emmafly

Nuovo Iscritto
Salve a tutti!
Sono proprietaria di un piccolo appezzamento di terra (circa 1000 mq) nel quale è presente un fabbricato.
Il terreno confina con altri due appezzamenti di terreno posseduti dalla medesima persona. Tra il mio terreno e gli appezzamenti del vicino c’è un dislivello di circa 3 metri.
Il terreno non è mai stato recintato perché i confini naturali e le delimitazioni costruite dal vicino (siepi, muretto in cemento, piccolo garage) segnano perfettamente il confine.
Il terreno è stato acquistato 23 anni fa. Dopo 20 anni dall’acquisto mi è arrivata una lettera dell’avvocato del vicino che mi chiedeva di mettere il recinto e quindi prendere le misure.
Ho chiamato un tecnico che in prima battuta ha confermato le misure che risultavano dal catasto e coincidevano con i confini naturali e con quelli delimitati dal vicino, ma in seconda battuta al momento della misurazione con entrambi i periti (nominati dalle parti) ha detto che le misure corrette erano quelle del perito del mio vicino. Secondo i due periti avrei dovuto traslare il terreno di 3 metri.
I periti non hanno rilasciato alcun verbale.
Mi sono rivolta ad un avvocato che ha scritto una lettera alla controparte dichiarando che i confini non erano più visibili e che ero disposta a chiamare dei nuovi periti per fare delle nuove misurazioni.
Dopo 1 anno e dopo aver cambiato tecnico e avvocato sono stata invitata a partecipare ad una mediazione.
Il mediatore è stato scelto, in base alla facoltà concessa dalla legge a chi presenta per prima l’istanza di mediazione, dalla controparte.
Secondo voi posso recintare il terreno con la mediazione in corso?
Visto che sono trascorsi più di vent'anni dall'acquisto del terreno conviene fare un'azione di rivendicazione (usucapione) oppure il regolamento dei confini?
 

ssimone75

Membro Attivo
Professionista
non è mica chiaro quali siano i 3 metri...
prima parli di dislivello (quota altimetrica) e poi di confini catastali (quota planimetrica)...:occhi_al_cielo:
 

emmafly

Nuovo Iscritto
Il terreno è rettangolare e da entrambi i lati più lunghi c'è un dislivello di circa 3 metri. I confini naturali coincidono con i confini catastali. Non so se adesso è più chiaro...
 

ssimone75

Membro Attivo
Professionista
no! non è chiaro...
come fai a "traslare il terreno" :shock: di 3 metri (come dicono i periti): a parte che vorrai dire traslare i confini ;), il confine non si trasla in altezza ma planimetricamente! cosa c'entra quindi l'altezza del dislivello?:confuso:
io posso immaginare che chiari segni quali dislivelli, piante e similari che sono lì da una vita possano essere gli effettivi confini...
ma i periti:
o hanno fatto delle considerazioni non chiare o non vere e te l'hanno raccontata :shock:
o tu non hai capito :triste:
 

emmafly

Nuovo Iscritto
:confuso: mi scuso per il linguaggio poco (anzi per nulla) tecnico , ma sono parecchio inesperta in materia.
Il discorso del dislivello è per far capire che c'è anche un confine naturale, per poter utilizzare quella parte di terreno dovrebbero fare dei lavori per portarlo allo stesso piano. Ma credo non sia questo il loro interesse, piuttosto quello di avere terreno a sufficienza per poter costruire rispettando le distanze previste dalla legge. Per quanto riguarda i periti qualche sospetto c'è, anche perchè il perito chiamato da noi inizialmente ha confermato i confini risultanti al catasto, mentre in un secondo momento ha dichiarato che quei confini erano da ristabilire e che le misure non fossero state prese correttamente, il tutto però senza rilasciare un verbale. Durante la prima seduta della mediazione, la controparte ha dichiarato che il tecnico chiamato allora da loro ha rilasciato un verbale, ma noi non abbiamo mai visto nulla...
:confuso: ho aumentato la confusione?
 

ssimone75

Membro Attivo
Professionista
no, adesso dovrei aver capito...;)
e quindi ti confermo quanto sopra detto e te lo spiego leggermente meglio...
se c'è qualcosa tipo confine naturale, al di là delle semplici misure catastali (che possono essere errate) un buon tecnico analizzala situazione a 360° e capisce se il confine naturale possa essere probante o meno: questo perchè contestualmente a uno spostamento di 3 metri allora io chiederei che ti riconfinassero in toto anche il tuo lotto... vedrai che probabilmente ci potrebbe essere di qualcosa che non coincide sul confine opposto... a questo punto diventa un cane che si mangia la coda!!!
io chiederei delucidazioni al vs. perito (spero geometra) in questo senso che eventualmente ti confermi o dica le dimensioni "catastali" del tuo lotto, la superficie catastale è disponibile con una semplice visura e me le metta per iscritto.
se no sei convinta, puoi interpellare un geometra terzo eventualmente specializzato in topografia e pratiche catastali e vedere se tutto torna...
;)
 

emmafly

Nuovo Iscritto
Non abbiamo più un perito perchè ha avuto un comportamento poco corretto. Il punto è che non so esattamente come muovermi: è meglio puntare sul fatto che i confini sono quelli e viene dimostrato anche dal loro agire nei fatti (in alcune parti hanno costruito, da più di vent'anni, delle delimitazioni chiare: siepi, muretto, garage) o sul fatto che, in ogni caso, dopo più di vent'anni, anche qualora venisse riconosciuto che i confini siano errati, sono la proprietaria di fatto per usucapione?
Altra domanda: potrei recintare il mio terreno con la mediazione in corso? E' o meno fattibile e/o consigliabile?
 

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