Fausto 1

Membro Junior
Privato Cittadino
A me l'unica soluzione equa sembra quella di affrancare automaticamente chi ha acquistato a prezzo di libero mercato, ovvero TUTTI dai secondi proprietari compresi in poi. Non è equo che si cambino le condizioni in corsa a chi ha acquistato senza queste restrizioni due, cinque, dieci, venticinque anni fa, pur con la certificata consapevolezza che stava acquistando un immobile in un PdZ. Chi avrebbe mai acquistato un immobile se avesse saputo di doversi esporre a cotante limitazioni?
Aggiungo che l'equità non deve essere condizionata dalla disponibilità o dalla carenza di strumenti tecnico-legislativi che non ne permettono l'applicazione. Se una cosa è giusta si trova il modo per poterla applicare. Se la ritenete giusta eviterei anche di cercare soluzioni di compromesso che mi sembrano medicine peggiori della malattia.

Altra cosa è la trasformazione ovvero l'acquisto del sedime che riguarda solo gli immobili in diritto di superficie.

In sintesi: non mi pare corretto cambiare le carte in tavola e se l'impossibilità è dovuta ad una carenza normativa si mette mano alle norme con l'obbiettivo di perseguire l'equità.

Quindi per gli immobili costruiti da settembre 2015 in poi si applicheranno tutte le restrizioni del prezzo massimo di cessione, che vincola l'immobile all'infinito salvo affrancazione.

Ma è solo la mia opinione.

Aggiungo altri tre punti che, a mio avviso, sono fondamentali:

1) ottenere una stima, oltre che dei costi, anche delle tempistiche per l'evasione delle pratiche elencate sul sito del Comune;
2) poter conoscere il testo esatto dell'atto che si stipulerà a fronte dell'affrancazione;
3) capire quando riprenderanno le trasformazioni ed a cosa è imputabile la attuale sospensione, almeno per i famosi 14 PdZ.
4) sensibilizzare gli addetti ai lavori che è tutto fermo da OLTRE 14 MESI.

Ciao e buon WE (per quanto possibile)
 

andreadimarco

Membro Junior
Privato Cittadino
Ieri ci è stata una riunione a Torresina (quartiere di Roma) con l'obiettivo di unire tutti i comitati di quartiere in un unico movimento per presentarsi al comune e cercare di far valere le nostre ragioni, più siamo uniti e più abbiamo la possibilità di contrattare.
 

andreadimarco

Membro Junior
Privato Cittadino
Purtroppo in tutto questo ginepraio io non riesco a capire se dopo la scadenza della convenzione (nel mio caso 20 anni) che vincola il prezzo, se trasformo il diritto di superficie in diritto di priprietà, devo pagare l'affrancamento?
 

Nicestar

Membro Attivo
Privato Cittadino
Purtroppo in tutto questo ginepraio io non riesco a capire se dopo la scadenza della convenzione (nel mio caso 20 anni) che vincola il prezzo, se trasformo il diritto di superficie in diritto di priprietà, devo pagare l'affrancamento?

per la legge 380/2001 art.18 non dovresti affrancare, per il comune con la delibera 40/2015 invece è prevista comunque l'affrancazione . E' qui il problema.
 

Mobil

Membro Attivo
Privato Cittadino
Purtroppo in tutto questo ginepraio io non riesco a capire se dopo la scadenza della convenzione (nel mio caso 20 anni) che vincola il prezzo, se trasformo il diritto di superficie in diritto di priprietà, devo pagare l'affrancamento?
Alla riunione c'ero anche io, ma mi è sembrato un marchettone di quell'associazione, al punto che alla fine hanno cercato di indurre all'affrancazione anche chi non ha urgenza di vendere, che secondo me in questo momento è una pazzia, ho cercato più volte di entrare in contraddittorio per spiegare che quello che stanno facendo al comune non è quello che dice la legge, proprio riguardo al dubbio che hai tu, e che qualche speranza di costringerli a cambiare rotta c'è ancora, ma non mi ha dato retta nessuno.
L'unica cosa giusta che è emersa è che c'è l'esigenza di mettere insieme i comitati di quartiere, ma se ricordi non sono stati loro mettere sul tavolo questa esigenza, perchè col comitato di quartiere loro non c'entrano nulla, hanno solo chiesto lo spazio per l'assemblea.
Ma quantomeno la gente inizia a prendere coscienza del problema, seppur con tutte le inesattezze che sono state dette.
 
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andreadimarco

Membro Junior
Privato Cittadino
@Nicestar intendi la delibera 40 del 2016 ?
@Mobil è necessario assolutamente aiutare chi si trova ora a vendere di corsa, ma anche capire se qualcuno può aspettare che si chiarisca qualcosa e magari la scadenza della convenzione.
L'unione in questi casi fa la differenza !!!
ciao
 

Mobil

Membro Attivo
Privato Cittadino
@Nicestar intendi la delibera 40 del 2016 ?
@Mobil è necessario assolutamente aiutare chi si trova ora a vendere di corsa, ma anche capire se qualcuno può aspettare che si chiarisca qualcosa e magari la scadenza della convenzione.
L'unione in questi casi fa la differenza !!!
ciao
Concordo, ma aiutare significa anche far comprendere come stanno effettivamente le cose, mentre a me è sembrato solo un tirare acqua al proprio mulino per sfruttare il momento e trarne profitto.
Vero che la situazione attuale è quella che hanno esposto, ma spingere alla affrancazione chi non ne ha impellente necessità, paventando che in futuro potrebbe cambiare la normativa e non esserci più la possibilità di farlo, ha messo a nudo quale sia lo scopo vero di quell'associazione, ossia trarne un profitto.
L'affrancazione non è una procedura ideata dal comune, la stabilisce una legge dello stato, se mai è il comune che non l'ha adottata da quando e stata introdotta.
Prima si vendeva a prezzo libero e non era categoricamente possibile, dopo l'introduzione del comma che permette l'affrancazione, si è continuato esattamente come prima infischiandosene della legge.
Poi è altresi vero che tutte le leggi possono cambiare, anzi qui si conviene in molti che se non si riscrive tutta la normativa sull'edilizia convenzionata non se ne esce, ma inventarsi che conviene affrancare subito per questo, anche se non se ne ha necessità, a mio parere cela malafede.
Il relazione al tuo dilemma, che è anche il mio, riguardante le trasformazioni e la relativa durata dei vincoli, non raccontare che le teorie del comune sono un precedente, e potrebbero essere costretti a cambiarle perchè contra leggem, è in qualche modo fare controinformazione.
Il comitato di quartiere voleva organizzare un'assemblea già per settembre, ed ha chiesto anche a me di intrevenire, considerato che sono sul tema da mesi, ma dato che non si riesce a capire quale rotta la nuova giunta vuole prendere e Berdini procrastina ogni decisione al nuovo anno, io, per conto mio, non ho dato disponibilità a spiegare una cosa che non si è ancora capito dove andrà a parare, proprio per evitare di fare controinformazione
 
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