Clarissa64

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Salve a tutti. Vi sarò grata se riuscirete a farmi chiarezza su questa problematica.
Nel 2020 ho venduto un appartamento, chiaramente prima del rogito ho chiesto il saldo delle mie spese condominiali all'amministratore che mi ha comunicato un importo che io ho pagato (anche se non mi ha mandato nessun dettaglio) per poter rogitare.
Alla chiusura del bilancio pochi giorni fa mi ha mandato un consuntivo (dove c'è anche un debito da saldare per la mia quota) dal quale ho potuto constatare che semplicemente aveva diviso tutte le spese del 2020 per giorni di possesso senza considerare il periodo di proprietà.

Succede però che:
  • nella seconda metà dell'anno (quando io non ero più propietaria) vengono fatte e deliberate spese strordinarie per circa 6500€;
  • nel bilancio vengono riaccreditati 2500€, a causa di un errore dell'amministratore che aveva messo nelle spese generali una spesa del 2019 che era invece da addebitare solo ad un singolo condomino;
  • vengono riaccreditati i rimborsi dell'assicurazione per i vari sinistri che c'erano stati nel periodo di mia proprietà;
  • nello stesso bilancio ci sono anche spese per consumi di acqua del 2018 e 2019 e pagamenti di fatture varie sempre relativi a lavori eseguiti nel 2019, (che non vedo come debbano riguardare il nuovo propietario...)
Ora io sono molto convinta di non dovere pagare per spese deliberate dopo la vendita, credo di non sbagliare su questo. Anche se l'amministratore fa finta di nulla e dice che va bene così, cioè che per lui è corretto dividere tutto il bilancio 2020 per giorni di possesso.

Ma non so esattamente come devo comportarmi invece per le somme che sarebbero a mio credito in quanto versate da me, in più, per lavori straordinari già eseguiti e pagati. Non riesco a capire perchè debbano essere riaccreditate anche al nuovo propietario, come non riesco a capire perchè fatture di anni precedenti debbano anche loro essere addebitate ad entrambi, divise per giorni di possesso, e non addebitate a me.

In ogni caso sommando tutte le voci che possono essere attribuite al mio periodo propietà, come a me sembra giusto (ma non è detto che giusto sia la cosa giusta), e quelle attribuibili al nuovo propietario io rimarrei comunque a credito di qualche centinaio di euro rispetto alla somma che mi ha fatto pagare con il saldo delle spese condominiali.

Le domande che vi pongo sono: posso pretendere il riaccredito dei soldi in più che ho versato per il saldo delle spese condominiali, e sei sì di quali spese oltre a quelle che sicuramente non mi spettano in quanto decise dopo la vendita?
Come debbo comportarmi con l'amministratore che fa orecchie da mercante e che invece di rispondere alle mie obiezioni argomentando dice che va bene così?

Vi ringrazio dell'aiuto che vorrete darmi
 

Avv Luigi Polidoro

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Ciao, per l'applicabilità della solidarietà condominiale fra acquirente e venditore rileva la data di delibera degli interventi o la competenza della spesa.
Ritengo quindi erroneo la scelta dell'amministratore di dividere "per giorni di possesso".
E' certo che le i costi discendenti da delibere successive all'acquisto gravino solo sul nuovo proprietario (a meno che tali delibere non fossero "obbligate" da decisioni assembleari assunte prima della vendita - il discorso può essere delicato ed è necessario leggere i verbali ed avere contezza del tipo di interventi).
Ritengo altresì necessario che eventuali conguagli in favore dell'appartamento, se relativi il periodo in cui tu eri proprietaria, debbano essere riconosciuti a te e non al nuovo proprietario (che non ha sostenuto la spesa).
Devi (tu od un legale, qualora vorrai farti assistere) dettagliare gli importi di spesa e le delibere richiedendo il rimborso contestando altresì (qualora siano avvenute in modo formale, dal condominio o dal nuovo proprietario) richieste di pagamento per oneri maturati successivamente alla vendita.
 

Clarissa64

Membro Junior
Privato Cittadino
Grazie Luigi, sintetico e chiaro. Ora ho qualche certezza in più. Di solito la legge è buon senso, nel condominio a volte non sempre, ma in questo caso mi sembrava logico.
Spero di non dovermi far assistere da un legale ma nel caso, non fosse che per principio, lo farò sicuramente.
Le spese successive al rogito non erano mai state ventilate e preventivate, ed in ogni caso l'acquirente ha potuto accedere a tutti i verbali precedenti e vi è anche una esplicita clausola nel rogito al riguardo, che mi esclude da qualsiasi spesa successiva in quanto c'erano in previsione possibili (ma non certe e non quelle in oggetto) spese e di questo è stato tenuto conto nel prezzo di vendita.
 

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