Pippi

Membro Junior
Bravo Seroli, almeno hai fatto il corso! Nella tua agenzia ti devi occupare di te stesso e di chi lavora con te, a qualunque titolo (dipendente o lavoratore occasionale, non importa: la Legge parla chiaro e tutti sono LAVORATORI sullo stesso piano).
Devi pensare che se il tuo è un luogo aperto al pubblico e le agenzie lo sono per forza, chi viene da te non deve avere ostacoli/barriere materiali o immateriali. Anche il vaso di una pianta o un tappeto fuori posto o delle pile di depliant accatastate, possono generare un ostacolo, anche se di basso rischio per la Sicurezza e irrilevante per la Salute (che però se uno cade e si fa molto male divente assai RILEVANTE).
Poi c'è tutta la parte relativa ai requisiti di Sicurezza dei locali e questo anche deve avere evidenza nel DVR, magari con scritto (e puoi autocertificarlo da te se tu sei il tuo RSSP) che gli impianti sono a norma, i cavi dei PC ancorati in modo da non creare intralci sotto o in prossimità delle scrivanie, ecc. e poi nel DVR avrai la parte specifica per gli uffici: illuminazione, temperatura, ergonomia ecc. OCCHIO se c'è anche uno stanzino dove utilizzi macchina da caffè o apparecchi elettrici o dove qualcuno mangia o scalda il cibo!!

Ora direi che la vostra professione, con le ore che lavorate e il continuo contatto col pubblico, è ad ALTO rischio di STRESS, che può avere ricaduta sul lavoro in generale, sui rapporti TRA colleghi, con i clienti (acquirenti e venditori), con i collaboratori (geometra, impiantista, elettricista, ingegnere/architetto, ecc...) e poi, ultimo ma NON certo per importanza, il rischio che deriva dal fatto che spesso siete sulle strade.
Tu esci con l'auto per un appuntamento e hai un incidente sul lavoro o in itinere (quando ti rechi al lavoro da casa o dal lavoro vai a casa). Specificato questo chiarisco che l'Inail NON TI RIMBORSA se prima di andare a casa ti sei fermato a bere con gli amici e poi ti fai male tornando a casa, o se invece di venire al lavoro hai un incidente mentre vai a fare la spesa o accompagnare i bimbi a scuola! E' CHIARO?
Qualcuno dovrà verificare il rischio che ti procuri se tu parli al cellulare mentre guidi, o se scrivi appunti in agenda guidando! e si dovrà vedere se questo modo di lavorare (che è una prassi SCORRETTA) aggiunto allo stress perché magari sei in ritardo e vuoi correre, oppure hai litigato col cliente, o hai perso una vendita, ti crea una tensione o una disattenzione che ti porta all'incidente!
Va bene, ti ho fatto degli esempi terrificanti, ma sono queste le cose che DEVI guardare sul TUO mestiere, per te e per chiunque lavori con o per te. E darti delle procedure delle buone prassi. Scrivere che nella tua agenzia si lavora in QUEL certo modo, che hai corretto delle cose che non andavano, che tieni monitorate delle situazioni che possono generare rischio (per esempio il fatto per lavoro utilizzi l'auto ecc.) Ma poi devi applicare quello che scrivi e tenere aggiornato il DVR, che NON è un documento rigido. Mi sono spiegata?

Ah, tanto per info: ho fatto il corso per RSPP e per la gestione del Sistema di Qualità aziendale :^^:
 

Alessandro Frisoli

Fondatore
Agente Immobiliare
Il Datore di Lavoro dimentica che davanti al MAGISTRATO ci andrà lui, sempre e comunque, per rispondere di tutto ciò che NON avrà voluto mettere in atto per la Sicurezza e la Salute dei lavoratori (e di se stesso).

Vedi Pippi quando sento frasi di questo tipo mi vengono i brividi

Questa è una cultura giacobina a danno di chi, imprenditore, deve lavorare e metterci del suo, sapendo che poi magari un giorno dovrà parlare con il sig. Magistrato.

Non è cultura o sottocultura, tu dici e me lo ricordo quando l'ha detto, che TREMONTI disse che la 626 è un lusso che non ci possiamo permettere, beh i dati economici sono lì dimostrarlo.

Quando si parla di sicurezza ci scordiamo che l'Italia non è fatta di grande industria, ma di piccoli e artgiani, da sempre ossatura economica della nazione, forse Tremonti intendeva quello.

Visto poi che siamo in un forum di Agenti Immobiliari, la 626 ci può interessare solo nel caso in cui si abbiano dei dipendenti, e non ritengo giusto che il titolare debba ricevere telefonate con LEI DEVE FARE IL CORSO 626 SE NO PAGA 500 EURO DI MULTA.

Comunque scusa lo sfogo, non ce l'ho con te, e disinnesco subito questa polemica (anche perche sono moderatore :risata::risata:)
 

Pippi

Membro Junior
E fai bene a disinnescarla, caro Frisoli!
1) il Decreto Legislavivo 626/94 non c'è più perché il riferimento è il nuovo Decreto Legislativo 81/08 in vigore da 2 anni e mezzo, ma le leggi sulla Sicurezza sono in vigore da 65 anni!!!!
E tremonti ha fatto la figuraccia che meritava, di ignorante, supponente, arrogante, schiavista e ladro quale è.

2) DEVI far il corso o pagare un professionista che faccia il DVR obbilgatorio al posto tuo. La Legge dice che, SE sei un'azienda o ditta piccola (e lo scheletro dell'Italia sta proprio nelle PMI - piccole Medie Imprese) PUOI autocertificare il DVR da te, come Datore di Lavoro e Rspp della TUA azienda. MA NON HAI L?OBBLIGO DI FARLO TU: puoi e anzi devi, incaricare un Rspp per te e la tua azienda e i tuoi lavoratori (ti ricordo che per LAVORATORi si intendono TUTTI QUELLI CHE, CON QUALSIASI tipo di CONTRATTO, LAVORANO PRESSO LA TUA AZIENDA)

3) NON è assolutamente uno SPRECO di soldi, ed è proprio questa è la mentalità perdente e fallimentare di tutta la questione perché NON esiste il RISCHIO ZERO.
Ogni attività comporta dei rischi, anche MINIMI e IRRILEVANTI, e questi vanno scritti sul DVR, sia se ci sono, ma anche (va scritto sempre e comunque) sia che NON ci sono. Il DVR lo devi avere anche se non hai dipendenti ma hai qualcuno che ad altro titolo gira nei tuoi luoghi di lavoro, soprattutto il pubblico (clienti, fornitori, manutentori ecc)! E poi che diamine, avrai pure una postazione di PC e delle attrezzature/apparecchiature con cui svolgi il tuo lavoro, COMPRESA L'AUTO con cui vai in giro.
Mi sono spiegata ragazzi? Deve essere chiaro questo punto!
Leggi la risposta che ho scritto prima al tuo collega di Firenze.
Ciao e mi raccomando, fatevi fare il Documento di Valutazione dei Rischi da un RSPP (con formazione/abilitazione per l'Ateco dei pubblici esercizi/commercio e simili) !!!!!
 

Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
E fai bene a disinnescarla, caro Frisoli! 1) il Decreto Legislavivo 626/94 non c'è più perché il riferimento è il nuovo Decreto Legislativo 81/08 in vigore da 2 anni e mezzo, ma le leggi sulla Sicurezza sono in vigore da 65 anni!!!! E tremonti ha fatto la figuraccia che meritava, di ignorante, supponente, arrogante, schiavista e ladro quale è.

Scusami Pippi, ma in qualità di professionista, ti prego di andarci piano con termini ed impressioni personali su chicchessia...:shock:... poi non mi sembra il caso di dare espressioni con tale arrabbiatura, non capisco perchè sei tanto arrabbiata nel tuo esprimerti...:shock: usi un tono alquanto agitato ed alle volte urli... perchè...:confuso:... perchè se sei una professionista non cerchi di ammaliarti tutti con il modo di fare che deve essere tipico di un RSPP, quello della mediazione che cerca di far capire che le culture di menefreghismo non portano altro che isolamento con se stessi e nessuna progressione nelle novità....:confuso:
Scusami, ma non averne a male, abbiamo iniziato un confronto/chiarimenti su problemi che molti qui non conoscono, allora perchè non si continua nello stesso modo, con lo stesso tono che è utile a far capire che la nostra professione pur difficile che sia c'è e deve risultare utile per i presenti del forum che per tutti...non penso che agitarsi porti lontano....cerchiamo di agire insieme ad un gruppo di professionisti che ci accettano per apprendere nozioni importanti da tecnici che molti non sanno e...a nostra volta diamo quello che possiamo ed impariamo da altrettanti professionisti che hanno esperienze e che non conosciamo....tutto ciò porti ad una collaborazione ad una sinergia di confronti tra professionisti che fino ad oggi ogni settore lavora in compartimenti stagni...allora rompiamo questi tabù, facciamo si che siamo i primi a dare insieme e dimostrare a tutti che operare insieme si può senza dover per forza che uno è più bravo dell'altro...;)
Perdona le mie precisazioni, ma le ritengo utili e necessarie per tutti, in particolare per noi che siamo qui e veniamo accettati in un forum dedicato ad una professione che non è nostra...:applauso::applauso:
 

Pippi

Membro Junior
Avete perfettamente ragione, e comunque mi assumo la responsabilità delle mie affermazioni.
Vorrei però precisare che quando uso il maiuscolo oppure il grassetto: non è per urlare ma per rimarcare un punto importante, di modo che non sfugga. E' come se su quelle parole mettessi il segno giallo dell'evidenziatore.
Inoltre proprio per i toni che ho usato, si vede che non esercito la professione di RSPP (altrimenti ve l'avrei scritto) ma sono particolarmente sensibile al tema della Salute e della Sicurezza che purtroppo viene sottovalutato e più spesso non compreso per niente sia dai datori di Lavoro che dai Lavoratori...tanto da creare già a monte una fonte di rischio.
Lavoro in una ditta che in questo tempo di crisi ha dovuto prendere dei provvedimenti seri (per non dover chiudere come tante altre della zona) ed ha pensato di puntare su formazioni qualificanti per cercare di migliorare e innovare. :idea: Ho avuto più un tono da "sindacalista" ma infatti riconosco che questo non è il modo né la sede per fare appunti di tipo politico. :disappunto:
E' che io (parlo per me) sono toccata molto da vicino dalla crisi e sono veramente stanca di questi personaggi e delle enormi frottole che raccontano. Questa crisi ha messo tante piccole e medie aziende in ginocchio e loro fanno tutt'altro che occuparsene. Di solito i dipendenti improduttivi o che danneggiano l'azienda per cui lavorano, vengono rimossi o licenziati e purtroppo noi non abbiamo la possibilità di farlo con coloro che stanno trascinando l'intero Paese al fondo.

In questo periodo di crisi, quanto incide il fattore Stress sul lavoro? Quanto impatto ha sulla vita quotidiana? Penso che mai come in questi ultimi 2 anni questo problema sia sentito e tangibile...Siamo un po' tutti coi nervi scoperti sia sul lavoro che nelle relazioni interpersonali. Forse è il caso di focalizzare bene le fonti di Rischio e di descriverle per bene nel DVR e nella relazione da Stress Correlato perché la crisi non è ancora passata e il rischio stress continuerà ad essere attuale ancora per parecchio tempo. Se l'intenzione è quella di Prevenire, sarebbe bene dedicare tempo e attenzione a questo aspetto.

Tornando ai "padroni di casa" e alla professione di immobiliarista (ultimamente ho frequentato varie agenzie e agenti), si vede che questa è una professione ad alto rischio di stress e quindi consiglio vivamente i titolari di agenzie immobiliari di mettere mano al DVR e al fattore Stress, e di affidarsi a professionisti "che ne capiscano".
Il D.Lgs. 81/08 dice chiaro che il Datore di Lavoro si avvale del RSPP ai fini della Salute e della Sicurezza (e tuttavia risponde sempre in prima persona, non dimenticatelo) per valutare i rischi e prendere le dovute cautele e provvedimenti in materia di Prevenzione e Protezione.
Se c'è da tirar fuori dei soldi per fare degli adeguamenti e mettersi a posto (non sulla carta, ma sulla pratica), bisogna mettersi nell'ordine di idee che bisogna farlo. La Sicurezza è un investimento non un costo. Vale a dire che è una spesa che ripaga.
Architetto, sei d'accordo? sono andata meglio stavolta? Spero di sì!


Bene, stavolta credo di aver usato termini e modi più leggeri pur non nascondendo il mio pensiero.
 

Seroli

Membro Senior
Agente Immobiliare
Vedi Pippi quando sento frasi di questo tipo mi vengono i brividi

tranquillo, non c'è mai andato nessun Agenti Immobiliari da un magistrato perchè si è lasciato un tappeto davanti alla porta o un lapis troppo appuntito sul tavolo, ne' per collaboratori nè per clienti.

Forse avete ragione voi, circa 600 euro per insegnarmi che non si mette una pianta davanti a una portae i lapis si mettono a testa all'ingiu', sono stati spesi bene.
Ora pare che facciano il corso integrativo annuale, chissa' se ci insegneranno che non si butta l'olio su una rampa di scale................

Beati loro che sono obbligatori per legge.......la legge gli ha garantito il pane per mangiare.:disappunto: perchè organizzata in questo modo la legge, pare che serva solo a questo.:occhi_al_cielo:
 

Pippi

Membro Junior
Caro Frisoli, proprio non capsico come fai a non vedere i rischi della tua attività, che ovviamente in ufficio sono bassi per la sicurezza e irrilevanti per la salute. Ma hai del pubblico, ha scrivania, hai PC, hai cavi, hai fotocopiatrice/fax, hai degli archivi, hai materiale cartaceo (ovviamente con un rischio incendio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute), e queste sono tutte cosette che vanno rappresentate nel DVR.
Ma non vedo come mai non consideri il rischio alto soprattutto nell'uso dell'auto.

Ricordo che le leggi sulla sicurezza del lavoro esistono da 65 anni, che il D.Lgs. 626 uscì nel 1994, che il D.Lgs. 81 è uscito nel 2008 e soprattutto che queste leggi sono:
1) tutela e protezione di tutti i lavorartori, dal datore di lavoro all'ultimo lavoratore che fa le pulizie.
2) strumenti di regolamentazione di situazioni rischiose, illegali, che creano infortuni, malattie e incidenti di varia natura.
3) obbligatori recepimenti delle Direttive europee. In Europa si deve avere standard di sicurezza alti.

Non sono assolutamente un modo per far guadagnare qualcuno perché non avvantaggia:
nessuna categoria, nessuna casta, nessuna parte politica, nessuna figura tecnica, nessuna istruzione particolare (anche se richiede un minimo di titolo di studio).
Queste sono misure di tutela per TUTTI perché non esiste attività in assoluto PRIVA di RISCHI.

Finché l'idea è questa e la visione è quella che hai tu, caro Frisoli, siamo ancora nel medioevo della sicurezza, cioè in una barbarie inaccetabile.
Lo vedi anche tu che continuano ad esserci i morti sul lavoro, incidenti e cadute che danno invalidità permanenti, esposizioni a sostanze cancerogene che danno patologie e malattie mortali, che procurano danni irreversibili (polveri di legno duro, aminato, gas, sostanze chimiche. agenti cancerogeni) incendi, avvelenamenti, sversamenti (guarda tutta la questione rigìfiuti tossici e non) ecc. ecc.

Magari tu Agenti Immobiliari hai solo qualcosa di irrilevante da registrare nel tuo Documento di Valutazione dei Rischi, ma devi fare la tua registrazione. Ma se scoppia un incendio nel tuo ufficio per innesco elettrico...cosa fai?
Immagino che la via di fuga sia vicinissima e facile da raggiungere e la poca presenza di persone non ti crei un pericolo alto, ma queste cose, seppur minime, devi farle comparire e confluire nel tuo DVR.

NON è garantito il pane per nessuno. Quello del RSPP Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (PREVENZIONE e PROTEZIONE dei lavoratori, dal datore di lavoro all'ultimo spazzino) è un lavoro estremamente delicato, complicato, complicato, da eseguire con estremo scrupolo, estrema attenzione, con coscienza, con professionalità e, cosa che nessuno sa e non immagina, SENZA POTERE DI SPESA, lo sapevi?

Il RSPP è uno strumento di cui si dota il Datore di Lavoro che ha coscienza e consapevolezza della sua attività e dei rischi (seppure MINIMI) connessi con la propria attività.
Questo strumento, cioè il RSPP, non può neppure obbligare il Datore di Lavoro a fare qualcosa. Però fa il documento di DVR, che il Datore di Lavoro FIRMA, conserva e tiene a disposizione degli organi di vigilanza (ASL).
Ma se succede qualcosa che era stato segnalato in DVR e il datore di Lavoro non lo ha messo a posto, allora ne risponde in quanto reato.
Altro aspetto: se il RSPP non segnala un rischio che si verifica nella tua attività, potrà risponderne lui, avendo fatto una valutazione superficiale.

Una per tutti, gravissima. La Thyssenkrupp, in vista dells chiusura l'anno successivo, degli stabilimenti di Torino, per opera dei suoi amministratori delegati e poi degli Rspp, ha pensato di risparmiare sulla manutenzione degli impianti antincendio, in un'attività che già di suo era ad altissimo rischio incendio.
Giustamente questi soggetti risponderanno di Omicidio Colposo Plurimo e con le aggravanti relative alla non ottemperanza delle misure di prevenzione e protezione aziendali (sistemi antincendio).

A proposito di antincendio, dovrai avere 1 o più estintori nel tuo ufficio. Anche questo va scritto nel solito DVR e ovviamente tu o chi per te dovrete tenere sotto controllo la manutenzione, la scadenza periodica e la ditta che te la fa.

Ripeto che queste NON sono TRAPPOLE. E' il modo corretto di lavorare.

Aggiunto dopo 16 minuti :

NON è garantito il pane proprio per nessuno!! Quello del RSPP Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (PREVENZIONE e PROTEZIONE dei lavoratori, dal datore di lavoro all'ultimo spazzino) è un lavoro estremamente difficile, delicato, complicato, da eseguire con estremo scrupolo, estrema attenzione, con coscienza, con professionalità e, cosa che nessuno sa e non immagina, SENZA alcun POTERE DI SPESA, lo sapevi?

E' il Datore di Lavoro che deve spendere per gli adeguamenti (che possono anche essere nell'ordine di qualche decina di Euro, mica centinaia!). SE però il Datore di Lavoro non ha voglia di spendere, il Rspp non lo può obbligare.
Saranno cavoli del Datore di Lavoro il quali si assume tutte le responsabilità in caso di incidente, infortunio, o chissà che altro se per sfortuna dovesse capitare.

Negli uffici ancora la situazione è abbastanza tranquilla, ma nelle aziende (qui siamo nella terra della meccanica) sono ROGNE grandissime! sai quanta gente si taglia le mani sotto le presse? è solo un esempio.
 

Pippi

Membro Junior
In crescita gli infortuni nell’attivita' immobiliare

Non sono ancora riuscita a trovare un elenco dati recente: questo è del 1997 ma si vede almeno la tipologia di infortuni denuciati all'Inail (quelli NON denunciati non si sa quanti siano)
INFORTUNI SUL LAVORO - Elaborazioni a livello Territoriale

Estratto per o Stress Correlato
INAIL - Stress da lavoro: le indicazioni del governo per valutare i fattori di rischio

Le indicazioni fornite dal documento seguono criteri di "brevità" e "semplicità" - fa sapere una nota ministeriale - in quanto destinate "ad un utilizzo ampio e riferito a imprese non necessariamente munite di strutture di supporto in possesso di specifiche competenze sul tema". La valutazione dello stress lavoro-correlato si articola, così, in due fasi: una necessaria (la valutazione preliminare); l'altra eventuale, da attivare nel caso in cui la valutazione preliminare riveli elementi di un rischio in tal genere e le misure di correzione adottate in seguito dal datore di lavoro si rivelino inefficaci.

La valutazione preliminare consiste nella rilevazione di indicatori "oggettivi e verificabili" in riferimento a queste tre tipologie: eventi sentinella (come indici infortunistici; assenze per malattia; turnover; specifiche e frequenti lamentele formalizzate da parte dei lavoratori); fattori di contenuto del lavoro (come ambiente di lavoro e attrezzature; carichi e ritmi di lavoro; orario di lavoro e turni; corrispondenza tra le competenze dei lavoratori e i requisiti professionali richiesti); fattori di contesto del lavoro (come ruolo nell'ambito organizzativo, autonomia decisionale e controllo; conflitti interpersonali al lavoro).
Se dalla valutazione preliminare non emergono elementi di rischio, il datore di lavoro è tenuto solo a darne conto nel Documento di valutazione del rischio (Dvr) e a prevedere un monitoraggio. Diversamente, nel caso in cui si rilevino elementi di rischio da stress lavoro-correlato tali da richiedere appositi interventi, si dovrà procedere alla pianificazione e all'adozione di opportuni correttivi (per esempio, interventi organizzativi, tecnici, procedurali, comunicativi, formativi). Prevista, infine, anche "una valutazione approfondita".
 

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