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Siamo dal 1987 proprietari di una villetta a schiera di un complesso di 7. Fino dalla costruzione il confine tra le villette era definito da una siepe in comune. Nel corso del tempo alcuni condomini si sono accordati coi vicini per alzare reti divisorie nuove siepi etc. Noi col nostro vicino, già parecchi anni fa, abbiamo concordato di sostituire la siepe morente con una in comune di tasso ad unico filare nell'identica posizione della precedente. Il nuovo proprietario ha deciso autonomamente di alzare una recinzione metallica sul confine ma valutando che le mappe catastali recentemente aggiornate spostassero di circa cm.10 il confine ha fatto distruggere le piante che riteneva fossero sul suo terreno, quasi tutte, senza cercare accordi, proporre indennizzi anzi ribadendo che fosse suo pieno diritto e non tenendo in alcun conto che la siepe era per metà nostra. Come ci possiamo comportare visto la sua indisponibilità a trattare? In ogni caso volendo a tutti i costi ripiantare la siepe siamo costretti a piantarla a cm. 50 dalla rete, cosa quasi impossibile per la presenza di altre piante irrigatori etc., o possiamo mantenerla in linea con le poche piante rimaste?
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Siamo dal 1987 proprietari di una villetta a schiera di un complesso di 7. Fino dalla costruzione il confine tra le villette era definito da una siepe in comune. Nel corso del tempo alcuni condomini si sono accordati coi vicini per alzare reti divisorie nuove siepi etc. Noi col nostro vicino, già parecchi anni fa, abbiamo concordato di sostituire la siepe morente con una in comune di tasso ad unico filare nell'identica posizione della precedente. Il nuovo proprietario ha deciso autonomamente di alzare una recinzione metallica sul confine ma valutando che le mappe catastali recentemente aggiornate spostassero di circa cm.10 il confine ha fatto distruggere le piante che riteneva fossero sul suo terreno, quasi tutte, senza cercare accordi, proporre indennizzi anzi ribadendo che fosse suo pieno diritto e non tenendo in alcun conto che la siepe era per metà nostra. Come ci possiamo comportare visto la sua indisponibilità a trattare? In ogni caso volendo a tutti i costi ripiantare la siepe siamo costretti a piantarla a cm. 50 dalla rete, cosa quasi impossibile per la presenza di altre piante irrigatori etc., o possiamo mantenerla in linea con le poche piante rimaste?
Credo che siamo nella sola teoria, ma nella teoria avrebbe dovuto interpellarti essendo un bene comune pagato e mantenuto con i soldi di entrambi. Sempre in questa teoria dovrebbe rimborsarti metà del valore avendola distrutta quando si poteva ancora (sempre in teoria) trapiantare altrove.
 

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