Chiedo lumi su questa situazione un po' complicata.
Uno stabile che originariamente era di una sola famiglia ed includeva sia le residenze dei famigliari e sia la loro fabbrica , trovandosi quindi in semplice comunione indiviosa fra più soggetti, era servito da una sola canna fumaria per la dentrale termica che era a servizio sia delle residenze che dell'opificio.
Nel 91 la proprietà viene divisa fra gli aventi diritto, ciascuno dei quali diventa unico proprietario di unità determinate, e quindi nascerebbe in questa data il Condominio.
Non si ha nessuna certezza se la centrale termica abbia continuato a servire le varie unità residenziali , mentre sicuramente ha continuato a servire l'opificio.
Di sicuro, quando nel 92 viene venduto ad "estranei alla famiglia" il primo appartamento, questo è termoautnomo.
Lo stesso accade per le altre unità che vengiono alienate a terzi successivamente alla prima.
Oggi la canna fumaria ha problemi seri, essendo lesionata e pericolante, e come ognuno facilmente intende ...è oparticolarmente importante stabilire con certezza di chi siano le responsabilità e gl oneri finanziari della sua messa in sicurezza (o meglio parziale ricostruzione, giiacchè all'opificio essa è tuttora essenziale:
Il proprietario dell'opificio sostiene la natura condominiale , fondando sul fatto che originariamente la canna seeriva anche le residenze.
Come già detto, però , questo avveniva certamente all'epoca della comunione indivisa, non accadeva certamente più all'epoca della vendita a terzi , i quali trovavano tutti immobili tremoautonomi, e purtroppo non possiamo avere alcuna certezza circa il fatto che nell'anno intercorso tra la divisione della comunione e la prima vendita a terzi di unità termoautonoma la canna abbia comunque servito ancora le residenze, o invece sia stata posta a servizio del solo opificio all'atto stesso della divisione fra comunisti.
Come inquadrereste la questione? (grazie a chi avrà la pazienza di misurarsi con questo rompicapo!)
Uno stabile che originariamente era di una sola famiglia ed includeva sia le residenze dei famigliari e sia la loro fabbrica , trovandosi quindi in semplice comunione indiviosa fra più soggetti, era servito da una sola canna fumaria per la dentrale termica che era a servizio sia delle residenze che dell'opificio.
Nel 91 la proprietà viene divisa fra gli aventi diritto, ciascuno dei quali diventa unico proprietario di unità determinate, e quindi nascerebbe in questa data il Condominio.
Non si ha nessuna certezza se la centrale termica abbia continuato a servire le varie unità residenziali , mentre sicuramente ha continuato a servire l'opificio.
Di sicuro, quando nel 92 viene venduto ad "estranei alla famiglia" il primo appartamento, questo è termoautnomo.
Lo stesso accade per le altre unità che vengiono alienate a terzi successivamente alla prima.
Oggi la canna fumaria ha problemi seri, essendo lesionata e pericolante, e come ognuno facilmente intende ...è oparticolarmente importante stabilire con certezza di chi siano le responsabilità e gl oneri finanziari della sua messa in sicurezza (o meglio parziale ricostruzione, giiacchè all'opificio essa è tuttora essenziale:
Il proprietario dell'opificio sostiene la natura condominiale , fondando sul fatto che originariamente la canna seeriva anche le residenze.
Come già detto, però , questo avveniva certamente all'epoca della comunione indivisa, non accadeva certamente più all'epoca della vendita a terzi , i quali trovavano tutti immobili tremoautonomi, e purtroppo non possiamo avere alcuna certezza circa il fatto che nell'anno intercorso tra la divisione della comunione e la prima vendita a terzi di unità termoautonoma la canna abbia comunque servito ancora le residenze, o invece sia stata posta a servizio del solo opificio all'atto stesso della divisione fra comunisti.
Come inquadrereste la questione? (grazie a chi avrà la pazienza di misurarsi con questo rompicapo!)