Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Salve, se rivendo la mia abitazione principale dopo due anni dall'acquisto senza riacquistarne un'altra entro un anno, a che sanzioni incorro?
Per quanto riguarda l'imposta di registro è chiaro che devo restituire le agevolazioni usufruite maggiorate del 30% e degli interessi.
Ma per quanto concerne la plusvalenza realizzata dalla rivendita?
Anche su questa dovrei pagare l'imposta del 20% nonostante abbia utilizzato la casa sempre come abitazione principale per tutto il periodo di possesso?
Grazie a chi volesse offrirmi qualche delucidazione.

Ti aggiungo un'altra cosa, non ho i riferimenti di legge, ma un notaio te lo dice subito: pagando la sanzione entro un termine breve (mi pare 30gg ma non sono sicurissimo) hai uno 'sconto' sulla sanzione stessa :basito:
 

allberto

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
si, la plusvalenza lo so che non c'è, l'unica cosa che lui, da quando ho capito, non ha molta intenzione di ricomperare casa e quindi deve mettere in conto che quei "50.000" diminuiranno perché dovrà pagare la differenza d'imposta più il 30%.
 

Gustavo

Nuovo Iscritto
Salve, se rivendo la mia abitazione principale dopo due anni dall'acquisto senza riacquistarne un'altra entro un anno, a che sanzioni incorro?
Ciao temax,
Vediamo di ricapitolare:
(dal sito dell'agenzia entrate) La decadenza dell'agevolazione comporta il recupero delle imposte nella misura ordinaria (al netto di quanto già corrisposto) nonché l'applicazione di una sanzione pari al 30% delle maggiori imposte dovute, oltre gli interessi di mora. Precisamente:
- il residuo 4% di imposta di registro o il 6% di IVA; (hai comprato da un privato o dal costruttore?)
- l'imposta ipotecaria del 2%;
- l'imposta catastale dell'1%.
Viene applicata, inoltre, una soprattassa del 30% e sono dovuti gli interessi legali del 2,5% dal 1° gennaio 2004, elevati al 3% dal 1° gennaio 2008 e ridotti all'1% dal 1° gennaio 2010.
attenzione: Il contribuente può sanare il debito con il Fisco se, entro 60 giorni dalla notifica dell'avviso di accertamento, versa le imposte dovute più interessi e soprattassa ridotta ad 1/4 (un quarto).
Per la vendita della casa entro 5 anni dall'acquisto, oltre al ricalcolo delle imposte con l'applicazione delle aliquote ordinarie ed alla sanzione del 30%, è dovuta la tassazione con aliquota del 20% sulle plusvalenze, ma solo se l'immobile non sia stato adibito ad abitazione principale per la maggior parte del periodo di detenzione dell'abitazione (in questo caso, quindi, tu non paghi).

Ad ogni modo ti suggerisco di sentire direttamente l'agenzia delle entrate cui fai riferimento poichè potrebbero anche concederti una dilazione (es. problemi di reddito).

p.s. scusa se te lo domando, ma hai comprato casa e adesso ti soffoca il mutuo? se è così, prova a rinegoziare le condizioni o vedi se trovi una banca che ti fa risparmiare. Con il decreto bersani puoi passare ad altra banca (surroga) gratis. informati
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Il contribuente può sanare il debito con il Fisco se, entro 60 giorni dalla notifica dell'avviso di accertamento, versa le imposte dovute più interessi e soprattassa ridotta ad 1/4 (un quarto).


è a questo che alludevo prima.... :confuso:
grazie gustavo
 

robertobosco

Membro Ordinario
Ottima e precisa risposta, potremo anche aggiungere cosa accade ove la residenza è stata mantenuta nello stesso comune, ma non nella medesima abitazione principale ?.
 

jrogin

Membro Attivo
Agente Immobiliare
potremo anche aggiungere cosa accade ove la residenza è stata mantenuta nello stesso comune, ma non nella medesima abitazione principale ?.
Per quanto riguarda la plusvalenza, se l'immobile NON è stato adibito ad abitazione principale per più del 50% del tempo intercorso tra l'acquisto e la vendita, la plusvalenza viene tassata. Il contribuente può scegliere se inserirla tra i redditi diversi e quindi far cumulo con gli altri redditi, oppure pagare un imposta sostitutiva del 20% della plusvalenza direttamente al notaio al momento della stipula del rogito definitivo di vendita.

Per quanto riguarda i benefici avuti in acquisto, ricordo che la PRIMA volta che si acquista usufruendo dei benefici è condizione SUFFICIENTE prendere la residenza entro 18 mesi dal rogito, nel comune ove è ubicato l'immobile, NON NECESSARIAMENTE nell'immobile specifico.
In caso invece di SECONDO acquisto di "prima casa" per usufruire dei benefici E' NECESSARIO adibire ad abitazione principale l'immobile acquistato e quindi prenderci la residenza.
 

jrogin

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Precisamente:
- il residuo 4% di imposta di registro o il 6% di IVA; (hai comprato da un privato o dal costruttore?)
- l'imposta ipotecaria del 2%;
- l'imposta catastale dell'1%.
Una piccola precisazione: in caso di acquisto con IVA NON si deve rimborsare le imposte di registro ed ipo-catastali in quanto pagate in misura fissa in tutti i casi, ma solo il 6% di IVA.
 

Pasquale1

Nuovo Iscritto
Salve a tutti, se fosse possibile vorrei approfondire il discorso relativo alla tassazione delle plusvalenze derivanti dalla vendita di un immobile di tipo residenziale. La normativa di settore stabilisce che per essere esonerati dal pagamento di tasse di qualsivoglia natura è sufficiente, per la maggior parte del tempo intercorso tra l'acquisto e la vendita, adibire l'immobile ad abitazione principale. A mio avviso si percepisce comunque un introito, possibile che questo non venga tassato? In Italia? Tra l'altro è anche semplice come condizione da superare per chi opera con fini speculativi. Grazie.

Pasquale1
 

Roby

Fondatore
Agente Immobiliare
E' come hanno scritto sopra Pasquale, se risiedi più del 50% del periodo che intercorre tra l'acquisto e la vendita, non c'è nessuna plusvalenza.
 

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