bubuccia

Membro Junior
Agente Immobiliare
Nel 2010 ho dato in locazione commerciale un negozio sito a Roma, in uno stabile di edificazione precedente al 1934( quindi prima dell'obbligo del certificato di abitabilità). Nell'unità abbiamo eseguito dei lavori con regolare dia ( fusione frazionamento, creazione di servizi) e fatto denuncia di fine lavori e accatastamento. Chi si è occupato della pratica non ha fatto la richiesta di agibilità, nè noi sapevamo che fosse necessaria.
L'inquilino ( titolare di una macelleria) ha fatto ulteriori lavori ( creazione di un montacarichi, impianti di refrigerazione ).
Dopo cinque anni mi chiede ora il certificato di agibilità ,per decreto legislativo sicurezza sul lavoro(81/08). Ho il dubbio che in realtà voglia una riduzione del canone.
Due domande: per avere la riduzione deve rivolgersi al giudice o siamo tenuti a concederla?
Considerato che ha effettuato alcuni lavori( vedi sopra) tale agibilità andava chiesta dopo questi da noi , sulla base delle certificazioni da lui fornite o comunque dopo la fine lavori con dia?
 

ssimone75

Membro Attivo
Professionista
Sempre meglio far vedere tutto a un tecnico del posto.
In linea di massima comunque in regime di DIA spesso si trattava di manutenzioni straordinarie che non richiedevano nuova agibilità. Credo si possa richiedere (sempre che le opere fatte siano conformi alle DIA presentate).
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
spesso si trattava di manutenzioni straordinarie che non richiedevano nuova agibilità.
Non sono esperto, ma mi pare strano che a seguito DIA per
fusione frazionamento, creazione di servizi)
non fosse opportuno chiedere l'agibilità. Oggi mi pare sia conseguente alla comunicazione di fine lavori e consegna della documentazione prevista.

per avere la riduzione deve rivolgersi al giudice o siamo tenuti a concederla?
La riduzione è un patto tra privati: non siete obbligati a concederla, ma potrebbe essere commercialmente opportuno anche per voi. In queste condizioni, dove presumo il vecchio contratto non specificava che eventuali autorizzazioni di legge sarebbero state a carico del conduttore, questo potrebbe chiedere la immediata risoluzione del contratto per giusta causa.

Per la seconda domanda ritengo che la domanda di agibilità debba sempre essere formalmente avanzata dal proprietario, così come le varie CIL o DIA.
 
Ultima modifica di un moderatore:

ssimone75

Membro Attivo
Professionista
Non sono esperto, ma mi pare strano che a seguito DIA per

non fosse opportuno chiedere l'agibilità. Oggi mi pare sia conseguente alla comunicazione di fine lavori e consegna della documentazione prevista.


Effettivamente non ho fatto caso al "fusione, frazionamento" (infatti ho scritto manutenzione straordinaria...), dicitura che può voler dire tutto o nulla: è per quello che consiglio comunque di rivolgersi con carte alla mano a un Tecnico...
C'è da tenere presente che se non è stata presentata la Fine Lavori e/o la richiesta di Agibilità (se dovuta) a conclusione della DIA sarebbe dovuta arrivare una sanzione.
 

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