azzeccato.
Una vita di risparmio, di economie, di spese sempre quasi oculate, gli ultimi dieci anni senza andare mai in vacanza, mesi e mesi, a volte, senza neanche una pizza fuori con gli amici…
Tutti questi sacrifici sono però valsi la pena, hanno prodotto il buono risultato che è davanti ai loro occhi… Ricorderanno tutta la vita il giorno nel quale hanno preso possesso del loro alloggio. Loro, solo loro, tutto loro, finalmente!
Già, cosa c’è di meglio che investire i propri guadagni in un immobile, in una casa da riservare al baricentro dei più cari affetti e che condensa ed alimenta, sotto uno stesso tetto, il calore di una famiglia unita e solida?
Lo diceva mio padre: “Antonio, appena puoi, comprati una casa…”
“Essa non ti tradirà mai.”
“Essa non ti ingannerà, con essa non dilapiderai i tuoi soldi…”
“Non è una donna di malaffare la casa, ricordatelo Antonio.”
“Sarà sempre il tuo vero, solido, salvadanaio…”
“Rammenta sempre le parole di tuo padre, Antonio.”
"Certo papà…Le ricordo sempre, queste tue sagge parole, ancora dopo trent’anni che le hai pronunciate. Come dimenticarle proprio ora che le ho messe in pratica, ora che le ho concretizzate, facendo onore alla tua venerata memoria?"
Già, cosa c’è di più robusto, solido e resistente di una casa?
Gia, cosa c’è di più sicuro di una casa?
Più di sicuro? Niente!
Sicuro, è così.
Come dare torto a questa affermazione?
Già…
Già……a questo punto…
Ormai…
Ma quella fredda e livida giornata d’inverno, alle 6 e 11 di mattina.
L’imponderabile.
L’inimmaginabile.
"La scossa principale, quella apocalittica, che ha provocato finora 30.000 vittime, si è verificata questa mattina, 11 marzo 2011, alle 06.11 con magnitudo di 9 gradi Richter ad una profondità di 24.4 km, e ha spostato l’asse terrestre di circa 10 cm. Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Roma, la modifica è stata addirittura superiore a quella registrata nel 2004 a Sumatra, in Indonesia, dove lo spostamento è stato di 6 cm con una potenza del sisma di magnitudo 9,1. Tutta la vasta area è tenuta sotto controllo dalla Protezione Civile e da tutto l’Esercito Italiano, eccezionalmente e completamente mobilitato, visto che l’allarme di un nuove e devastanti scosse telluriche non è stato ancora scongiurato..."
Tutta una vita di lavoro per risparmiare, uno stile di vita sobrio e senza nessun eccesso, la parola d’ordine di tutta la famiglia era, infatti, economizzare, mettere da parte, accantonare….
Felicissimi erano Antonio, metalmeccanico specializzato, sua moglie Ada, infermiera, e i loro due figli, Susanna e Paolo, studenti liceali, quando erano riusciti a coronare il sogno inseguito da una vita: avere una casa propria!
Una decorosa e linda villetta unifamiliare ad un piano, di cinque camere, cucina, due bagni, con cantina e rimessaggio auto, sita all’estrema periferia della città, zona tranquilla e ben collegata con i mezzi pubblici, ingentilita di un piccolo ma coloratissimo giardino, con il prato appena tagliato che odorava ancora di erba bagnata….
"Devo sicuramente ringraziare “Ninetto Grossetano”, il titolare dell’agenzia immobiliare “Case Verdi”, mi devo complimentare con lui, appena avrò occasione di incontrarlo. Mi ha veramente trattato con i guanti bianchi.
Parlerò bene di lui in fabbrica..."
Antonio è soddisfattissimo del servizio resogli dalla soprannominata agenzia immobiliare. Una bella casa, un prezzo "umano", addirittura quasi da affare. E senza intoppi brocratici di nessun tipo.
Un investimemto azzeccato.
Una vita di risparmio, di economie, di spese sempre quasi oculate, gli ultimi dieci anni senza andare mai in vacanza, mesi e mesi, a volte, senza neanche una pizza fuori con gli amici…
Tutti questi sacrifici sono però valsi la pena, hanno prodotto il buono risultato che è davanti ai loro occhi… Ricorderanno tutta la vita il giorno nel quale hanno preso possesso del loro alloggio. Loro, solo loro, tutto loro, finalmente!
Già, cosa c’è di meglio che investire i propri guadagni in un immobile, in una casa da riservare al baricentro dei più cari affetti e che condensa ed alimenta, sotto uno stesso tetto, il calore di una famiglia unita e solida?
Lo diceva mio padre: “Antonio, appena puoi, comprati una casa…”
“Essa non ti tradirà mai.”
“Essa non ti ingannerà, con essa non dilapiderai i tuoi soldi…”
“Non è una donna di malaffare la casa, ricordatelo Antonio.”
“Sarà sempre il tuo vero, solido, salvadanaio…”
“Rammenta sempre le parole di tuo padre, Antonio.”
"Certo papà…Le ricordo sempre, queste tue sagge parole, ancora dopo trent’anni che le hai pronunciate. Come dimenticarle proprio ora che le ho messe in pratica, ora che le ho concretizzate, facendo onore alla tua venerata memoria?"
Già, cosa c’è di più robusto, solido e resistente di una casa?
Gia, cosa c’è di più sicuro di una casa?
Più di sicuro? Niente!
Sicuro, è così.
Come dare torto a questa affermazione?
Già…
Già……a questo punto…
Ormai…
Ma quella fredda e livida giornata d’inverno, alle 6 e 11 di mattina.
L’imponderabile.
L’inimmaginabile.
"La scossa principale, quella apocalittica, che ha provocato finora 30.000 vittime, si è verificata questa mattina, 11 marzo 2011, alle 06.11 con magnitudo di 9 gradi Richter ad una profondità di 24.4 km, e ha spostato l’asse terrestre di circa 10 cm. Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Roma, la modifica è stata addirittura superiore a quella registrata nel 2004 a Sumatra, in Indonesia, dove lo spostamento è stato di 6 cm con una potenza del sisma di magnitudo 9,1. Tutta la vasta area è tenuta sotto controllo dalla Protezione Civile e da tutto l’Esercito Italiano, eccezionalmente e completamente mobilitato, visto che l’allarme di un nuove e devastanti scosse telluriche non è stato ancora scongiurato..."