ezechiele

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Visto che per l'attività della mia impresa (installazione caldaie, condizionatori, impianti elettrici) un funzionario comunale ha escluso la possibilità di locare un immobile c1, mi piacerebbe sapere quale categoria catastale dovrebbe avere un immobile da locare per istituire una sede della mia attività. Non è che faccio missili per la Nasa! Faccio l'installatore (caldaie, condizionatori, settore pubblico e privato)... Secondo il tecnico comunale dovrebbe essere un A10. Niente di più assurdo. Dove dovrei esporre le mie caldaie, i miei condizionatori? Dentro un ufficio? Gli uffici tra l'altro sono ubicati generalmente in condomini, molto spesso ai piani alti, con evidenti problemi di carico/scarico. Mi serve inoltre un'area espositiva, un'area da adibire a magazzino scorte materiale e una zona "ufficio" con scrivania fax computer. Mica dovrò locare 4 locali? Potrebbe andare bene per esempio un capannone? Che categoria catastale ha un capannone?
 

carbisig

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Mi serve inoltre un'area espositiva, un'area da adibire a magazzino scorte materiale e una zona "ufficio" con scrivania fax computer. Mica dovrò locare 4 locali? Potrebbe andare bene per esempio un capannone? Che categoria catastale ha un capannone?

Sono d'accordo che la tua attività non la puoi svolgere in un ufficio A/10.
Può andare bene il C/1 se c'è vendita di ricambi che giustifica il magazzino, scrivania fax computer e contemporanea esposizione.
Altrimenti rimane C/2 - magazzino e locale di deposito - se l'attività prevalente è "magazzino scorte materiale". Il capannone per essere C/2 non deve avere apprestamento per mostra. Quindi potrebbe andare bene il capannone con l'accortezza di non dare apprestamento per mostra a quello che esponi.
 

Bastimento

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Non capisco: quali motivazioni porta il funzionario comunale?
A che titolo è stato interpellato?
Probabilmente un C2 (magazzino), meglio un C3 (laboratorio) sarebbero più appropriati. Credo vorrai che il tuo "laboratorio-negozio" sia aperto al pubblico: quindi potrebbe essere più consono proprio un C1.
Se non sbaglio se chiedessi il cambio di categoria, da C1 a C3 l'AdE andrebbe pure a perderci.
 

ezechiele

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Innanzitutto grazie mille per le risposte. Grazie per questo barlume di luce nel buio della mia ignoranza (ma anche forse dell'ignoranza altrui..) Preciso meglio la questione, offrendo al tempo stesso altri spunti di riflessione. Io in realtà ho già sottoscritto, la settimana scorsa, il contratto di fitto per il locale c1. C'erano alcuni lavori da fare, in parte da me e in parte dallla proprietaria. A detta di quest'ultima, c'era da fare una scia (tra l'altro per 4 pareti in cartongesso, 2 condizionatori e 4 plafoniere... davvero ci voleva la scia?). Quindi la proprietaria affida ad un tecnico (?) di sua fiducia il compito di presentare al Comune la scia. Questo tecnico mi obbliga a fare un progetto (!). Data l'esiguità dei lavori da fare (e delle potenze impegnate in kw), gli presento uno schema firmato dal resposabile tecnico della mia impresa e dall'amministratore, accompagnato da una relazione descrittiva. Questo tecnico si reca al comune, si porta anche dietro il contratto di fitto ed illustra al funzionario del settore edilizia/catasto di quel comune i lavori da fare e anche evidentemente le finalità. A questo punto il funzionario comunica testualmente al tecnico della proprietà che un'attività come la mia non può avere luogo in un locale c1. Perché in un locale c1, secondo lui, ci deve essere per forza un registratore di cassa. Nel certificato camerale dell'impresa che occupa un fondo c1, ci deve esere per forza menzionata la vendita. La proprietaria, che ta l'altro ha già incassato la caparra, propone di modificare il contratto, addossandomi in pratica sin da ora tutte le colpe. Vuole scrivere, nella nuova versione, che eventuali sanzioni o oneri derivanti da un uso dell'immobile diverso da quello commerciale sono a mio carico. Per completare il quadro, vi dico che avevo già chiesto attivazione delle utenze, ho già pagato anche l'agenzia, questo perché dovevo essere operativo tra 10 giorni! Ho pensato, stamattina, di chiamare il funzionario del comune, il quale mi ha risposto sgarbatamente, dicendo che simili informazioni non si danno per telefono... Ho chiamato allora i due comuni limitrofi: ironia della sorte, funzionari educatissimi mi hanno risposto "E chi vuole che vada a spaccare il capello in 4? Certo che lei potrebbe esercitare la sua attività in un locale c1! ci mancherebbe altro!"
 

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