giocot

Membro Attivo
Professionista
Salve a tutti, premesso che sono nuovo del forum e non sono del settore, volevo sottoporre il seguente problema per capire come e se ne posso venire fuori;
circa tre anni fà, mi sono rivolto ad professionista in quanto volevo trasformare in terrazzo, un lastrico solare posto sopra dei locali, il cui solaio per 75% era di mia proprietà. Lui mi disse che era possibile, anche se ad onor del vero io volevo estendere il terrazzo solo sopra alla parte solaio di mia proprietà; lui mi consigliò comunque di utilizzare anche la parte di solaio di non mia proprietà. Adesso dopo tre anni circa, dopo averlo sollecitato a chiudere la pratica edilizia mi sento dire che ci sono stati dei problemi con la questione della proprietà del lastrico solare (n.b. a suo tempo i proprietari del 25% mi avevano firmato il consenso a pavimentare la loro parte per farci questo terrazzo) e quindi che la pratica può essere chiusa però lasciando come destinazione il lastrico solare e non il terrazzo. A questo punto mi sono sorti dei dubbi per come era stata gestita la pratica e quindi sono andato in comune a prendere visione del fascicolo; da li ho scoperto che:
1. La pratica la prima volta era stata “bocciata” e, è stata poi ripresentata una seconda volta, uguale alla prima, con la sola differenza che la prima volta era stata richiesta una manutenzione ordinaria, mentre la seconda volta una manutenzione straordinaria (non ho capito perché in manutenzione ordinaria non andava bene mentre in manutenzione straordinaria era Ok)
2. Nella descrizione lavori c’è stato riportato , apertura di una finestrone per accedere ad un terrazzo di proprietà ( Ma il terrazzo ancora non esisteva !!)
3. Nei disegni è specificato ed evidenziato che oltre al finestrone, sarebbero stati fatti anche i parapetti per il terrazzo e che prima non esistevano ( c’è incongruenza tra quanto riportato nella descrizione lavori e i disegni !!)
Ho parlato con un tecnico (di mia fiducia) il quale mi ha detto che secondo lui ci sono solo due alternative :
1. Faccio la chiusura lavori dicendo comunicando la sola apertura del finestrone, e non comunico niente relativamente al terrazzo ; in questo modo trovo quindi un terrazzo abusivo che mi preclude la vendite dell’appartamento e eventuali lavori di ristrutturazione ??
2. Pago un botto (mi hanno detto circa € 13-14 mila) per sanare la situazione; questa cifra è quello che avrei dovuto pagare se avessi costruito delle nuove stanze invece che un terrazzo (il terrazzo è circa 100 mq)
Non so se sono riuscito a spiegare bene la mia situazione …. I grossi dubbi sono anche:
1. Che differenza c’è manutenzione ordinaria e straordinaria ?
2. Il tecnico che responsabilità ha in tutto questo ?
Grazie in anticipo per eventuali consigli
 

cafelab

Moderatore
Membro dello Staff
Professionista
1. La pratica la prima volta era stata “bocciata” e, è stata poi ripresentata una seconda volta, uguale alla prima, con la sola differenza che la prima volta era stata richiesta una manutenzione ordinaria, mentre la seconda volta una manutenzione straordinaria (non ho capito perché in manutenzione ordinaria non andava bene mentre in manutenzione straordinaria era Ok)

Burocrazia Italiana, evidentemente il comune pretendeva una manutenzione straordinaria e non una ordinaria, ma queste francamente sono questioni fra il tecnico e l'ente pubblico, lo stesso vale per i punti 2 e 3

per la differenza:
Testo unico edilizia D.P.R. 380/2001 (come modificato dal D.Lgs. 301/2002), TITOLO I, Capo I Attività edilizia
Definizioni degli interventi edilizi (legge 5 agosto 1978, n. 457, art. 31). —
Ai fini del presente testo unico si intendono per:

a) "interventi di manutenzione ordinaria", gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti;

b) "interventi di manutenzione straordinaria", le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso;


per il resto la questione non mi è chiarissima e senza carte alla mano e vedere la situazione non azzardo pareri
 

ssimone75

Membro Attivo
Professionista
Sì, non è chiaro... è difficile dare pareri.
Per la parte a lastrico solare l'unica cosa sacrosanta è che costruire una qualsiasi cosa su un bene comune non rende la cosa tua, ma rimane di proprietà comune. Quindi anche se gli altri condomini ti hanno firmato un assenso (che in alcuni comuni può essere acquisito prima della definizione della pratica), quello che regolarizza la proprietà è esclusivamente una compravendita (rogito) che, se la effettui quando sopra ci hai già costruito, ti mette nella condizione di dover pagare più tasse (in quanto queste sono relative al valore dell'oggetto che nel frattempo è aumentato). Quindi una bella zappata sui propri piedi.
 

Sim

Membro Senior
Agente Immobiliare
Certo, come accade nei condomini c'è una bella differenza tra assenso per un uso esclusivo da parte degli altri condomini e vendita e quindi cessione di proprietà.
 

adimecasa

Membro Senior
Agente Immobiliare
la cessione di proprietà di parte di condominio, è la cosa più disastrosa che mai, tutti devono convenire alla vendita, tutti i cointestatari devono andare dal notaio per la cessione del bene, anche i separati di fatto se sono cointestari.
 

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