Andrea Russo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
riformulo.
è come se volessi mangiarmi un filetto all'anno e invece mi comprassi una frazione di mucca da mantenere e curare tutto l'anno. vabbeh :)
Non capisco perché parli di mucca da mantenere e curare se l'accordo con l'albergatore prevede che dividiate i guadagni a metà. L'unica criticità che vedo è quella di evitare, con opportune clausole contrattuali, che l'albergatore affitti l'alloggio dell'investistore solo dopo aver esaurito i propri.
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
se proprio fossi proprietario di un Condo(m)Hotel allora venderei solo l'usufrutto e non la nuda proprietà.
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
Non capisco perché parli di mucca da mantenere e curare se l'accordo con l'albergatore prevede che dividiate i guadagni a metà. L'unica criticità che vedo è quella di evitare, con opportune clausole contrattuali, che l'albergatore affitti l'alloggio dell'investistore solo dopo aver esaurito i propri.

e già hai messo il dito nella piaga. (e se non i suoi, quelli di altri "condhotellisti" a lui più simpatici o che gli retrocedono un guiderdone).

dai, queste sono le classiche genialate tipo il rent to buy che ben conosci.

c'è, secondo me, un altro punto dolente in questa iniziativa.
se l'albergo "tira", il proprietario col cavolo che lo mette in vendita.
se non tira, corri il rischio di avere le camere vuote.

poi, per carità; ognuno è libero di vedere l'affarone dove meglio crede.
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Se all'estero la formula funziona può darsi che funzioni anche in Italia.
Ma, psicologicamente, non riesco ad entrare in sintonia con chi acquisterebbe per sempre un "pezzo" di un albergo.
Se lo facessi anch'io non mi sembrerebbe mai di esserne sul serio il proprietario.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Se proprio dovessi comprare un "pezzo" di hotel , acquisterei la cucina, così dato che comanderei io, farei preparare per me tutti i piatti migliori e le specialità tipiche, mentre riserverei agli altri clienti gli avanzi e un vitto da caserma o casa di riposo.
 

Andrea Russo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
e già hai messo il dito nella piaga. (e se non i suoi, quelli di altri "condhotellisti" a lui più simpatici o che gli retrocedono un guiderdone).

dai, queste sono le classiche genialate tipo il rent to buy che ben conosci.

c'è, secondo me, un altro punto dolente in questa iniziativa.
se l'albergo "tira", il proprietario col cavolo che lo mette in vendita.
se non tira, corri il rischio di avere le camere vuote.

poi, per carità; ognuno è libero di vedere l'affarone dove meglio crede.
Credo che questo problema sia risolvibile con la formula "vuoto per pieno" che molte agenzie immobiliari già utilizzano con molti proprietari di seconde case.
 

Andrea Russo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Se all'estero la formula funziona può darsi che funzioni anche in Italia.
Ma, psicologicamente, non riesco ad entrare in sintonia con chi acquisterebbe per sempre un "pezzo" di un albergo.
Se lo facessi anch'io non mi sembrerebbe mai di esserne sul serio il proprietario.
Credo che l'investitore target sia colui che cerca una forma di investimento più sicura rispetto alla multiproprietà...
 

Andrea Russo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Se proprio dovessi comprare un "pezzo" di hotel , acquisterei la cucina, così dato che comanderei io, farei preparare per me tutti i piatti migliori e le specialità tipiche, mentre riserverei agli altri clienti gli avanzi e un vitto da caserma o casa di riposo.
Specialist, non sei un investitore "in target" per questo tipo di prodotto.
 

Andrea Russo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Bisogna comunque studiare bene come questa formula viene applicata all'estero e cercare di avvalersi dell'esperienza altrui. La sua riuscita dipende molto da come vengono tarati gli accordi economici tra le parti.
 

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