giorg83

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In fase di regolarizzazione immobile dei miei veci per documenti ecobonus 110%
Una trifamiliare presumibilmente di un secolo fa , di cui si dispone della sola planimetria catastale del '39 e in comune pare non essere mai stato depositato nulla . L'acqusto e' stato effettuato nel 69, ma gli interni, gia' allora, sono diversi; spostamento tramezzi e porte in posizioni diverse.
Il geometra ha riaccatastato il tutto, comunicando aggli uffici che la mappa dell epoca era errata. Il catasto ha obbligato il passaggio una categoria superiore e scorporato la cantina. E mi dice che in comune non c'e bisogno di fare nessuna sanatoria in quanto ante 39 . A me viene qualche dubbio. Sopratutto in caso di fruizione del bonus o in caso di futura vendita
 
In fase di regolarizzazione immobile dei miei veci per documenti ecobonus 110%
Una trifamiliare presumibilmente di un secolo fa , di cui si dispone della sola planimetria catastale del '39 e in comune pare non essere mai stato depositato nulla . L'acqusto e' stato effettuato nel 69, ma gli interni, gia' allora, sono diversi; spostamento tramezzi e porte in posizioni diverse.
Il geometra ha riaccatastato il tutto, comunicando aggli uffici che la mappa dell epoca era errata. Il catasto ha obbligato il passaggio una categoria superiore e scorporato la cantina. E mi dice che in comune non c'e bisogno di fare nessuna sanatoria in quanto ante 39 . A me viene qualche dubbio. Sopratutto in caso di fruizione del bonus o in caso di futura vendita
Aver riaccatastato senza pratica urbanistica? Mi pare strano.

La pratica urbanistica è necessaria; semmai, posto che faccia fede la planimetria catastale del '39 (questo non riesco a dirtelo dal forum), si parte da quella come ante, ma la pratica al Comune è assolutamente necessaria.
 
A meno che abbia presentato la variazione catastale dichiarando che non sono mai stati eseguiti interventi dall'epoca della costruzione, e che la mappa era errata dall'inizio, secondo me.
Ho visto qualche caso uguale.
Non penso sia corretto o meglio così la situazione urbanistica non sarebbe sistemata: tutto deve essere "continuo", per cui per una diversa distribuzione di spazi interni (nuova) si partirebbe da una configurazione planimetrica non autorizzata.

È un po' come funziona per la continuità delle trascrizioni...
 
per una diversa distribuzione di spazi interni (nuova) si partirebbe da una configurazione planimetrica non autorizzata.
Certo; ma in genere, anche dai materiali usati, si capisce se c’è un errore iniziale di rappresentazione planimetrica, o se sono stati fatti successivamente interventi abusivi.
Certo la mia posizione riguarda lievi discrepanze, non una suddivisione completamente diversa, per la quale non posso che concordare con te.
 
@Bastimento tanti tanti tanti auguri !!!

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