Fedefm

Membro Junior
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti,
volevo chiedervi info sulla questione plusvalenza.
Un mio cliente ha acquistato una prima casa nel 2020 e ora vorrebbe rivenderla per motivi famigliari. L'immobile è stato completamente ristrutturato con bonus 110% e la fine lavori verrà data entro fine mese.
Al momento dell'acquisto i 2 proprietari e il figlio hanno subito stabilito la propria residenza nell'immobile ma poi di fatto non lo hanno abitato in quanto hanno iniziato i lavori di ristrutturazione e hanno preso casa in affitto in altro comune (dove hanno messo il domicilio).
Ora in caso di vendita prima dei 5 anni andrebbero a pagare plusvalenza anche se hanno avuto residenza nell'immobile per più della metà del tempo? (l'hanno messa subito ed è tutt'ora lì)
Devono dimostrare di aver effettivamente abitato l'immobile (quindi presentando attivazione utenze, domiciliazione posta, etc.) o basta la sola residenza?
Grazie
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Avendo stabilito li una residenza fittizia, non si può escludere che qualche controllo del fisco rilevi l’irregolarità, e venga richiesto il pagamento delle imposte sulle plusvalenze, se presenti e non dichiarate.
Discorso plusvalenze a parte, se non ricomprano entro un anno, dovranno pagare quanto non pagato all’acquisto come imposte, non avendo diritto alle agevolazioni prima casa godute allora.
 

MauroScherlin

Membro Assiduo
Professionista
Quoto Francesca. Se plusvalenza ci fosse, occorre però considerare l'ammontare dei lavori effettuati sull'immobile oltre alle spese notarili (e qualche notaio accetta anche le spese di agenzia). Non é detto quindi ci sia plusvalenza.
 

MauroScherlin

Membro Assiduo
Professionista
Quando mi è capitato, gli ho comunicato io via e-mail quanto pagare, e gli ho portato l'assegno. Mi pare strano che lui abbia sottovalutato questa cosa...
Non l'ha sottovalutata, semplicemente fa parte dei Notai che giudicano corretto inserire le spese di mediazione.
Non tutti i Notai concordano su tutto, sappiamo come le leggi italiane siano interpretabili, ad esempio potresti trovare notai che impongono la trascrizione di successioni ultraventennali ed altri no.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Non l'ha sottovalutata, semplicemente fa parte dei Notai che giudicano corretto inserire le spese di mediazione.
Non tutti i Notai concordano su tutto, sappiamo come le leggi italiane siano interpretabili, ad esempio potresti trovare notai che impongono la trascrizione di successioni ultraventennali ed altri no.
Ha fatto un'altra cosa: senza chiedermi cosa considerare o non, mi ha detto direttamente di indicargli quanto pagare di plusvalenza e di conseguenza io gli portai un assegno di tot.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Ora in caso di vendita prima dei 5 anni andrebbero a pagare plusvalenza anche se hanno avuto residenza nell'immobile per più della metà del tempo?
Il problema potrebbe anche non sussistere. Tutto da stabilire che ci sia una plusvalenza, molto più probabilmente è quello a cui vorrebbero credere loro.
 

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