sig. rossi
Nuovo Iscritto
Buongiorno. Il nostro problema riguarda la divisione di una
proprietà immobiliare ricevuta in eredità da tre fratelli da parte dei
genitori. E' una porzione di condomionio
costituita da 3 appartamenti e svariate pertinenze. Tutti gli eredi sono
d'accordo sulla divisione degli appartamenti (uno a testa) mentre per quanto
riguarda le pertinenze non c'è accordo. Due fratelli voglionor dividerle
in modo che ciascuno abbia qualche spazio a proprio uso esclusivo ( per
esempio a uno la cantina, all'altro il magazzino, all'altro il sottotetto ecc) mentre il
terzo fratello vuole mantenere tutte le pertinenze indivise, per
non essere escluso dall'uso di alcuna di esse. Da tenere presente che ciascuna pertinenza ha un solo ingresso quindi risulterebbe difficile suddividere ciascuno spazio in tre facendo in modo che ciascuno abbia almeno l'uso esclusivo di "un pezzo" di tutto. Vorrei sapere se, come proprietario di un terzo, quindi in minoranza, il fratello "resistente" può essere obbligato a dividere. Sottolineo che il problema non sta nell'accordarsi su quale delle pertinenze debba avere ciascuno, perchè la persona in questione non vuole dividerle nemmeno se gli si concede di scegliere
ciò che preferisce ( a parità di valore). Ci sono alternative al ricorso al giudice? In caso si dovesse ricorre al giudice chi deve pagare i vari oneri? Quanto tempo potrebbe passare senza che la situazione si modifichi dallo status quo (cioè tutte le pertinenze indivise)? Sarebbe possibile, mentre si va avanti con le pratiche esigere che gli spazi comuni vengano liberati daolla gran quantità di materiali in deposito e pretendere che restino vuoti fino alla definizione delle pratiche?
Grazie della risposta e di eventuali consigli sul da farsi.
proprietà immobiliare ricevuta in eredità da tre fratelli da parte dei
genitori. E' una porzione di condomionio
costituita da 3 appartamenti e svariate pertinenze. Tutti gli eredi sono
d'accordo sulla divisione degli appartamenti (uno a testa) mentre per quanto
riguarda le pertinenze non c'è accordo. Due fratelli voglionor dividerle
in modo che ciascuno abbia qualche spazio a proprio uso esclusivo ( per
esempio a uno la cantina, all'altro il magazzino, all'altro il sottotetto ecc) mentre il
terzo fratello vuole mantenere tutte le pertinenze indivise, per
non essere escluso dall'uso di alcuna di esse. Da tenere presente che ciascuna pertinenza ha un solo ingresso quindi risulterebbe difficile suddividere ciascuno spazio in tre facendo in modo che ciascuno abbia almeno l'uso esclusivo di "un pezzo" di tutto. Vorrei sapere se, come proprietario di un terzo, quindi in minoranza, il fratello "resistente" può essere obbligato a dividere. Sottolineo che il problema non sta nell'accordarsi su quale delle pertinenze debba avere ciascuno, perchè la persona in questione non vuole dividerle nemmeno se gli si concede di scegliere
ciò che preferisce ( a parità di valore). Ci sono alternative al ricorso al giudice? In caso si dovesse ricorre al giudice chi deve pagare i vari oneri? Quanto tempo potrebbe passare senza che la situazione si modifichi dallo status quo (cioè tutte le pertinenze indivise)? Sarebbe possibile, mentre si va avanti con le pratiche esigere che gli spazi comuni vengano liberati daolla gran quantità di materiali in deposito e pretendere che restino vuoti fino alla definizione delle pratiche?
Grazie della risposta e di eventuali consigli sul da farsi.